Originalità: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Aggiungo una nota di disambiguazione. Etichetta: Link a pagina di disambiguazione |
m Correggo dei wikilink. |
||
Riga 4:
== Storia ==
Sebbene diversi autori antichi avessero già rivendicato in varie circostanze la paternità delle loro opere,<ref name=JL>{{cita libro|titolo=The Perfectly Acceptable Practice of Literary Theft: Plagiarism, Copyright, and the Eighteenth Century|autore=Jack Lynch|editore=Colonial Williamsburg: The Journal of the Colonial Williamsburg Foundation|anno=2002|pp=51–54|lingua=en}}</ref> fu durante il diciottesimo secolo che l'originalità divenne un [[ideale]].<ref name=JL/> Nel suo influente saggio ''Conjectures Concerning Original Composition'', pubblicato per la prima volta nel 1759, [[Edward Young]] celebra le novità e attacca le imitazioni, rivolgendosi principalmente alla letteratura e alla poesia. Stando alle sue parole:<ref name=JL/><ref name=LK>{{cita web|url=https://www.linkiesta.it/2015/02/perche-loriginalita-non-esiste/|titolo=Perché l’originalità non esiste|accesso=11 settembre 2025}}</ref> {{citazione|gli originali sono, e devono essere, i grandi favoriti, sono i grandi benefattori. Estendono il dominio della [[Repubblica delle
Sebbene sia oggi radicata l'idea secondo la quale l'originalità sia una qualità positiva, alcuni autori odierni riconoscono all'interno di essa l'esistenza di fallacie e di qualità negative. Ad esempio, la storica dell'arte Penelope Alfrey afferma che l'originalità può intaccare l'economia del commercio: {{citazione|Il mito dell'originalità nell'arte e nel design ha un considerevole valore commerciale come strumento per vendere, ma la realtà è che copiare sostiene l'economia del commercio. Senza copiare, produrremmo, faremmo e consumeremmo di meno. E ci sarebbero meno opere d'arte in giro.}} Jacopo Colò di ''[[Linkiesta]]'', «l'originalità che ci hanno raccontato i romantici è un mito perché non esiste operazione creativa che non produca qualcosa di nuovo».<ref name=LK/>
|