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Lo '''Studio per pianola''' è
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Stravinskij scrisse lo ''Studio'' fra l'estate del 1917 e il 28 ottobre 1918, completando l'arrangiamento per la [[pianola]] il 10 novembre<ref name=KCatalog/> mentre si trovava nel villaggio di Les Diablerets e quindi a [[Morges]] in [[Svizzera]]. La prima esecuzione avvenne il 13 ottobre 1921 presso la Aeolian Hall di Londra; il brano fu eseguito da Reginald Reynold, pianista fisso della Aeolian, specializzato nello strumento; fu pubblicato come rullo di pianola n. T967B sempre nel 1921.
Lo ''Studio per pianola'' è dedicato a Eugenia de Errazuriz, una nobildonna cilena che Stravinskij conobbe durante il suo viaggio in Spagna dove si era recato per incontrare [[Sergej Pavlovič Djagilev|Djaghilev]] nella primavera del 1916.<ref>{{cita|Stravinskij|p. 61}}.</ref> Proprio durante questo viaggio Stravinskij si appassionò alle composizioni di musica tradizionale spagnola che ascoltava alla sera insieme a Djagilev nelle locali taverne; inoltre fu incuriosito dalle stravaganti esecuzioni con scatole musicali automatiche e pianoforti meccanici che venivano suonati nelle strade di [[Madrid]]. Quando l'anno successivo la Compagnia Aeolian gli chiese una composizione specifica per pianola, la scelta ricadde su un brano in stile spagnolo.<ref>{{cita|Stravinskij|p. 67}}.</ref>
Lo ''Studio'' riprende elementi di ''Española'' dai [[Cinque pezzi facili per pianoforte a quattro mani|Cinque pezzi facili]], pezzo brillante e suggestivo che racchiude i ricordi del soggiorno spagnolo, e la ''Marcia reale'' tratta da l{{'}}''[[Histoire du soldat]]''. La scrittura se da un lato riporta alle fioriture delle canzoni popolari spagnole, inclusa la cadenza terzinata, dall'altro risulta fortemente limitata dalla poca durata del suono della pianola, di cui però il musicista è riuscito a sfruttare notevolmente tutti i registri. Nella successiva trascrizione orchestrale, il brano acquista una caratteristica cubista, utilizzando con abilità il colore timbrico del pianoforte.
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