Azur e Asmar: differenze tra le versioni

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In una [[Francia]] medievale del [[XIV secolo]]<ref>{{cita libro|autore = Richard Neupert|titolo = French Animation History|url = https://archive.org/details/frenchanimationh0000neup|anno = 2011|pagine = 216|editore = Wiley-Blackwell|isbn = 978-1444338362}}</ref>, vive una donna araba di nome Jenane, madre del piccolo Asmar, moro e dagli occhi scuri, che lavora come balia del piccolo Azur, un bambino nobile, coetaneo di Asmar, biondo e dagli occhi azzurri. I due bambini, sotto le cure di Jenan, crescono come fratelli, giocando, litigando e imparando entrambi [[Lingua araba|la lingua]] madre di Jenan, l'arabo.
 
Il padre di Azur, un uomo nobile dal carattere severo e crudele, non approva l'affetto e la vicinanza di suo figlio verso la nutrice e il fratello di latte: così prima porta Azur in una stanza separata da quella di Asmar e poi, un giorno, dopo l'ennesima lite tra i due ragazzi in cui si rotolano nel fango fino ad essere irriconoscibili l'uno dall'altro, decide che è giunto il momento per il figlio di studiare lontano da casa e così lo affida ad un precettore che lo porta con sé in città, senza dargli il tempo di salutare la nutrice. Subito Partito Azurdopo, l'uomo caccia via dal castello Jenane e Asmar., Vociper riferirannofare poi ad Azurcredere che i due sonosiano stati divorati e uccisi dai lupi.
 
Gli anni passano e Azur, ormai cresciuto, decide di voler lasciarelascia il padre e partireparte per andare a cercare, liberare e sposareliberare la [[Fata]] dei [[Jinn]], la protagonista della fiaba che gli veniva raccontata dalla nutrice quando era bambino, secondo cui: la Fata è tenuta prigioniera in una gabbia di cristallo in attesa di un coraggioso cavaliere che riuscirà a superare grandi sfide e liberarla. Nel suo viaggio in mare, Azur subisce un naufragio e giunge su una spiaggia, in un paese dove egli viene [[Malocchio|considerato maledetto per via dei suoi occhi azzurri]]. Azur,A perquesto evitarepunto, i pregiudizi,Azur decide di fingersi cieco. Lungo la strada, il ragazzo incontra un mendicante gobbo di nome Rospu che, vedendo in Azur un ragazzo forte, gli chiede di portarlo sulle spalle (fingendo un piede zoppo) offrendogli in cambio i suoi occhi per navigare quel nuovo paese.
 
Nel tragitto i due si imbattono nel "Santuario della Chiave Rovente", dove si dice sia nascosta la "Chiave Rovente", una elledelle tre chiavi che servono per arrivare dalla Fata dei Jinn. Nessuno prima di quel momento è mai riuscito a trovarla, per quanto avessero provato a scavare ovunque. Azur invece,Anche senza la vista, ciAzur riesce, trovandolaa trovarla dietro una delle piastrelle che decorano l'esterno del santuario poichèperchè era più calda al tatto delle altre.
 
I due arrivano poi alla città, in cui Rospù inizia a chiedere la carità. Nella città si trova il "Santuario della Chiave Aulente", che Azur trova seguendone il profumo fino alla cima della cupola del santuario. nello scendere distrugge le bancarelle di alcuni mercanti, e continuerà a distruggerne nel momento in cui ode una voce a lui familiare: quella della sua nutrice.
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Al palazzo reale, la principessa dona ad Azur degli artefatti magici: un'ampolla di nebbia, che lo rende invisibile, una pillola che gli permette di parlare con gli animali selvatici e una piuma dell'uccello Saimar. Grazie alla nebbia, i due fratelli riescono a seminare un gruppo di inseguitori in città. Quando però i due si separano, Asmar viene attaccato da dei predoni, e Azur si precipita a salvarlo. Scampato il pericolo, Azur dona ad Asmar la piuma di Saimar, grazie alla quale, una volta che i due si separano, quest'ultimo doma l'uccello al quale apparteneva la piuma, mentre Azur ingoia la pillola e riesce a domare il Leone Scarlatto.
 
I due si ricongiungono nel regno sotterraneo, ma Asmar è stato catturato dai cacciatori di schiavi, che lo feriscono ogni volta che avverte Azur di un pericolo. Per aiutare il fratello a mettersi in salvo Asmar viene ferito gravemente. Azur torna a riprenderlo, rischiando nuovamente la vita. soloSolo quando sono finalmente soli si accorge della situazione grave di Asmar. Nonostante le opposizioni di Asmar, asurAzur procede caricandoselo in spalla, superando gli ostacoli sul percorso e infine, usando la chiave aulente, quella rovente e quella di ferro che aveva Asmar, apre le porte. Di fronte alle porte gemelleìscelgonosi trova l'ingresso di sinistra, e una volta entrati restano nell'oscurità prima che la sala s'illumini per mano della fata dei Jinn, che ringrazia i due per averla salvata.
 
Asmar a quel punto è sul punto di morire, ma fortunatamente la fata manda un Djinn a guarirlo, e poi un altro a vestirlo in modo da essere presentabile. il rpocessoprocesso si ripete per Azur. Ora il dilemma sta nel decidere chi dei due sia il più meritevole, quello a cui spetta come ricompensa la mano della Fata dei Jinn: i due fratelli si dichiarano l'un l'altro salvatori della fata, perché entrambi hanno avuto lo stesso ruolo nel salvataggio, e non riescono a risolvere il dilemma neppure gli altri convocati, ovvero la nutrice Jenane, il mendicante Rospu, il saggio Yadoa, la principessa Chamsous Sabah e nemmeno la Fata bionda degli Elfi, mandata al cospetto da quella dei Jinn. Comunque, la storia trova il suo degno e lieto fine, in un ballo dove diventa chiaro che la fata dei Jinn si è innamorata di Azur e quella degli Elfi di Asmar.
 
== Produzione ==