Napoli: differenze tra le versioni
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|Didascalia mappa = Posizione del comune di Napoli nell'[[città metropolitana di Napoli|omonima città metropolitana]]
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'''Napoli''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]: </small>{{IPA|/ˈnapoli/|it}}<ref>{{Dipi|Napoli}}</ref> {{Link audio|It-Napoli.ogg|<small>ascolta</small>}}; {{lang|nap|''
La città di Napoli, nel suo primo insediamento di [[Partenope (città antica)|Partenope]] sulla collina di [[Pizzofalcone]], fu fondata dai [[Cuma]]ni nella seconda metà dell'VIII secolo a.C.<ref>{{Cita web |url=https://www.iris.unina.it/retrieve/8ef659e5-c21e-426e-b3e3-ed19cacbd812/millennial-variability-of-rates-of-sea-level-rise-in-the-ancient-harbour-of-naples-italy-western-mediterranean-sea.pdf|sito=iris.unina.it |titolo=Millennial variability of rates of sea-level rise in the ancient harbour of Naples (Italy, western Mediterranean Sea) |anno=2019 |p=286 |accesso=14 aprile 2025}}</ref><ref name="Giampaola2021">{{Cita web |url=https://www.ancientportsantiques.com/wp-content/uploads/Documents/PLACES/ItalyWest/Napoli-Giampaola2021.pdf |sito=Ancientportsantiques.com |titolo=Il porto di Parthenope e Neapolis |anno=2021 |pagina=344 |accesso=2024-11-26}}</ref> L’evoluzione in Neapolis,<ref group="N">{{Citazione|La fondazione di Neapolis, lo dimostra Livio e lo conferma, come si è visto, l'archeologia, fu in realtà un aggiungersi di un insediamento ad un altro, un aggiungersi di nuovi residenti ''epoikoi'' a vecchi.|{{Cita|Lombardo, Frisone|p. 198}}}}</ref> avvenuta tra la fine del VI e l’inizio del V secolo a.C.,<ref name="ceraNEApolis">{{cita web |url=http://www.archcalc.cnr.it/indice/PDF28/02_Amodio_et_al.pdf |titolo=IL PROGETTO “ceraNEApolis”: UN SISTEMA INFORMATIVO CARTOGRAFICO DELLE PRODUZIONI CERAMICHE A NEAPOLIS (IV A.C.-VII D.C.) |sito=Archcalc.cnr |p=29 |formato=PDF}}</ref> fu probabilmente causata dall’espulsione degli oligarchi cumani in seguito alla [[battaglia di Aricia|vittoria di Aristodemo ad Aricia (506 a.C.)]].<ref name="naples_cuma">{{cita web |url=https://www.academia.edu/2350685/Meta_ton_enchorion_men_enaumachesan._Neapolis_e_la_seconda_battaglia_di_Cuma |sito=Books.google.it |titolo=Neapolis e la seconda battaglia di Cuma |pp=213–217}}</ref> La nuova città si sviluppò sul pianoro orientale, già sotto il controllo di Partenope e in piena espansione sin dalla seconda metà del VI secolo a.C.,<ref group="N">{{Citazione|Parthenope non può essere disgiunta da Neapolis, formando un unico sistema storico-archeologico, geologico e territoriale. [...] Allo stesso tempo, gli indicatori archeologici recuperati dagli scavi della futura area urbana di Neapolis dimostrano che essa era diffusamente occupata già nella seconda metà del VI secolo a.C.: Parthenope, in piena espansione, ha esteso il controllo all'area del vicino pianoro [...]. In tutte queste aree manca la documentazione di VIII-VII secolo a.C. abbondante a Pizzofalcone. Ciò significa che l'inizio dell'occupazione tardo arcaica del pianoro prima di Neapolis imprime una svolta nella gestione del territorio, da collegare strettamente alla storia dello sviluppo di Parthenope adombrata dalla tradizione antica. [...] In conclusione, è nell'ambito di questo consolidamento insediativo della seconda metà del VI secolo a.C. che si producono le condizioni della "nascita" di Neapolis, in cui occorre riconoscere un processo di crescita che trae origine dall'espansione di Parthenope [...]. I materiali rinvenuti nello scarico di Santa Maria degli Angeli a Pizzofalcone evidenziano nel VII e per tutto il VI secolo a.C. una crescita delle attività di scambio, riflettendo un processo di consolidamento che, ai tempi di Aristodemo, conduce Parthenope a rivendicare la propria autonomia politica, interrompendo la dipendenza da Cuma.