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* Palazzo Sersanti: palazzo nobiliare con affreschi interni e portale d’ingresso caratteristico.
* Palazzo Vacchi: residenza storica di rilevanza locale, con elementi architettonici seicenteschi.
 
[[File:Palazzo Comunale orologio.JPG|sinistra|miniatura|250x250px|L'orologio monumentale]]
Un monumento-simbolo della città è l'orologio monumentale. Collocato sulla torre del municipio, fu costruito nel [[1838]] dai maestri Domenico e Stanislao Cavina di [[Civitella di Romagna]]. Finanziatore dell'opera fu un ufficiale francese, François Guichard, arrivato nel 1797 al seguito di [[Napoleone]], che rimase ad Imola, dove trascorse il resto della sua vita, fino alla morte avvenuta nel 1833. L'orologio fu realizzato grazie al suo lascito testamentario.<br />
Gli ingranaggi e i meccanismi che costituivano il motore originale furono rimpiazzati una prima volta dal Comune nel 1976. Nel 2002 il motore è stato sostituito con un congegno automatico. Nel 2017 l’orologio si è fermato fino al restauro avvenuto nel 2019 nel quale è stato inserito un nuovo sistema di movimentazione elettrica dei quattro quadranti che dall’orologio di comando (installato nel 2002) raggiunge un apposito ricevitore che è stato montato in ogni quadrante (per muovere le lancette) dal momento che gli ingranaggi di trasmissione del movimento, che erano ancora quelli originali del 1838, non erano più idonei<ref>Il vecchio meccanismo dell'orologio ora è situato all'interno di una teca nell'atrio del palazzo comunale.</ref>.
 
=== Architetture militari ===
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* Piazza Matteotti: la piazza centrale, cuore della città, sede di eventi e mercati.
* Piazza Gramsci: nota anche come piazza del Mercato Coperto.
* Piazza Medaglie d’Oro: di fronte al [[Teatro comunale Ebe Stignani|Teatro Ebe Stignani]].
* Piazza Duomo (o Piazza Caduti per la Libertà): davanti alla [[Cattedrale di San Cassiano]].
* Piazza Bianconcini: nei pressi della [[Rocca sforzesca di Imola|Rocca Sforzesca]].
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* Piazza Fleming: quartiere Campanella.
* Piazza Ulivo: nel quartiere Pedagna.
 
==== Monumenti ====
 
* Monumento ad Ayrton Senna: opera dell’artista Stefano Pierotti, inaugurato il 26 aprile 1997, statua in bronzo di [[Ayrton Senna]]; situata nel Parco delle Acque Minerali vicino alla curva del Tamburello dell'autodromo.
* Monumento “Rampante”: opera di Armand Pierre Fernandez ([[Arman]]), realizzato nel 1999, assemblage di repliche in bronzo della [[Ferrari F40]], altezza cinque metri circa, fondata su basamento di cemento; collocato all’ingresso dell’Autodromo Internazionale “Enzo e Dino Ferrari”.
* Monumento ai Caduti della Grande Guerra: progettato dall'architetto [[Giovanni Battista Milani]] e scultore [[Angelo Zanelli]], inaugurato originariamente nel 1928; stele/obelisco in pietra con elementi in bronzo (lapidi bronzee con nomi dei caduti), figure alate; attualmente ricollocato nel Parco della Memoria “giardino Curti”.
* Monumento al Partigiano: rotonda di viale Dante; monumento pubblico commemorativo alla memoria dei [[Partigiano|partigiani]].
 
[[File:Palazzo Comunale orologio.JPG|sinistra|miniatura|250x250px|L'orologio monumentale]]Un monumento-simbolo della città è l'orologio monumentale. Collocato sulla torre del municipio, fu costruito nel [[1838]] dai maestri Domenico e Stanislao Cavina di [[Civitella di Romagna]]. Finanziatore dell'opera fu un ufficiale francese, François Guichard, arrivato nel 1797 al seguito di [[Napoleone]], che rimase ad Imola, dove trascorse il resto della sua vita, fino alla morte avvenuta nel 1833. L'orologio fu realizzato grazie al suo lascito testamentario.<br />
Gli ingranaggi e i meccanismi che costituivano il motore originale furono rimpiazzati una prima volta dal Comune nel 1976. Nel 2002 il motore è stato sostituito con un congegno automatico. Nel 2017 l’orologio si è fermato fino al restauro avvenuto nel 2019 nel quale è stato inserito un nuovo sistema di movimentazione elettrica dei quattro quadranti che dall’orologio di comando (installato nel 2002) raggiunge un apposito ricevitore che è stato montato in ogni quadrante (per muovere le lancette) dal momento che gli ingranaggi di trasmissione del movimento, che erano ancora quelli originali del 1838, non erano più idonei<ref>Il vecchio meccanismo dell'orologio ora è situato all'interno di una teca nell'atrio del palazzo comunale.</ref>.
 
=== Aree naturali ===
 
==== Parco delle Acque Minerali ====
Comprende una vasta area al di là del fiume [[Santerno]], attorno al monte Castellaccio, una delle prime colline prospicienti la città.
Le origini del parco risalgono al [[1830]], quando ai piedi del monte furono scoperte quattro sorgenti d'acqua altamente mineralizzata, due che contenevano [[zolfo]] e due [[ferro]]<ref>{{cita web|url=http://visitareimola.it/portfolio/in-volo-con-leonardo-nella-natura/|titolo=In volo con Leonardo nella natura|accesso=25 agosto 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160827201243/http://visitareimola.it/portfolio/in-volo-con-leonardo-nella-natura/|urlmorto=sì}}</ref>. Le mineralizzazioni avvenivano rispettivamente negli strati profondi della formazione gessoso-solfifera del [[Miocene]] e nelle ghiaie e sabbie dei terrazzamenti [[Quaternario|quaternari]] riccamente impregnate di sali di ferro. La scoperta fu opera di un medico condotto, Gioacchino Cerchiari. Già l'anno dopo il fratello Francesco creò il primo stabilimento idroterapico<ref name="Villa">{{cita news|autore=Lucietta Villa|titolo=Sulfurea e marziale. Tutto ebbe origine dalle acque|pubblicazione=Il nuovo Diario-Messaggero|data=4 novembre 2021|pp=14-15|lingua=it}}</ref>. L'area, che al tempo era utilizzata come fondo agricolo, cominciò ad essere frequentata dagli imolesi. Attorno alle sorgenti di acque minerali nacque il Parco.[[File:Imola Parco delle acque minerali.jpg|miniatura|Parco Acque Minerali|sinistra]]Nell'estate 1873 vennero realizzati i primi due ponticelli in legno per l'attraversamento del rio che scorre alla base della collinetta. Venne inoltre decisa l'edificazione di uno chalet a beneficio dei visitatori, per favorire anche la frequentazione dell'area da parte dei forestieri. Fu il primo fabbricato costruito all'interno del parco. Nel 1924 il Comune d'Imola divenne proprietario dell'area. Nel 1931 venne realizzata la fontanella vicina al rio. Nel 1936 fu aperta la fontana a tre getti<ref name="Villa"/>. Dal dopoguerra l'erogazione delle acque fu discontinua, tanto che nel 1988, dopo varie interruzioni temporanee, venne definitivamente sospesa per l'eccessiva presenza di [[acido solfidrico]]. La denominazione Parco delle Acque Minerali comprende tre aree: il monte Castellaccio, le acque minerali "propriamente dette" e lo Stadio "Romeo Galli" con annessi gli impianti tennistici.
 
==== Parco Tozzoni ====