===Cenno all'anarchismo in terra di Spagna===
[[Immagine:Durruti-portrait.png|thumb|150px|Buenaventura Durruti]][[Immagine:Bandiera_cnt_fai.png|thumb|left|175px|La bandiera anarchica rossonera, nella versione usata dalla [[CNT]]-[[FAI]]]]
L'anarchia ha ancora ed ha avuto ancor più nel passato forte radicamento nella societa'società spagnola. Verso il [[1850]] l'ideologia anarchica strutturata fu introdotta in [[Spagna]] da [[Giuseppe Fanelli]]<ref>[http://www.liberalsocialisti.org/articol.php?id_articol=223 vicenda di Fanelli], mazziniano, volontario nella spedizione di [[Cristina_Trivulzio_Belgiojoso]], successivamente partecipa alla difesa della Repubblica Romana con [[Giuseppe Mazzini]],[[Carlo Pisacane]], [[Giuseppe Garibaldi]]. Deluso dello scarso risultato in chiave repubblicana della spedizione di Garibaldi si avvicina alle idee internazionaliste libertarie ed in qualità di membro dell’Internazionale nonche' amico di Bakunin e militante dell'Alleanza della Democrazia Socialista si reca a propagandare tali idee a [[Barcellona]] e [[Madrid]],risultando perciò uno dei primi fondatori dell'Internazionale in terra di Spagna</ref>, seguace italiano dell'anarco comunista [[Michail_Aleksandrovi%C4%8D_Bakunin]],considerato fra i padri della moderna visione anarchica della societa', all'interno della [[Prima Internazionale]] in cui vi era rappresentata la sezione spagnola.
In tempi più recenti, nel [[1931]], [[Nestor Makhno]] inviò una lettera di invito alla lotta agli anarchici spagnoli <ref>[http://www.usiait.it/spagna36/nuovarivol.htm Il testo della lettera]</ref>. Ciò è indicativo delladel parteruolo focalesignificativo che avranno gli anarchici nella guerra di Spagna e, dopo la vittoria dei franchisti, nella guerriglia.{{quote|La causa della rivoluzione spagnola è la causa dei lavoratori di tutto il mondo, e, in questa opera, è impossibile coordinarsi con il partito che, per ottenere il potere assoluto nel paese, non esiterebbe ingannare i lavoratori e impadronirsi di tutte le conquiste rivoluzionarie, per divenire il peggior tiranno e nemico della libertà e dei diritti del popolo.|[[Nestor Makhno]], 29 aprile 1931}}
L'anarchia trovò terreno fertile in terra di Spagna a causa delle pessime condizioni di vita di contadini ed operai che si avvicinarono con rapidità alle proposte dell'anarco-sindacalismo, sviluppate verso la fine del secolo. La Confederazione nazionale del lavoro, ovvero la [[CNT]] si formalizzò nel 1911 come risposta di classe al riformismo acquiescente dei sindacati ed ebbe il compito di evitare l'isolamento della frangia anarchica, isolamento che aveva già portato ristretti gruppi di libertari a scegliere il metodo terroristico, errore fatale in situazione non insurrezionale. Cioè si può dire che il sindacalismo fu un mezzo piu'più politico che rivendicativo in senso stretto per collegare il movimento anarchico alla classe operaia e che lo scopo era quello di riunire tutti i lavoratori in un unico grande sindacato. La [[CNT]] per struttura e scelta era un'organizzazione in cui potevano apportare contributi, ed esserne militanti, anche lavoratori non anarchici, essendo stata concepita come "cinghia di trasmissione" verso l'ideologia anarchica, quindi non era un'organizzazione politica in senso stretto. Dal punto di vista epressamente politico fu creata nel [[1927]] la [[FAI]], federazione anarchica iberica e seguendo lo schema della "cinghia di trasmissione" molti militanti della [[FAI]] divennero importanti capi della [[CNT]]. Quando inizio' la guerra civile spagnola esistevano altre formazioni anarchiche confederate come la (FIJL), Federazione iberica dei giovani libertari e le ''Donne libere'' (''Mujeres libres'')<ref>[http://www.club.it/culture/culture99/maria.giambelli/indice-i.html MUJERES LIBRES estratto sintetico da tesi di laurea intitolata "Mujeres Libres: ''un'esperienza femminista durante la Guerra Civile spagnola'',Facoltà di Scienze Politiche dell'Università degli Studi di Milano tesi discussa il 13 novembre 1998. Relatori: Chiar.ma Prof.ssa Donatella Montalto Cessi, correlatore: Chiar.ma Prof.ssa Paola Olla Brundu]</ref>. Vi fu una repentina risposta alla sollevazione dei franchisti da parte della [[CNT]], in quanto, tramite questa "cinghia di trasmissione", l'ideologia anarchica aveva fatto grossa presa all'interno della classe operaia. Da qui ebbe inizio la formazione di ''milizie'', che oltre combattere i franchisti procedettero all'occupazione ed espropriazione di grossi appezzamenti di terreno per la ridistribuirli ai contadini ed all'occupazione delle fabbriche. Appena 10 giorni dopo il colpo di mano di Franco vi erano circa 1800018.000 miliziani organizzati militarmente dalla [[CNT]] con un retroterra di 150000150.000 pronti alla lotta, in quanto, approfittando dello stato di confusione derivante dallo sbando dell'esercito non era difficile procurarsi armi. L'organizzazione delle ''milizie'' era ben diversa da quella di un normale esercito, non vi erano divise e l'appartenenza all'una od all'altra formazione era indicata dal colore dei fazzoletti. L'unita' piu' piccola era il "gruppo" formato da 10 miliziani,che aveva per rappresentante un delegato democraticamente eletto, dieci gruppi formavano una "Centuria", un numero di centurie non prefissato ma dipendente dalle esigenze belliche delle diverse zone costituiva una "Colonna". La Colonna era comandata da un comitato di guerra eletto dai miliziani e rimovibile, in genere ogni colonna aveva aggregati ex ufficiali dell'esercito ed esperti d'artiglieria e nell'uso degli esplosivi.
=== I rapporti di anarchici ,aderenti al POUM e comunisti non filomoscoviti in relazione ai comunisti di osservanza moscovita ===
{{quote|Contrari all'abolizione della proprietà e agli esperimenti sociali degli anarchici, gli stalinisti e i moderati intendono liquidare tutto quello che resta delle conquiste rivoluzionarie del luglio del '36, e sciogliere il P.O.U.M., oggetto da molti mesi di calunniosi attacchi da parte della stampa del Comintern, perché sostiene che la rivoluzione sociale e la lotta contro i franchisti devono progredire di pari passo e per aver condannato i processi di Mosca a Zinoviev, a Kamenev e agli altri “vecchi bolscevichi”}}<ref>[http://www.geocities.com/soho/den/7257/numero3/antg4.html Dai "fatti di maggio" ai campi della miseria e della fame,Gli gli antifascisti grossetani nella guerra civile spagnola] </ref>
Il particolare momento storico porto'portò allo scontro fratricida fra le formazioni anarchiche, poumiste e dei comunisti di sinistra controda una parte e i comunisti di osservanza moscovita guidati dai servizi segreti di [[Stalin]] dall'altra. L'esigenza di Mosca era duplice, una di taglio squisitamente polititicopolitico, l'altra di taglio tattico nel panorama europeo; quella politica era che la guerra di Spagna poteva evolversi in faro per una nuova rivoluzione proletaria internazionale, cosa ovviamente sgradita a [[Stalin]], il secondo motivo discendevaderivava dal fatto che l'esautorazione dell'URSS dal [[Patto di Monaco]] che diede mano libera alla Germania nazista in Cecoslovacchia, provocando l'ira di [[Winston Churchill]], aveva messo in moto un progressivo avvicinamento fra la Germania nazista e la Russia di Stalin che poi sfociò nel tragico, per i polacchiPolacchi, e nell'immediatosuccessivamente prosieguoanche per i sovieticiSovietici, sfociò nel tragico patto [[Patto_Molotov-Ribbentrop]]. Essenziale era anche la differenza di impostazione teorica tra una societa'società comunista e/o comunista libertaria ed una società stalinista per cui gli scontri fra le ali antifasciste suddette erano storicamente inevitabili sia per contesto che per retroterra teorico.
