Ferdinand Piëch: differenze tra le versioni
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Nel [[2002]] Ferdinand Piëch passa dal consiglio di amministrazione a quello di controllo dell'[[Volkswagen|azienda di Wolfsburg]], assumendo la presidenza di questo organo. Contemporaneamente egli avanza anche all'interno di [[Porsche]] fino a diventare membro del consiglio di controllo della società. È in questo periodo di doppia carica che avviene l'acquisto di [[Volkswagen]] da parte della più piccola [[Porsche]]: nel [[2005]] l'azienda di Stoccarda diventa proprietaria di circa il 21% delle azioni con diritto di voto di [[Volkswagen]]. In seguito ad un pronunciamento della [[Comunità europea]] che giudica illegale la [[Legge Volkswagen {VW-Gesetz)|legge]] che proteggeva [[Volkswagen]] da acquisizioni ostili, nel [[2007]] [[Porsche]] aumento il proprio pacchetto azionario fino al 31% e all'inizio del [[2008]] dà il via libera all'acquisizione del restante 20% necessario per ottenere la maggioranza di voti. nel [[marzo]] [[2008]] annuncia le proprie dimissioni dall'organo di controllo di [[Porsche]], reagendo alle critiche avanzategli da più parti di [[coinflitto d'interessi]].
In qualità di coproprietario della [[Porsche Holding OHG]] con sede a [[Salisburgo]] e della [[Porsche]] di Stoccarda (le due società sono giuridicamente separate e distinte), di cui detiene circa il 13% del capitale azionario, Piëch è uno degli uomini più ricchi e influenti della Germania. Padre di dodici<ref>[http://www.swr.de/nachrichten/bw/-/id=1622/nid=1622/did=714398/6gufsj/ Servizio] del canale televisivo tedesco [[SWR]] (in tedesco)</ref> o tredici<ref>[http://www.stern.de/sport-motor/autowelt/156569.html?p=6&nv=ct_cb Intervista] del settimanale tedesco [[Stern]] (in tedesco
==Riconoscimenti==
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