Missile antinave: differenze tra le versioni
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== Storia ==
I primi ordigni guidati progettati per uso antinave non erano missili, mancando della propulsione a razzo: erano bombe plananti con sistema di guida tramite traguardo ottico e invio dei comandi in radiofrequenza.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Charles H. Bogart |anno=1976|mese=novembre|titolo=German Remotely Piloted Bombs|rivista=Proceedings|editore=United States Naval Institute|città=Annapolis (Maryland)|volume=102|numero=11|pp=62-68}}</ref> Queste erano state progettate dai tedeschi durante la [[seconda guerra mondiale]] e il loro utilizzo era previsto quale carico bellico da parte di bombardieri della [[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]]. Fu proprio una bomba guidata di questo tipo (modello [[Fritz-X|FX-1400]] detta "Fritz" sganciata da un [[Dornier Do 217|Dornier Do 217 K-2]]) ad affondare la [[Roma (nave da battaglia 1940)|corazzata ''Roma'']] della [[Regia Marina]], quando tentò di lasciare il porto della [[La Spezia|Spezia]] per non cadere in mani tedesche all'indomani dell'armistizio firmato dall'Italia l'[[Armistizio di Cassibile|8 settembre 1943]].
Invece il primo autentico missile antinave fu il tedesco [[Henschel Hs 293]], che era una bomba volante dotata di ali e impennaggi, radioguidata e spinta da un motore a razzo alimentato da una miscela di [[perossido di idrogeno]] e [[permanganato di sodio]]. Questi ordigni, trasportati da aerei bombardieri, divennero operativi nel 1943, e furono impiegati con successo in diverse occasioni.<ref>{{Cita libro|autore=John Christopher|anno=2013|titolo=The Race for Hitler's X-Planes |editore=History Press|città=Cheltenham (UK)|p=134|ISBN=9780752464572}}</ref>
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