Cartagine: differenze tra le versioni
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Le prime battaglie navali coinvolgenti il popolo cartaginese, infatti, furono le cosiddette [[guerre greco-puniche]], campagne di assedio per il predominio sul Mediterraneo e in particolare sulla [[Sicilia (isola)|Sicilia]], la quale nel corso dei secoli [[VIII secolo a.C.|VIII]] fino al [[V secolo a.C.|V a.C.]] era coabitata dalle etnie fenicio-puniche (principalmente a [[Mozia]], [[Solunto]], [[Palermo]]), dai [[Storia della Sicilia preellenica|Popoli preellenici]] e dall'[[Sicelioti|etnia greca]]. Le campagne di espansione greca verso l'occidente furono spesso motivi di guerra tra le due componenti e in particolare i contrasti tra le città di [[Selinunte]] (greca) e [[Segesta]] ([[Elimi|elima]] e in quanto tale alleata dei Fenici) erano motivo di accesi conflitti. Spesso Cartagine entrava nello scacchiere fornendo mezzi e uomini a supporto dei Fenici isolani, fino ad essere coinvolta in diversi scontri. Il terreno di battaglia fu spesso la Sicilia, come nella celebre [[Battaglia di Imera (480 a.C.)|battaglia di Hymaera]], ma non mancarono scontri navali.
Inoltre, verso il [[VI secolo a.C.]], i Cartaginesi [[Storia della Sardegna fenicio-punica|cercarono di impadronirsi della Sardegna]]. Al tentativo di colonizzazione seguì l'inevitabile reazione armata dei [[Nuragici|sardo-nuragici]] che in breve rioccuparono i territori invasi minacciando la distruzione delle città costiere già loro colonie. Nella [[Storia della Sardegna fenicio-punica|Prima guerra sardo-punica]] (540 a.C.), Cartagine inviò in Sardegna un suo esperto generale, già vittorioso in Sicilia contro i Greci e da questi chiamato Malco; nella [[Storia della Sardegna fenicio-punica|Seconda guerra sardo-punica]] (535 a.C.), dopo la vittoriosa battaglia navale del Mare Sardo contro i Greci focesi, i Punici al comando dei due fratelli Asdrubale e Amilcare, figli di Magone, tentarono una nuova campagna militare per la conquista dell'Isola. Venticinque anni dopo, nel 510 a.C., si combatteva ancora, ed in quell'anno i Punici persero in battaglia il generale Asdrubale.
I Cartaginesi inoltre, sotto la guida di [[Annibale]], giunsero a mettere in pericolo il dominio romano con la [[battaglia di Canne|vittoria a Canne]], ma uscirono poi debolissimi dalla [[seconda guerra punica]]. Con la sconfitta nella [[terza guerra punica]], la città fu distrutta nel 146 a.C. dai Romani. I Romani distrussero Cartagine perché era una città che non si era arresa a loro dopo le prime sconfitte, ma dopo molte guerre. Successivamente però la ricostruirono e ne fecero una delle città più importanti dell'[[Impero romano]].
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