Matematica greco-ellenistica: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
m ortg (uhm 3 sono tanti)
 
Riga 17:
Secondo il commento di [[Proclo]] su [[Euclide]], [[Pitagora]] arrivò a trovare il [[teorema di Pitagora]] e a costruire le [[terne pitagoriche]] per via algebrica. È generalmente accettato che la matematica greca segni un sostanziale progresso nel pensiero scientifico rispetto alle culture precedenti per la sua insistenza sulle dimostrazioni assiomatiche.<ref>Martin Bernal, "Animadversions on the Origins of Western Science", pp. 72-83 in Michael H. Shank, ed., ''The Scientific Enterprise in Antiquity and the Middle Ages'', Chicago, University of Chicago Press, 2000, sulle dimostrazioni matematiche vedere p. 75.</ref>
 
Nel periodo successivo si ebbe un fiorire di studi, riguardanti soprattutto la geometria, sviluppati con procedimenti che presumibilmente avevano solide basi razionali; a noi sono pervenuti pochissimi testi di quel periodo, noto soprattutto attraverso i commenti dei secoli successivi. La matematica comunque ottenne uno status culturale di rilievo. Lo testimonia il fatto che il filosofo [[Platone]] (428–348 a.C. circa), quando dette vita alla sua [[Accademia di Atene]], ritenne necessario che vi si insegnasse la matematica e volle che sopra l'ingresso dell'accademia fossfosse posta l'iscrizione "''non entri qui nessuno ignorante di geometria''"<ref>{{Cita libro|nome=Robert|cognome=Sing|nome2=Tazuko Angela van|cognome2=Berkel|nome3=Robin|cognome3=Osborne|titolo=Numbers and numeracy in the Greek polis|collana=Mnemosyne|data=2022|editore=Brill|ISBN=978-90-04-46721-7}}</ref>. Anche [[Aristotele]] (c. 384–322 a.C.) usò spesso la matematica per illustrare molte delle sue teorie<ref>{{Cita libro|nome=David C.|cognome=Lindberg|titolo=The beginnings of western science: the European scientific tradition in philosophical, religious, and institutional context, prehistory to A.D. 1450|url=https://www.worldcat.org/title/156874785|accesso=13 giugno 2024|edizione=2nd ed|data=2007|editore=University of Chicago Press|oclc=156874785|ISBN=978-0-226-48205-7}}</ref> e nell'''[[Organon]]'' sviluppa la logica del [[sillogismo]]. Gran parte dell'attuale conoscenza matematica dell'antica Grecia di questo periodo è dovuta ai documenti a cui Aristotele fa riferimento nelle sue stesse opere<ref name=":1" />.
 
In questo periodo [[Ippocrate di Chio]] studia la [[duplicazione del cubo]] e la [[quadratura del cerchio]].
Riga 38:
 
=== La tradizione fino al V secolo ===
L'epoca più fiorente per gli studi matematici inizia il suo declino a partire dalla metà del [[II secolo a.C.]] Con il sopravvento dell'[[impero romano]] in gran parte del [[Mediterraneo]]. Nel [[150 a.C.]] viene distrutta [[Corinto (città antica)|Corinto]] e vengono massacrati molti cittadini di lingua greca ad [[Alessandria d'Egitto]]. Entrano anche in crisi molte istituzioni dei regni ellenistici aventi il fine di sostenere iniziative culturali. La matematica perde gran parte dei sostegni a persone che esercitino una professione di matematico. In questo periodo vengono quasi a scomparire le figure in grado di portare innovazioni nella matematica<ref name=":5">{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/storia-della-matematica_(Enciclopedia-della-Matematica)/|titolo=Storia della matematica - Enciclopedia|sito=Treccani|lingua=it|accesso=13 giugno 2024}}</ref>. Questo è dovuto anche al mutato clima politico: la crescente importanza dello schiavismo diminuisce quella di un [[pensiero critico]] che produca innovazioni nella matematica, nella scienza e nella tecnologia, se non per obiettivi pratici ed immediati. In queste materie ri riesce comunque a manterermantenere viva la tradizione.
 
La società romana mostra in generale poco interesse verso la [[matematica]] e le speculazioni scientifiche. Si interessa solo della capacità di sviluppare calcoli utili ad attività come i rilevamenti [[Geodetica|geodetici]]. SusseguirinoSusseguirono guerre di conquista anche in altre città importanti per la cultura ellenistica, come la conquista di [[Siracusa (città antica)|Siracusa]] del [[212 a.C.]] e nel [[146 a.C.]] la distruzione di Cartagine e Corinto.
La fase di guerra ebbe fine nel [[30 a.C.]] con la conquista di Alessandria, evento che realizzò la totale conquista romana del bacino del Mediterraneo<ref name=":5" />.