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Nel frattempo il successo ottenuto l'anno prima con lo stesso brano andò esaurendosi e quindi a ottobre Defries trattò un'offerta con la [[Chrysalis Records]], riuscendo ad ottenere un accordo ed un anticipo di {{formatnum:5000}} sterline, mentre Bowie canalizzò le sue energie in un periodo di scrittura intensiva. Il 4 novembre 1970 ''The Man Who Sold the World'' uscì negli Stati Uniti e ricevette una buona accoglienza da parte della critica nonostante le scarse vendite. La chitarra [[hard rock]] di Ronson rappresentava una vistosa novità rispetto alle atmosfere prevalentemente folk e acustiche dell'album precedente. I testi apparvero più complessi e meno lineari rispetto al passato e i più profondi temi affrontati sarebbero stati ripresi nelle opere successive di Bowie: ambiguità sessuale, sdoppiamento di personalità, isolamento, pazzia, falsi guru, totalitarismi. Bowie pensò presto all'album successivo. Bob Grace, general manager della Chrysalis, affittò gli studi londinesi di [[Radio Luxembourg]] dove il cantante iniziò a registrare nuovo materiale, tra cui il brano ''[[Oh! You Pretty Things]]''.
L'anno successivo venne pubblicato il nuovo 45 giri, ''[[Holy Holy]]'', malgrado il ritardo di sei mesi dalla registrazione causato da trattative contrattuali.
A febbraio Bowie affrontò il suo primo viaggio negli Stati Uniti per il breve tour promozionale di ''The Man Who Sold the World''. Nonostante il matrimonio con Angela gli avesse permesso di ottenere la ''[[green card]]'', Bowie non poté esibirsi a causa degli accordi sindacali dell'[[American Federation of Musicians]] e la promozione si limitò soltanto ad apparizioni personali e a qualche intervista a Washington, New York, Chicago, Filadelfia, San Francisco e Los Angeles. Dopo questa breve parentesi americana Bowie tornò ai Trident Studios per completare il nuovo album ''[[Hunky Dory]]'', realizzando nuovi brani tra cui ''[[Changes (David Bowie)|Changes]]'' e ''[[Life on Mars?]]''. Tra gli strumentisti impiegati inizialmente vi furono alcuni studenti di Dulwich che si erano dati il nome Runk, tra cui il chitarrista Mark Carr Pritchard, il bassista Polak de Somogyl e il batterista Ralph St. Laurent Broadbent. Per le successive registrazioni vennero presi in considerazione anche altri musicisti con cui aveva già collaborato nei mesi precedenti tra cui [[Terry Cox]], il batterista di ''Space Oddity'', e Tony Hill, che Bowie conosceva dal 1968.
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L'album ''The Man Who Sold the World'' vide la luce anche in Gran Bretagna quasi un anno dopo la fine delle registrazioni, ma nonostante le critiche favorevoli, così come era accaduto oltreoceano, le vendite furono disastrose. Il contratto che legava Bowie alla Mercury stava per scadere, ma la compagnia sarebbe comunque stata intenzionata a rinnovarlo per un altro album. Il mese successivo il rappresentante della casa discografica Robin McBride arrivò a Londra da Chicago per offrirgli un nuovo contratto di tre anni. Defries rispose che se la Mercury si fosse avvalsa dell'opzione di rinnovo per avere un nuovo disco, gli avrebbero consegnato «la più grande schifezza che avessero mai avuto», informandolo che in nessun caso Bowie avrebbe registrato un'altra nota con la Mercury, che acconsentì a rescindere il contratto.<ref name=Pegg254>{{Cita|Pegg|p. 254}}.</ref>
Bowie stava preparando il materiale del nuovo album a un ritmo forsennato e richiamò Ronson e Woodmansey; Ronson accettò e coinvolse il bassista [[Trevor Bolder]] per sostituire Visconti. Si cominciò così a delineare la formazione dei futuri [[Spiders from Mars]].
[[File:Mick Ronson 1979.jpg|upright=0.8|miniatura|[[Mick Ronson]], uno dei futuri [[Spiders from Mars]]. Dopo alcune collaborazioni occasionali, a partire dal 1971 il chitarrista divenne una figura chiave del successo di Bowie.]]
