Genocidio nella Striscia di Gaza: differenze tra le versioni
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Nel giugno del 2024, in seguito all'intensificarsi delle violenze nel corso della [[Guerra Israele-Hamas|guerra di Gaza]], altri dieci sopravvissuti hanno pubblicato una simile lettera aperta.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://mondoweiss.net/2024/06/ten-holocaust-survivors-condemn-israels-gaza-genocide/|titolo=Ten Holocaust survivors condemn Israel’s Gaza genocide|sito=Mondoweiss|data=2024-06-22|accesso=2025-06-30}}</ref>
Lo storico israeliano [[Ilan Pappé]] in un'intervista rilasciata il 2 novembre 2023, pochi giorni dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre, affermava già come la risposta militare di Israele alla Striscia di Gaza stava costituendo «qualcosa di simile a politiche di genocidio, non comparabili con alcuna delle azioni o degli attacchi compiuti in passato da Israele contro Gaza».<ref>{{Cita web|url=https://www.fanpage.it/esteri/lo-storico-israeliano-ilan-pappe-la-risposta-di-netanyahu-va-oltre-lesagerazione-e-un-genocidio/|titolo=Lo storico israeliano Ilan Pappè: “La risposta di Netanyahu va oltre l’esagerazione, è un genocidio”|accesso=29/09/2025}}</ref>
Nel novembre del 2024, la [[senatrice a vita italiana]] [[Liliana Segre]], sopravvissuta ad [[Auschwitz]], si è espressa contro l'abuso del termine genocidio in riferimento a Gaza.<ref>{{Cita news|url=https://www.rainews.it/articoli/2024/11/segre-a-gaza-non-e-genocidio-no-allabuso-della-parola-b2d4583f-0e3d-410b-9be0-ca41024dd089.html|titolo=Liliana Segre scrive al Corriere: "A Gaza non è genocidio, no all'abuso della parola"|pubblicazione=rainews.it|data=29 novembre 2024|accesso=12 giugno 2025}}</ref>
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=== Dibattito scientifico ===
Da parte del mondo accademico i primi articoli che definirono l'azione israeliana a Gaza come genocida furono pubblicati già nell'ottobre 2023, da parte dello storico israeliano [[Raz Segal]] (che sostenne che si trattasse di un "caso di genocidio da manuale").<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=[[Raz Segal]]|url=https://jewishcurrents.org/a-textbook-case-of-genocide|titolo=A Textbook Case of Genocide|pubblicazione=[[Jewish Currents]]|data=13 ottobre 2023}}</ref><ref name=":622">{{Cita|Verdeja 2025|pp. 6-7}}</ref> Il dibattito si infiammò nei mesi successivi, con tre lettere aperte firmate ognuna da centinaia di studiosi: la prima, pubblicata in novembre e firmata da quasi 800 studiosi, avvertiva di un "potenziale genocidio" e invitava stati e organismi internazionali a prevenirlo.<ref>{{Cita web|url=https://opiniojuris.org/2023/10/18/public-statement-scholars-warn-of-potential-genocide-in-gaza/|titolo=Public Statement: Scholars Warn of Potential Genocide in Gaza|data=18 ottobre 2023}}</ref><ref name=":622" /> La seconda, pubblicata in risposta lo stesso mese, attribuiva l'intera responsabilità di quanto stava accadendo a Gaza ad Hamas, paragonava l'attacco del 7 ottobre a un pogrom e riaffermava il diritto degli ebrei a vivere in Israele e a difendersi.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSfM8f78BT77iwUO4B-82YKWTsVOpvR_zcSIJxTlLJJYP99yKw/viewform?fbclid=IwAR0bcD4UBjPWOKESkkoxvt5sbu5ZVwqH8M8vrVOfgMUwNKOGrDonMPTIkRo|titolo=Scholars of the Holocaust condemn Hamas terror and denounce the rise of global antisemitism}}</ref><ref name=":622" /> La terza, pubblicata il mese successivo, esprimeva preoccupazione sia per l'attacco del 7 ottobre sia per le azioni israeliane, ritenendo entrambi crimini contro l'umanità, ma soprattutto sottolineava l'intento genocida espresso da innumerevoli dichiarazioni dei leader politici israeliani e chiedeva sia ai governi sia a studiosi e istituti di ricerca di fare il possibile per prevenirlo.<ref name=":822">{{Cita web|lingua=en|url=https://contendingmodernities.nd.edu/global-currents/statement-of-scholars-7-october/|titolo=Statement of Scholars in Holocaust and Genocide Studies on Mass Violence in Israel and Palestine since 7 October}}</ref><ref name=":622" /><ref>{{Cita|Albanese, Anatomy of a genocide|p. 2}}</ref>Secondo diversi studiosi i crimini israeliani a Gaza avrebbero creato una profonda crisi all'interno del campo degli studi su Olocausto e genocidi, con un dibattito molto più acceso rispetto ad altri casi,<ref>{{Cita|Verdeja 2024|p. 4}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=[[Raz Segal]]|autore2=Luigi Daniele|data=5 marzo 2024|titolo=Gaza as Twilight of Israel Exceptionalism: Holocaust and Genocide Studies from Unprecedented Crisis to Unprecedented Change|rivista=Journal of Genocide Research|editore=[[Routledge]]|lingua=en|doi=10.1080/14623528.2024.2325804}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Omar Shahabudin McDoom|data=25 aprile 2024|titolo=Expert Commentary, the Israeli-Palestinian Conflict, and the Question of Genocide: Prosemitic Bias within a Scholarly Community?|rivista=Journal of Genocide Research|editore=[[Routledge]]|lingua=en|doi=10.1080/14623528.2024.2346403}}</ref><ref name=":1122">{{Cita|Goldberg 2024|p. 6}}</ref> tanto da spingere il politologo qatariota Abdelwahab El Affendi a parlare di una "futilità" dell'intero campo di studi.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Abdelwahab El-Affendi|data=18 gennaio 2024|titolo=The Futility of Genocide Studies After Gaza|rivista=Journal of Genocide Research|editore=[[Routledge]]|lingua=en|doi=10.1080/14623528.2024.2305525}}</ref> Il dibattito scientifico sulla questione ha visto da un lato una discussione accademica, soprattutto iniziale, sull'elemento dell'intento, un argomento tradizionalmente oggetto di dibattito tra gli studiosi. Dall'altra parte però è nata invece una profonda frattura legata al complesso rapporto tra l'Olocausto e Israele da un lato e l'intero campo di studi su Olocausto e genocidi dall'altro.<ref name=":622" />
==== Israele, antisemitismo e genocidio ====
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