Seconda intifada: differenze tra le versioni

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== Conseguenze politiche e sociali ==
[[Yasser Arafat|Yāser ʿArafāt]] dal dicembre del 2001 fu confinato di fatto dall'[[esercito israeliano]] nella sede dell'[[Autorità Nazionale Palestinese]] (ANP) di [[Ramallah|Rāmallāh]], in [[Cisgiordania]]. Uscirà di qui solo per andare a morire a [[Parigi]], il 4 novembre 2004.
 
La provocazione sulla spianata fu per Sharon una mossa politica molto utile; infatti, di lì a pochi mesi ci furono le elezioni e il suo partito stravinse: secondo l'elettorato israeliano il Likud poteva dare risposte al bisogno di sicurezza della popolazione nato dall'inizio delle violenze della secondaSeconda intifadaIntifada. Sharon diventò così capo del governo e restò in carica fino all'aprile del 2006, quando non fu più in grado di esercitare la sua funzione per i gravissimi motivi di salute.
 
Le cifre della secondaSeconda intifadaIntifada, aggiornate al 15 febbraio 2006, parlano di un totale di {{M|4995}} morti di cui {{M|3858}} di parte palestinese e 1022 di parte israeliana. Al 28 settembre 2006, a sei anni esatti dall'inizio della Seconda Intifada, molti mezzi di comunicazione riportarono la cifra di 4312 morti [[palestinesi]] e di 1084 morti [[israeliani]]. A sette anni dall'inizio i morti palestinesi sono saliti, secondo il Centro Palestinese di Statistica, a 5000 unità.
 
== Note ==