Marsciano: differenze tra le versioni
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=== Politica ===
Marsciano è stata una "roccaforte rossa" dal 1944 al 2019. È stata governata dalla [[Sinistra (politica)|sinistra]] o dal [[centro-sinistra]] ([[Partito Socialista Italiano|Partito Socialista d'unità Proletaria]], [[Partito Comunista Italiano]], [[Partito della Rifondazione Comunista|Partito Socialista Italiano, Partito della Rifondazione Comunista]], [[Partito Democratico della Sinistra]], [[Democratici di Sinistra]] e [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]). Nel corso del Secondo Novecento il [[Partito Comunista Italiano|PCI]] ha raggiunto più volte il 51% o poco al di sotto di tale percentuale. Dal 1946 al 1999, vigente la precedente legge elettorale, era il consiglio comunale che eleggeva il sindaco, con quella legge vennero eletti Adolfo Bolli, Renato Soccolini che governò per 20 anni (4mandati), Franco Subicini e Luciano Capuccelli, entrambi in carica per 10 anni (2 mandati) vinsero anch'essi con largo consenso. Nonostante la [[Svolta della Bolognina|dissoluzione della tradizione comunista]] Mario Tiberi (PCI, poi PDS) vinse nettamente nel 1990 e nel 1995 sempre con la previgente legge elettorale. E' dalle elezioni del 1999 che si modifica il sistema elettorale con l'elezione diretta del sindaco. Con questa nuova modalità di elezione la contesa è stata più volte tra centro-sinistra e [[Estrema sinistra|sinistra radicale]], come nel 1999, quando al primo ballottaggio della storia marscianese Gianfranco Chiacchieroni ([[Democratici di Sinistra|DS]]) vinse
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