Bozza:Linguaggio Assembly: differenze tra le versioni
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Il '''linguaggio assembly''' è un linguaggio di programmazione di basso livello strettamente correlato all’architettura hardware di una CPU. Esso permette di rappresentare le istruzioni macchina in una forma simbolica leggibile dall’essere umano, attraverso l’uso di mnemonici, etichette e direttive di assemblaggio, mantenendo una corrispondenza univoca con le istruzioni binarie eseguite dal processore. L’assembly si colloca tra il linguaggio macchina e i linguaggi di alto livello, consentendo un controllo diretto sulle operazioni aritmetiche, logiche, di gestione dei registri, della memoria e delle periferiche di input/output.
La nascita del linguaggio assembly risale agli albori dell’informatica elettronica negli anni cinquanta, in concomitanza con la diffusione dei primi computer digitali come l’ENIAC, l’UNIVAC e l’IBM 701. Prima dell’introduzione dell’assembler, la programmazione veniva effettuata direttamente in codice binario o ottale, rendendo le operazioni soggette a un alto tasso di errore umano e poco manutenibili. L’introduzione dei mnemonici permise di astrarre il codice macchina pur mantenendo l’esecuzione nativamente legata all’hardware.
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