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L'incisione di ''Hunky Dory'' proseguì ai [[Trident Studios]] per tutta l'estate e ad agosto Defries volò a New York con 500 copie promozionali di un vinile chiamato ''BOWPROMO 1A1/1B1'', con canzoni di Dana Gillespie da un lato e alcune nuove registrazioni di Bowie dall'altro, tra cui ''[[Andy Warhol (brano musicale)|Andy Warhol]]'', ''[[Queen Bitch]]'' e l'inedita ''Bombers''. Dopo pochi giorni il manager tornò con un contratto con la RCA.<ref name=Pegg256>{{Cita|Pegg|p. 256}}.</ref>
Durante l'ultima fase di lavorazione di ''Hunky Dory'' comparve un altro elemento cruciale per la futura carriera di Bowie. Nell'estate del 1971 alla [[Roundhouse]] di Londra andò in scena la produzione statunitense intitolata ''Pork'', un adattamento di [[Andy Warhol]] d'una raccolta di conversazioni registrate negli ambienti equivoci di New York, che metteva insieme il travestito Wayne County, le disinibite Geri Miller e [[Cherry Vanilla]] con Tony Zanetta nella parte dello stesso Warhol. Per il pubblico britannico le scene di masturbazione, omosessualità, droga e aborti di ''Pork'' rappresentarono un inaccettabile affronto al buon gusto. Lo spettacolo ebbe un'immensa pubblicità gratuita dai commenti scandalizzati della stampa, mentre per Bowie il contatto con la bizzarria di Warhol rappresentò un nuovo punto di svolta. Questo evento e l'incontro con l'artista americano che avvenne il mese successivo contribuirono a far nascere in lui l'intuizione della fusione tra musica e messa in scena, cambiando il proprio ''look'' e sfruttando i ''media'' per creare la nuova immagine da rock-star. Il suo ruolo sulla scena non si limitò più a quello di cantante-musicista con un buon uso delle movenze del corpo, bensì quello di attore-musicista.
Attratto dalla loro sfacciataggine, dalla torbida sessualità, dallo stile da strada tipicamente newyorchese e dai legami con Warhol, Bowie si affrettò a presentare i componenti del nuovo cast a Defries al suo ritorno dagli Stati Uniti.
Finito di incidere ''Hunky Dory'', Bowie tornò in America con Angela, Defries e Ronson per firmare il nuovo contratto con la RCA. Come già accadde nel suo viaggio precedente, Bowie non riuscì a suonare, ma il soggiorno gli permise di conoscere personalmente Warhol, al quale fece ascoltare il brano a lui dedicato. Come rivelò Bowie nel 1997, Warhol non ebbe una reazione positiva: « [...] credo pensasse di essere stato umiliato dalla canzone o qualcosa del genere e davvero non era questa la mia intenzione, anzi, era un ironico omaggio. La prese molto male ma gli piacquero le mie scarpe... ne indossavo un paio che mi aveva regalato Marc Bolan, di un brillante giallo canarino, con tacco e punta arrotondata [...] siccome Warhol aveva anche il vezzo di disegnare scarpe, abbiamo avuto qualcosa di cui parlare».<ref>{{Cita|Pegg|p. 25}}.</ref> Negli stessi giorni avvennero altri due importanti incontri: Dennis Katz della RCA gli presentò [[Lou Reed]] in un ristorante e la stessa sera, a una festa al [[Max's Kansas City]], conobbe [[Iggy Pop]], un incontro che in futuro si sarebbe rivelato fondamentale per la carriera di entrambi.<ref name=Pegg393/>
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[[File:Andy Warhol by Jack Mitchell.jpg|upright=0.8|miniatura|sinistra|Nel settembre 1971, durante il tour promozionale negli Stati Uniti, Bowie incontrò [[Andy Warhol]], a cui dedicò uno dei brani inclusi nell'album ''Hunky Dory''.]]
Al ritorno in Europa gli impegni di Bowie proseguirono sia dal vivo che in studio, con le registrazioni di ''[[The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars]]'', che iniziarono il 9 settembre con la cover di ''It Ain't Easy'' del cantautore statunitense [[Ron Davies (cantautore)|Ron Davies]].<ref>{{Cita web|url=http://5years.com/iaeasy.htm|titolo=It ain't easy|editore=5years.com|accesso=2 agosto 2015| lingua=en }}</ref> Il 21 settembre vi fu una nuova sessione alla BBC per ''Sounds of the 70s'' con "Whispering" Bob Harris, nella quale Bowie e Ronson interpretarono ''Amsterdam'' di Brel. Quattro giorni dopo vi fu la prima esibizione dal vivo con i futuri Spiders from Mars, con l'aggiunta di Tom Parker al pianoforte, al Friars Club di [[Aylesbury]].
