Arte sasanide: differenze tra le versioni

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[[File:Tour_nagsh-e-rostam_iran.jpg|miniatura|sinistra|Il [[Cubo di Zoroastro]] a [[Naqsh-e Rostam]], probabilmente un [[Tempio del Fuoco]].]]
 
L'edificio templare precipuo dello zoroastrismo, il Tempio del Fuoco (pal. ''ātashkade''), s'identifica dalla presenza di un altare o di una base per l'altare e dalla sua posizione chiusa. Questo altare è sempre situato in un luogo ben preciso, isolato dal mondo esterno, a causa della ricerca della purezza, pertanto le tettoie aperte sono escluse. Premesso ciò, non esisteva una forma definitiva per il tempio sasanide. Molti dei templi superstiti prendono la forma del ''[[čahārṭāq]]'' (lett. "quattro archi"), una costruzione quadrata, aperta su ogni lato da un grande arco i cui quattro pilastri angolari sostengono una cupola, che poteva avere anche un utilizzo non religioso: ad esempio, se si trovassero su un terreno elevato e non fossero dotati di corridoio, potrebbero forse servire come segnali ma l'assenza di fonti su questo argomento non facilita la ricerca.<ref name="duff" /><ref name=":40">{{Iranica|https://www.iranicaonline.org/articles/cahartaq/|ČAHĀRṬĀQ|autore=Dietrich Huff e Bernard O'Kane|anno=1990}}</ref>
 
Conosciamo oggi una cinquantina di ''čahārṭāq'': misurano generalmente 8-10 m di lato e possono essere isolati o integrati in un gruppo di edifici. Le varianti sono numerose: può esserci un corridoio su tre o quattro lati, un ''iwan'', una stanza perpendicolare, edifici adiacenti, ecc. In generale, l'orientamento dell'edificio verso i punti cardinali avviene tramite gli angoli ma a volte anche tramite i lati, come a Tureng Tepe, o è assente, come nei ''čahārṭāq'' a Taq-e Suleiman.<ref name=":40" />