I gruppi [[trotskisti]] che agirono in Spagna furono diversi, e il [[POUM]] non si può considerare un gruppo [[trotskista]] tenuto conto dei pessimi rapporti con [[Lev Trotsky]] e la [[IV Internazionale]]. [[HughThomas]], fra i maggiori storici della Guerra di [[Spagna]] lo definisce semi-trotskista.
Come [[trotskisti]] legati alla [[IV Internazionale]] vi furono due formazioni che agirono in Spagna tra il luglio 1936 e la fine del 1937 e precisamente:
* La ''Sección Bolchevique-Leninista de España'', strutturata nel novembre 1936 in [[Barcellona]] da [[Manuel Fernández Grandizo]], nome di battaglia G. Munis, considerata la sezione spagnola ufficiale della [[IV Internazionale]] che tentò invano di entrare nel[[ POUM]] di [[Andreas Nin]] (la tattica dell'"entrismo" era spesso applicata dai [[trotskisti]]). Nel gennaio 1937 iniziò a pubblicare un «Boletín», sostituito tre mesi dopo da «La Voz Leninista». La linea di questa rivista portava avanti l'ipotesi della formazione di un fronte operaio rivoluzionario avverso alla politica di collaborazione con il governo catalano propugnata da [[POUM]] e [[CNT]]. Durante gli scontri di [[Barcellona]] con i comunisti di osservanza stalinista e l'esercito repubblicano la formazione di cui sopra fu la sola a schierarsi con [[Los Amigos de Durruti]]. Lui era già morto durante la difesa di [[Madrid]], opponendosi al cessate il fuoco fra le parti ed alla resa dei dirigenti della [[CNT]]. La repressione stalinista colpì duramente e fondamentalmente i trotskisti: furono assassinati[[Erwin Wolf]], già segretario di Trotsky, Freund, e Carrasco. I restanti del gruppo furono in gran parte incarcerati all’inizio del [[1938 ]] e dopo un processo farsa condannati a morte. Alcuni riuscirono a fuggire durante la presa di [[Barcellona]] da parte dei fascisti di Franco a causa della gran confusione del momento. ▼
L'altra* formazione [[trotskista]] aveva nomeIl ''Grupo (o ''Célula'') Le Soviet'' strutturata dall'italiano [[Nicola Di Bartolomeo]] ,<ref>Robert Jackson Alexander''International Trotskyism, 1929-1985''1991 [[Duke University Press]][[ISBN 0822309750]]</ref> , il cui nome di battaglia era Fosco. Di Bartolomeo era stato delegato italiano nella commissione preposta alla ricezione ed il controllo dei miliziani che volevano combattere fra le file del [[POUM]]. ▼
▲* La ''Sección Bolchevique-Leninista de España'', strutturata nel novembre 1936 in [[Barcellona]] da [[Manuel Fernández Grandizo]], nome di battaglia G. Munis, considerata la sezione spagnola ufficiale della [[IV Internazionale]] che tentò invano di entrare nel[[ POUM]] di [[Andreas Nin]] (la tattica dell'"entrismo" era spesso applicata dai [[trotskisti]]). Nel gennaio 1937 iniziò a pubblicare un «Boletín», sostituito tre mesi dopo da «La Voz Leninista». La linea di questa rivista portava avanti l'ipotesi della formazione di un fronte operaio rivoluzionario avverso alla politica di collaborazione con il governo catalano propugnata da [[POUM]] e [[CNT]]. Durante gli scontri di [[Barcellona]] con i comunisti di osservanza stalinista e l'esercito repubblicano la formazione di cui sopra fu la sola a schierarsi con [[Los Amigos de Durruti]]. Lui era già morto durante la difesa di [[Madrid]], opponendosi al cessate il fuoco fra le parti ed alla resa dei dirigenti della [[CNT]]. La repressione stalinista colpì duramente e fondamentalmente i trotskisti: furono assassinati[[Erwin Wolf]], già segretario di Trotsky, Freund, e Carrasco. I restanti del gruppo furono in gran parte incarcerati all’inizio del 1938 e dopo un processo farsa condannati a morte. Alcuni riuscirono a fuggire durante la presa di [[Barcellona]] da parte dei fascisti di Franco a causa della gran confusione del momento.