L'8 novembre ebbe inizio la prima vera sessione che produsse molte delle tracce destinate al nuovo album. Tra queste figurarono le nuove versioni di ''[[Moonage Daydream]]'' e ''[[Hang On to Yourself]]'', la celebre ''[[Ziggy Stardust (brano musicale)|Ziggy Stardust]]'' e ''[[Lady Stardust]]''; le ultime due erano già state incise in un demo acustico agli studi di Radio Luxembourg alcuni mesi prima.<ref>{{Cita web|url=http://5years.com/ziggy30th2cd.htm|titolo=EMI 30th Anniversary 2CD Limited Edition (2002)|editore=5years.com|accesso=2 agosto 2015 | lingua=en}}</ref> Tra i brani scartati vi furono ''Shadow Man'', ''Sweet Head'', ''Velvet Goldmine'', una nuova versione di ''Holy Holy'' e un'interpretazione del brano ''[[Around and Around]]'' di [[Chuck Berry]], reintitolato ''Round and Round''.
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Malgrado le numerose iniziative spontanee in tutto il mondo, non vi fu alcuna commemorazione pubblica ufficiale, a esclusione di un grande concerto previsto alla [[Carnegie Hall]],<ref>{{Cita web|url = http://lauraturner.religionnews.com/2016/01/11/david-bowies-spectacular-afterlife/|titolo = David Bowie's spectacular afterlife|accesso = 9 febbraio 2016|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160216050942/http://lauraturner.religionnews.com/2016/01/11/david-bowies-spectacular-afterlife/|urlmorto = sì}}</ref> già programmato prima della sua scomparsa, ma divenuto ormai un tributo alla memoria e i cui biglietti, esauriti rapidamente, raggiunsero cifre incredibili. Tuttavia la famiglia del cantante ha precisato che tale evento non è stato da loro proposto od organizzato, continuando a mantenere il più stretto riserbo sull'accaduto.<ref>{{Cita web|url = http://www.repubblica.it/spettacoli/musica/2016/01/12/news/david_bowie-131081465/|titolo = David Bowie, il mondo lo celebra: presto, a New York, un grande concerto in suo onore|accesso= febbraio 2016}}</ref> Vista la grande affluenza prevista, gli organizzatori del tributo hanno aggiunto alla prevista data del 31 marzo anche quella del 1º aprile; a questo doppio tributo di Bowie hanno partecipato molti artisti tra cui: [[Michael Stipe]], [[Blondie]], [[Cyndi Lauper]], [[Mumford & Sons]], [[Pixies]] e il suo amico Tony Visconti.<ref>{{Cita web|url=http://www.rockol.it/news-653343/david-bowie-concerti-tributo-new-york-pixies-blondie-e-altri|titolo=David Bowie: si aggiungono Mumford and Sons, Pixies, Blondie e altri per i concerti tributo a New York del 31 marzo e 1 aprile|editore=rockol.it|accesso=marzo 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160409121752/http://www.rockol.it/news-653343/david-bowie-concerti-tributo-new-york-pixies-blondie-e-altri|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.carnegiehall.org/Calendar/2016/3/31/0800/PM/The-Music-of-David-Bowie/|titolo=The Music of David Bowie|editore=carnegiehall.org|lingua=en|accesso=febbraio 2016|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160115174103/http://www.carnegiehall.org/Calendar/2016/3/31/0800/PM/The-Music-of-David-Bowie/}}</ref>
Il 29 gennaio 2016 alcuni quotidiani resero noti i termini del testamento olografo di Bowie, da lui depositato presso il noto avvocato Herbert E. Nass e firmato «David Robert Jones».