|{{Cita|Giampaola, Greco|pp. 43, 80, 81, 83, 143}}}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Daniela|cognome=Giampaola|nome2=Bruno|cognome2=D'Agostino|data=1º gennaio 2005|titolo=Osservazioni storiche e archeologiche sulla fondazione di Neapolis|rivista=W.V.Harris, E.Lo Cascio edd., Noctes Campanae - Studi Frederiksen|p=59|accesso=22 novembre 2024|url=https://www.academia.edu/3391411/Osservazioni_storiche_e_archeologiche_sulla_fondazione_di_Neapolis}}</ref> con una riorganizzazione urbanistica pianificata che adottò uno schema ortogonale,<ref>{{Cita web |autore=Monica Santangelo |titolo=Descrizione e controllo aristocratico dello spazio urbano: il caso di Napoli tra X e XII secolo |url=https://www.iris.unina.it/retrieve/3e2195c9-3dec-4e49-8554-8d28e34a1e78/Santangelo_Descrizione%20e%20controllo%20aristocratico%20dello%20spazio%20urbano.pdf |pp=231–235 |accesso=14 aprile 2025}}</ref><ref name="elea.unisa.it">{{Cita web |url=https://www.academia.edu/76003041/Neapolis_de_la_ch%C3%B4ra_%C3%A0_l_astu_d%C3%A9finition_du_proasteion_et_relecture_de_la_polis_fin_VIe_si%C3%A8cle_89_av_J_C_|titolo=Neapolis de la chôra à l’astu : définition du proasteion et relecture de la polis (fin VIe siècle - 89 av . J.-C.)|pp=57–58; 58}}</ref> riflettendo la crescita dell'insediamento preesistente. Neapolis divenne così una delle città più famose della [[Magna Grecia]],<ref name="TreccaniMG">{{Treccani|magna-grecia_(Enciclopedia-dei-ragazzi)|Magna Grecia|autore=Emanuele Lelli|anno=2006|accesso=6 settembre 2018}}</ref> con un fiorente porto commerciale,<ref group="N">{{Citazione|Il sistema integrato della documentazione archeologica e della tradizione storica, mirabilmente messe a fuoco da Alfonso Mele, consente di ricostruire il processo con cui Neapolis già a partire della prima metà del V secolo a.C., assume il ruolo precedentemente svolto da Cuma nell'area del Golfo, esercitando il controllo di punti cruciali per la navigazione e i traffici.|{{Cita|Giampaola, Greco|pp. 143–144}}}}</ref><ref group="N">{{Citazione|Con la venuta degli Ateniesi intorno al 450 a.C., Neapolis diventa una importantissima città con un ricco porto commerciale.|{{Cita|Tauro|p. 19}}}}</ref> e giocò un ruolo chiave negli scambi economici e culturali con le popolazioni italiche, consolidando i legami attraverso miti e culti.<ref>{{cita web|url=http://books.google.it/books?id=e1jm7kUzoGEC&lpg=PA313&dq=%22Pittore%20di%20Eretria%22&pg=PA313#v=onepage&q=%22Pittore%20di%20Eretria%22&f=false|titolo=Il tornio, la nave, le terre lontane: ceramografi attici in Magna Grecia nella seconda metà del V secolo a.C. |autore=Giada Giudice |anno=2007 |pp=303–304-305|editore=L'Erma di Bretschneider|ISBN= 978-88-8265-412-2}}</ref> Dopo il [[Caduta dell'Impero romano d'Occidente|crollo dell'Impero romano d'Occidente]] nel V secolo d.C., Napoli, pur rimanendo formalmente sotto il controllo bizantino, iniziò a guadagnare autonomia nell'VIII secolo. Questo processo fu favorito dall'indebolimento dell'[[Impero bizantino]], dalle minacce esterne e dal potere crescente delle élite locali, che portarono alla formazione di un [[Ducato di Napoli|ducato]] autonomo.<ref>Carriero, Leonardo, ''Il potere del duca. Giustizia e difesa nella Napoli bizantina'', Liguori ed., 2007.</ref> Successivamente, dal XIII secolo e per oltre cinquecento anni, Napoli divenne capitale del [[Regno di Napoli]]. Con la [[Restaurazione]], divenne capitale del [[Regno delle Due Sicilie]] sotto i [[Borbone di Napoli|Borbone]], mantenendo questo status fino all'[[Unità d'Italia]].
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