Regno di Gerusalemme: differenze tra le versioni
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== Metà del XII secolo ==
L'affermazione dei [[Franchi]] in [[Terrasanta]] provocò un rapido risveglio dei potentati musulmani locali, che, riavutisi dalla sorpresa, iniziarono a riorganizzarsi per il contrattacco. Spesso gli occidentali in [[Palestina]] chiedevano aiuto militare all'[[Europa]], che veniva concesso soprattutto dalle città marinare (in prima linea [[Genova]] e [[Pisa]], un po' più tardi anche [[Venezia]]). I crociati, resisi conto delle rivalità tra [[sunniti]] di [[Baghdad]] e [[Ismailismo|ismailiti]] [[sciiti]] del [[Il Cairo|Cairo]], che proprio nella zona siro-irachena avevano un confine non ben delimitato, iniziarono a sfruttare le rivalità del nemico, e grazie alle flotte provenienti dall'Italia riuscirono a conquistare gradualmente tutta la costa del [[
A Baldovino II succedette nel [[1131]] la figlia [[Melisenda di Gerusalemme|Melisenda]], che governò insieme al marito [[Folco V d'Angiò|Folco d'Angiò]]. Durante il loro
Gli europei non seppero accorgersi di come il rafforzarsi del potere di Zengi fosse visto con preoccupazione e ostilità da parte degli altri potentati musulmani della zona: mentre si stava costituendo un fronte musulmano ostile a Zengi, un'alleanza cristiano-musulmana avrebbe forse permesso la salvezza del regno crociato. Però dal lato europeo troppi erano gli interessi contrapposti a un'eventuale alleanza con i [[musulmani]] (dalla memoria ancora viva dell'epopea del [[1096]]-[[1099]] alla volontà della stessa Chiesa romana), che diffusero una visione schematica dell'[[Islam]] come blocco compatto e in antitesi al cristianesimo.
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