<ref name="GQ Italia 010216">{{Cita web|url = http://www.gqitalia.it/show/musica/2016/02/01/david-bowie-aperto-il-testamento-leredita-e-il-mistero-sul-patrimonio-effettivo/|titolo = David Bowie, aperto il testamento: l'eredità e il mistero sul patrimonio effettivo|accesso = 9 febbraio 2016|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160216010436/http://www.gqitalia.it/show/musica/2016/02/01/david-bowie-aperto-il-testamento-leredita-e-il-mistero-sul-patrimonio-effettivo/|urlmorto = sì}}</ref> Esso disponeva la cremazione della salma e la dispersione delle ceneri, per quest'ultima indicando come luogo l'isola di [[Bali]],<ref>{{Cita web|url = http://www.rollingstone.it/musica/news-musica/il-testamento-di-david-bowie-portate-le-mie-ceneri-a-bali/2016-01-31/|titolo = Il testamento di David Bowie: «Portate le mie ceneri a Bali»|accesso= gennaio 2016}}</ref> che Bowie visitò più volte, oppure altro luogo a scelta più vicino<ref>{{Cita web|url = http://www.worldreligionnews.com/religion-news/hinduism/david-bowies-ashes-scattered-in-buddhist-funeral-tradition|titolo = DAVID BOWIE'S ASHES SCATTERED IN BUDDHIST FUNERAL TRADITION|accesso = 9 febbraio 2016|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160207012757/http://www.worldreligionnews.com/religion-news/hinduism/david-bowies-ashes-scattered-in-buddhist-funeral-tradition|urlmorto = sì}}</ref> purché venisse rispettato il rituale buddista.<ref>{{Cita web|url = http://www.factmag.com/2016/01/13/david-bowie-body-cremated-new-york/|titolo = David Bowie's body cremated in New York|accesso= gennaio 2016|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160116035615/http://www.factmag.com/2016/01/13/david-bowie-body-cremated-new-york/|urlmorto = sì}}</ref><ref>{{Cita web|url = http://www.repubblica.it/spettacoli/musica/2016/01/14/news/david_bowie_il_suo_ultimo_viaggio_senza_troppo_rumore_sarebbe_gia_stato_cremato-131232197/|titolo = David Bowie, l'ultimo viaggio "senza troppo rumore": sarebbe già stato cremato a NY|accesso= febbraio 2016}}</ref> Il testamento stabiliva inoltre la suddivisione del patrimonio di circa 100 milioni di dollari,<ref>{{Cita web|url = http://m.ilgiornale.it/news/2016/01/12/david-bowie-lascia-una-fortuna-da-230-milioni-di-dollari/1212788/|titolo = David Bowie lascia una fortuna da 230 milioni di dollari|accesso= febbraio 2016}}</ref> metà del quale fu destinata alla vedova Iman,<ref>{{Cita web|url = http://www.gazzetta.it/Sportlife/Musica/30-01-2016/david-bowie-eredita-100-mln-dollari-meta-moglie-140469364307.shtml|titolo = David Bowie, eredità da 100 Mln di dollari, la metà alla moglie|accesso= febbraio 2016}}</ref> comprendendo anche la maggioranza delle quote della Isolar Enterprises e il grande attico al 285 di [[Lafayette Street]], e la restante metà, un quarto ciascuno, al primogenito Duncan e alla seconda figlia Lexie, alla quale fu anche destinata la grande proprietà alle Catskills.<ref name="GQ Italia 010216" /> A beneficiare dell'eredità furono anche Corinne "Coco" Schwab, sua assistente personale da oltre trent'anni, a cui andarono 2 milioni di dollari e parte delle quote della Isolar Enterprises,
Lo staff dell'etichetta discografica di Bowie ha inoltre comunicato che i ricavi di ''Blackstar'' incassati durante tutto il mese di gennaio 2016 sono stati devoluti interamente alla ricerca contro il cancro.<ref>{{Cita web|url = http://www.darlin.it/cultura-pop/david-bowie-i-ricavi-dellultimo-album-in-donazione-alla-ricerca-contro-il-cancro/|titolo = David Bowie: i ricavi dell'ultimo album in donazione alla ricerca contro il cancro|accesso=15 febbraio 2016|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160116064751/http://www.darlin.it/cultura-pop/david-bowie-i-ricavi-dellultimo-album-in-donazione-alla-ricerca-contro-il-cancro/|urlmorto = sì}}</ref>
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Inizialmente, la produzione musicale di Bowie si basò su sonorità nostalgiche con brani acustici [[folk rock]], cui sarebbe seguita la metamorfosi degli anni settanta, che portò Bowie a diventare uno dei primi e più importanti esponenti del [[glam rock]] con album come ''[[The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars]]'' (1972) e ''[[Aladdin Sane]]'' (1973).
