Arcangelo: differenze tra le versioni

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==Nell'Ebraismo==
{{C|Perché mettere in questa sezione "Giudaismo" il paragrafo sul Libro di Tobia, se non è canonico per gli ebrei? Lo stesso per il Libro di Enoch|ebraismo|settembre 2019}}
Non ci sono espliciti riferimenti agli arcangeli nei testi canonici della [[Bibbia ebraica]] ([[Vecchio Testamento]]). Solitamente si trovano menzioni più generali ad angeli, a partire dal [[Pentateuco]] in cui compaiono nelle storie di Abramo (che incontrò tre angeli presso il luogo detto le "[[Querce di Mamre|"le Querce di Mamre"]]", che gli annunciarono la nascita del figlio tanto atteso, Isacco), di Giacobbe (che lottò con Dio e in quella stessa notte ricevette da Dio un nuovo nome, Israele, che in aramaico significa "forte con Dio") e di Lot (che fu avvertito da un angelo riguardo agli impedimenti per la costruzione delle città di Sodoma e Gomorra), per poi intensificare la loro presenza nei libri più tardi come quello di Daniele.
I sette arcangeli (o angeli sempre alla presenza di Dio) compaiono nel [[libro di Tobia]] (che non è canonico per ebrei e protestanti, ma lo è per cattolici e ortodossi). Secondo il libro di Tobia 12,1.5-15,20: "…allora l'angelo disse loro in segreto: ”Benedite il Dio del cielo e lodatelo davanti a tutti i viventi, perché egli ha usato con voi la Sua misericordia. È bene tenere nascosto il segreto del re; ma è degno di lode rivelare e proclamare le opere di Dio. Buona cosa è la preghiera unita al digiuno, e assai meglio è fare l'elemosina che accumulare tesori; l'elemosina infatti libera dalla morte, purifica dai peccati e fa trovare la misericordia e la vita eterna. Quelli che commettono il peccato e l'iniquità sono nemici della loro stessa vita. […] E proprio poiché tu eri gradito a Dio, fu necessario che la tentazione ti mettesse alla prova.[…] Io sono l'angelo Raffaele, uno dei sette che stanno davanti al Signore. È ormai tempo che io torni a Colui che mi ha mandato; voi dunque benedite Dio e fate conoscere a tutti le Sue meraviglie”.
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I primi riferimenti agli arcangeli si hanno nella letteratura del periodo inter-testamentale.<ref>cfr. [[Apocalisse di Esdra]] 4:36</ref>
 
Secondo il Rabbinorabbino Simeone ben Lakish di Tiberias[[Tiberiade]] (230-270), tutti i nomi specifici degli angeli furono introdotti dai giudei della Babilonia.<ref>Talmud Yerushalmi Rosh Hashanah 56d</ref>
 
Per la tradizione rabbinica, il [[Qabbalah|Qabbaláh]], e secondo il [[libro di Enoch]]<ref>capitolo 20</ref>, il numero usuale degli arcangeli è almeno sette, che sono gli angeli focali. I tre più alti arcangeli sono comunemente identificati come: [[Arcangelo Michele|Michael]], [[Arcangelo Raffaele|Raphael]] e [[Arcangelo Gabriele|Gabriel]]. Per questi tre Arcangeli sono ben noti l'esegesi e i passi dei Libri della Bibbia canonica, in cui sono menzionati per nome e titolo. C'è invece confusione nelle fonti, riguardo agli altri angeli: [[Arcangelo Uriele|Uriel]], [[Sariel]], [[Samael]], [[Raguel]], [[Remiel]], [[Zadkiel]], [[Jofiele|Jophiel]], [[Haniel]] e [[Camaele|Chamuel]].