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Finite le registrazioni, l'attività di Bowie subì un rallentamento e, scontento della direzione che Pitt tentò di imprimere al suo lavoro, si presentò con il giovane consulente legale [[Tony Defries]] a casa del manager, che acconsentì a sciogliere ogni obbligo professionale. I due si separarono amichevolmente e Defries divenne il manager dell'artista a tempo pieno. Pitt rimase comunque uno dei personaggi più influenti del periodo d'esordio del cantante inglese, con notevoli investimenti personali anche se decisamente inferiori ai fondi resi disponibili dal collega di Defries, Laurence Myers, con cui aveva appena creato il Gem Music Group; l'ultimo impegno con Pitt fu la cerimonia degli [[Ivor Novello Awards]], svoltasi il 10 maggio al Talk Of the Town di Londra: Bowie cantò ''Space Oddity'' e vinse un premio. La canzone fu eseguita con un ampio arrangiamento orchestrale organizzato da [[Paul Buckmaster]] e diretto da Les Reed, e l'esibizione venne trasmessa via satellite in Europa e negli Stati Uniti, mentre in Inghilterra venne diffusa soltanto alla radio.
Nel frattempo il successo ottenuto l'anno prima con lo stesso brano andò esaurendosi e quindi a ottobre Defries trattò un'offerta con la [[Chrysalis Records]], riuscendo ad ottenere un accordo ed un anticipo di {{formatnum:5000}} sterline, mentre Bowie canalizzò le sue energie in un periodo di scrittura intensiva.
L'anno successivo venne pubblicato il nuovo 45 giri, ''[[Holy Holy]]'', malgrado il ritardo di sei mesi dalla registrazione causato da trattative contrattuali.<ref>{{Cita web|url=https://bowiesongs.wordpress.com/?s=holy+holy|titolo=Reissues: Holy Holy|editore= bowiesongs.wordpress.com|accesso=2 agosto 2015 |lingua=en}}</ref> Pochi giorni dopo il brano venne eseguito nel programma ''Six-O-One: Newsday'' di Granada TV, ma senza riscuotere successo.<ref name=Pegg90>{{Cita|Pegg|p. 90}}.</ref> Il 1971 rappresentò per la carriera di Bowie un momento cruciale, nel quale Defries fu fondamentale per realizzare e promuovere le idee partorite dal genio del cantante; il manager stava rivoluzionando radicalmente tutta l'organizzazione che ne aveva contraddistinto la carriera fino ad allora e lo convinse a interrompere il rapporto con [[Tony Visconti]], reo di mantenere i rapporti con Marc Bolan, che a quel punto contendeva a Bowie il ruolo di [[primadonna]] del glam rock.<ref name=thompson/> Visconti se ne andò e si concentrò sulla produzione di Marc Bolan e dei T. Rex, mantenendo il nome Hype e ingaggiando il cantante dei Rats, Benny Marshall, che andò ad aggiungersi a Ronson e Woodmansey. Avrebbe ripreso la collaborazione con Bowie nel 1974, quando i rapporti tra il cantante e Defries si stavano deteriorando.<ref name=thompson/>
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