Durante gli anni settanta, lo stile di Bowie cambiò innumerevoli volte, diventando più intimista e ispirato a più riprese al [[rock progressivo]],
Dopo il grande successo pop degli anni ottanta ben rappresentato da ''[[Let's Dance (album David Bowie)|Let's Dance]]'' del 1983, lo stile di Bowie ritornò a nuove sperimentazioni, innanzitutto con la formazione del gruppo [[Tin Machine]], avviato sul finire degli anni ottanta, in cui Bowie propose un [[hard rock]] che è stato definito "metallico". Più in là, con incursioni sperimentali di [[musica elettronica|elettronica]] e di [[musica industriale|industrial]] nell'album ''1.Outside'' del 1995, fino a spaziare allo stile [[jungle (genere musicale)|jungle]] e [[techno]] nell'album ''[[Earthling]]'' del 1997.
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Paul si appassiona alla musica già da piccolo poiché suo padre Jim, che era trombettista e pianista ed era stato negli [[Anni 1920|anni venti]] a capo della Jim Mac's Jazz Band, una ''[[big band]]'' locale, aveva sempre incoraggiato i due figli a diventare musicisti. Jim possedeva un pianoforte verticale che aveva acquistato nel negozio di Harry Epstein, padre di [[Brian Epstein]]. Jim ascoltava le canzoni alla radio insieme ai figli indicando loro i suoni dei diversi strumenti e spesso portava Paul ai concerti delle locali bande di ottoni. Dopo la morte della madre di Paul, Jim regalò a Paul una tromba, che il figlio però scambierà con una chitarra ''Framus Zenith 17'', nel preciso momento in cui lo ''[[skiffle]]'' stava diventando il genere musicale più apprezzato. Paul McCartney, mancino, apprende la chitarra rovesciandola ed è proprio in questo periodo che compone la sua prima canzone, ''[[I Lost My Little Girl]]''. Più tardi imparerà anche a suonare il pianoforte del padre e scriverà la sua seconda canzone, ''[[When I'm Sixty-Four]]'', che nel 1967 sarà incisa dai [[The Beatles|Beatles]] per l'album ''[[Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band]]''. Seguendo le indicazioni del padre, Paul inizierà a prendere regolarmente lezioni di musica, ma poiché preferisce imparare a orecchio non vi presterà mai molta attenzione.<ref>Little Richard fu il suo idolo, motivo per il quale McCartney venne influenzato parecchio dal rhythm and blues americano</ref> Inoltre, ''[[Long Tall Sally (brano musicale)|Long Tall Sally]]'' fu la prima canzone che Paul McCartney canterà davanti ad un pubblico, in una competizione nel [[North Yorkshire]].
=== I Quarrymen (1957-1959) ===
{{Vedi anche|The Quarrymen}}
Il 6 luglio 1957 ad una festa a [[Woolton]] nella St. Peter's Church Hall il quindicenne Paul McCartney conobbe [[John Lennon]], all'epoca quasi diciassettenne, e i [[The Quarrymen|Quarrymen]], il gruppo che Lennon e alcuni amici di scuola avevano formato: il gruppo suonava un mix fra [[rock and roll]] e [[skiffle]], genere che aveva influenza [[jazz]], [[blues]] e [[folk]].
{{Citazione|Uno dei miei più bei ricordi di John è quando ci mettevamo a litigare: io non ero d'accordo con lui su qualcosa e finivamo per insultarci a vicenda. Passavano un paio di secondi e poi lui sollevava un po' gli occhiali e diceva "è solo che sono fatto così...". Per me quello era il vero John. In quei rari momenti lo vedevo senza la sua facciata, quell'armatura che io amavo così tanto, esattamente come tutti gli altri. Era un'armatura splendida; ma era davvero straordinario quando sollevava la visiera e lasciava intravedere quel John Lennon che aveva paura di rivelare al mondo|Paul McCartney}}
La zia di Lennon, Mimi Stanley, disapprovava la sua amicizia con Paul per via delle sue origini popolari, mentre il padre di Paul riteneva che Lennon lo avrebbe ''"messo nei pasticci"'', sebbene poi acconsentisse ai [[The Quarrymen|Quarrymen]] di provare in casa sua. È, appunto, Paul a convincere Lennon ad ammettere anche [[George Harrison]] al gruppo, nel 1958, come chitarrista, seguito da un amico di Lennon, [[Stuart Sutcliffe]], al basso, e da [[Pete Best]] alla batteria.
==Note==
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