▲L'altra formazione [[trotskista]] aveva nome ''Grupo (o ''Célula'') Le Soviet'' strutturata dall'italiano [[Nicola Di Bartolomeo]],<ref>Robert Jackson Alexander''International Trotskyism, 1929-1985''1991 [[Duke University Press]][[ISBN 0822309750]]</ref> nome di battaglia Fosco. Di Bartolomeo era stato delegato italiano nella commissione preposta alla ricezione ed il controllo dei miliziani che volevano combattere fra le file del [[POUM]].
Fu quindi il fondatore del primo gruppo bolscevico-leninista di [[Barcellona]], poi in seguito espulso dalla [[IV Internazionale]] con l'accusa di voler far confluire il gruppo nel [[POUM]]. In seguito si schierò col ''Parti Communiste Internationaliste'' di [[Raymond Molinier]] e [[Pierre Frank]], formazione dissidente facente riferimento alla rivista «Le Soviet»,ovvero ''Organe des Bolcheviste-Léninistes d’Espagne pour la IVe Internationale''.
Nel 1935 i [[Sinistra_Comunista_Italiana|bordighisti]] avevano riunito le forze nella formazione ''Frazione Internazionale della Sinistra Comunista''. La [[guerra di Spagna]] provocò aspri interni contrasti fra i bordighisibordighisti; la frazione di maggioranza di [[Ottorino Perrone]] considero' la sollevazione di [[Franco]] un problema riguardante strettamente settori della borghesia spagnola in contrasto intestino quindi non interessante come "terreno" di intervento. La frazione di minoranza, invece, con a capo [[Enrico Russo]] giudico' invecegiudicò il contesto in cui si era verificato il golpe spagnolo terreno fertliefertile per la lotta rivoluzionaria ed i militanti di questatale ala bordighista andaronosi recarono a combattere nella Colonna [[Lenin]]<ref>[http://www.geocities.com/soho/den/7257/numero4/bogoni.html?200824#link2 la Colonna [[Lenin]] da articolo [[Avanti]] dell'epoca]</ref> del [[POUM]], e si fecero apprezzare per il loroproprio valore. La vicenda di tale Colonna e'è stata portata al grande pubblico nel film di [[Ken Loach]], [[Terra e libertà]]. Vi furono successivamente discussioni ed analisi sulle relazioni e le iniziative delle formazioni della sinistra non stalinista durante la guerra di Spagna su riviste quali «Prometeo» e «Bilan». Sono particolarmente rilevanti le considerazioni di [[Camillo Berneri]] su «Guerra di classe», che sottolineò soprattutto le convergenze fra le varie formazioni, al di la' delle invalicabili basi teoriche di partenza differenti, ritenendo [[Barcellona]] assediata sia da [[Burgos]] che da [[Mosca]] ribadendoe quindiribadendo pertanto la sua netta opposizione alla fase di collaborazione della [[CNT]] al governo repubblicano.
==Vicenda della colonna Durruti ==
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