Guerra di Corea: differenze tra le versioni

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Modificato l'esito del conflitto, in quanto mancava la parte fondamentale di tale esito.
 
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[[File:Deadchinesesoldier.jpg|thumb|left|Corpo di un soldato cinese ucciso, 1951]]
 
{{vedi anche|Bombardamenti dellasulla Corea del Nord}}
Sotto la guida del generale [[Douglas MacArthur]] le truppe dell'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]] riuscirono a rallentare l'avanzata [[Corea del Nord|nordcoreana]], dilagata nella [[Corea del Sud]], dove resisteva solo la zona di [[Busan]], fino a bloccarla del tutto, poi presero l'iniziativa con una controffensiva lanciata il 25 settembre, che in breve risalì fino al 38º parallelo e poi (7 ottobre 1950) penetrò profondamente nel territorio del nord.
 
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I dati trasmessi vennero utilizzati per bombardare a tappeto col [[napalm]] la fortezza di [[Wolmi-do]], anch'essa sita sulla spiaggia d'Incheon, in diverse ondate a partire dal 13 settembre. I 43 bombardieri che eliminarono le forze nordcoreane trincerate nella fortezza resero possibile lo sbarco in tre spiagge limitrofe a Incheon, la prima delle quali (Pohang-Goryongpo) venne raggiunta già alle ore 6:30 antimeridiane del 15 settembre. La [[battaglia di Incheon]] era già virtualmente terminata alle 19:50 dello stesso 15 settembre, sebbene sacche di resistenza nordcoreane tennero testa agli statunitensi ancóra per quasi un'intera giornata. Lo stile dell'operazione anfibia era quello tipico dei grandi sbarchi statunitensi dell'appena terminata [[seconda guerra mondiale]], dall'invasione della [[Operazione Husky|Sicilia]] a quella della [[Sbarco in Normandia|Normandia]], per non parlare di quelli operati contro il Giappone cinque anni prima.
 
{{vedi anche|Bombardamenti della Corea del Nord}}
Lo scopo dell'operazione era stato pienamente raggiunto: prendere alle spalle le armate nordcoreane, che non si aspettavano un attacco tanto ardito 200&nbsp;km più a nord, intrappolarle e tagliar loro le esili linee di rifornimento, oramai troppo allungate per opporre una significativa resistenza e, soprattutto, di costringere i nemici a togliere l'assedio a Busan, la cui guarnigione ora poteva esser "alleggerita" e contribuire efficacemente al contrattacco, che nel volgere di sole tre settimane avrebbe ripulito l'intera Corea del Sud dalla presenza dell'esercito invasore. Le forze nordcoreane, che da settimane premevano inutilmente contro il perimetro di Busan circa 200&nbsp;km più a sud, improvvisamente scoprirono di rischiare di rimanere intrappolate in una gigantesca sacca, qualora da Incheon, senza particolare difficoltà, le forze delle Nazioni Unite avessero letteralmente "tagliato in due" la penisola coreana. A questo punto fu il panico tra gli invasori e la loro ritirata fu improvvisa e caotica. In breve, l'esercito nordcoreano cessò di costituire un valido strumento offensivo e ripiegò rovinosamente in due settimane oltre il confine. Massacri di popolazione inerme vennero compiuti dai nordcoreani in ritirata<!--senza fonte-->.