Bozza:Francesca Maria Corrao: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
+F
Nessun oggetto della modifica
Riga 13:
|Epoca =
|Attività = scrittrice
|Attività2 = professoressa universitaria
|Nazionalità = italiana
|PostNazionalità = {{sp}}. È Presidente della Fondazione Orestiadi per il quinquennio 2025/2029
|Immagine = Foto Prof.ssa_Corrao.pdf
|Didascalia =
}}
 
Nasce in uno stimolante contesto di incontro tra la cultura dei nonni paterni artigiani (lui del ferro e lei del ricamo) e quella della famiglia materna di proprietari terrieri e medi imprenditori. Il padre [[Ludovico Corrao]], coraggioso protagonista della politica siciliana negli anni '50-'70 - è tra gli ideologi del movimento del Milazzismo,; è anche brillante avvocato, impegnato nelle lotte per i diritti civili con [[Danilo Dolci]] e nella difesa di [[Franca Viola]] e delle prime vedove di mafia che rompono l'omertà denunciando i criminali. La giovane Corrao cresce in un ambiente culturalmente vivace e anticonformista. Frequenta gli intellettuali siciliani impegnati nella lotta contro la mafia tra cui [[Tullio De Mauro|Tullio de Mauro]], Nicola Cattedra, Kris Mancuso e collabora con il giornale ''L'Ora'' pubblicando articoli sul mondo arabo. Con [[Leonardo Sciascia]] valorizza le storie di Giufà, personaggio della cultura popolare di origine araba (Sellerio).
 
Quando si trasferisce con la famiglia a Roma frequenta gli artisti e i poeti del gruppo anti-novecentista tra cui [[Renato Guttuso]], [[Corrado Cagli]], [[Giuseppe Ungaretti]]. Negli anni 80, con [[Toti Scialoja]] avvia il progetto di versificazione dei Poeti Arabi di Sicilia (Mondadori). Durante la ricostruzione di [[Gibellina]], di cui il padre era il sindaco 'rifondatore', frequenta il gruppo Forma Uno, tra cui [[Pietro Consagra]], [[Carla Accardi]], e con loro anche [[Carla Lonzi]]. Con l'inizio del [[Orestiadi di Gibellina|Festival delle Orestiadi di Gibellina]], nel 1982, collabora con [[Emilio Isgrò]] alla versificazione delle poesie di [[Ibn Hamdis]], e con 'Jolanda Insana all'opera “La Tragedia di Cleopatra” di [[Ahmed Shawqi|Ahmad Shawqi]] (UBU libri) che sarà rappresentata alle Orestiadi per la regia del tunisino Sharif con la scenografia di [[Arnaldo Pomodoro]].
 
== Studi ==
La madre, Anna Agate, la sostiene nella scelta di frequentare il Liceo Unitario Sperimentale di [[Roma]] e nei viaggi di studio per apprendere le lingue straniere. Giovanissima si reca in America e poi in Francia e nel Regno Unito. Sin dal primo anno universitario nel dipartimento di orientalistica della “Sapienza”“[[Università degli Studi di Roma "La Sapienza"|Sapienza]]” di Roma vince diverse borse per studiare il turco a Istanbul, e l'arabo in Egitto dove rimane per oltre dieci anni. Si laurea con una tesi in Storia dei paesi arabi con [[Paolo Minganti]], e Renato Traini; con [[Alessandro Bausani]] e [[Biancamaria Scarcia Amoretti|Bianca Maria Scarcia]] consegue il dottorato, mentre approfondisce la conoscenza della poesia araba con [[Francesco Gabrieli]], Giuseppe Scattolin e [[Suhayr al-Qalamawi|Suheir Qalamawi]]. Studia nella facoltà di Lettere all'[[Università del Cairo]], a quella di al-Alsun dell'Università di [[Università di 'Ayn Shams|'Ayn Shams]] e poi all'[[Università Americana del Cairo|American University]], sempre del Cairo, dove consegue il Master of Art in Arabic Studies con una tesi di comparatistica con El-Said Badawi, Hamdi El-Sakkout e Ferial Ghazoul. Nelle sue ricerche affianca all'interesse per la storia la passione per la letteratura e l'antropologia araba e siciliana, in particolare per il teatro delle ombre e le storie di Giufà con la guida di [[Antonino Buttitta]].
 
== Attività accademica ==
[[File:Corrao_Premio_Toledo.jpg|link=https://en.wikipedia.org/wiki/File:Corrao_Premio_Toledo.jpg|miniatura|Francesca Corrao Ritira il Premio Toledo 2016]]
Dopo aver conseguito il dottorato alla Sapienza diventa professore associato all'Università degli Studi di Napoli "Parthenope" e poi ordinario all'[[Università degli Studi di Napoli "L'Orientale"|Università di Napoli l'Orientale]], dove ha diretto il corso di laurea in Relazioni Internazionali, ha fatto parte del Consiglio di amministrazione e della Commissione delle relazioni internazionali dell'Ateneo. Nel 2011 si trasferisce alla [[Luiss Guido Carli]] di Roma dove insegna Lingua e cultura araba e History and Culture of Mediterranean Countries e, in ulteriori corsi, Mediterranean Studies; per un decennio dirige il Master in economia e istituzioni dei Paesi arabi (MISLAM). Partecipa a numerosi convegni internazionali; da visiting professor, è stata ospite presso le [[Università di 'Ayn Shams]] in Egitto, [[Università americana di Beirut|Beirut]], [[Università di Oxford|Oxford]], [[Istituto di studi politici di Parigi|Science Po]] e [[Institut national des langues et civilisations orientales|Inalco]] in Francia, del [[Collegio d'Europa|College d'Europe]] a Varsavia, della [[Università Fudan|Fudan University]] a Shanghai e di [[Università Harvard|Harvard]] (2023 e 2024). Fa parte di numerosi comitati scientifici ed editoriali; è membro ricercatore dell'Institute of Oriental Philosophy della Soka University di Tokyo. Rappresenta l'Italia nell’associazione degli arabisti e islamisti europei UEAI. È membro dell'associazione dei professori di letteratura araba europei EURAMAL. Fa parte dei comitati scientifici del ''Cortile dei Gentili'', della Associazione ''NeXt Nuova Economia per Tutti'', e della Fondazione ''Be the Hope''. È presidente della Fondazione Orestiadi di Gibellina, la città proclamata prima capitale dell'Arte contemporanea italiana 2026.<ref>{{Cite web|date=2024-10-31|title=Gibellina vince la prima edizione di "Capitale italiana dell'Arte contemporanea" 2026|url=https://www.artribune.com/arti-visive/2024/10/gibellina-prima-capitale-italiana-arte-contemporanea-2026/|access-date=2025-10-01|language=it-IT}}</ref>. Ha ricevuto diversi premi tra cui il Premio Minerva Annamaria Mammoliti per la cultura (2016) e il Premio alla carriera per la traduzione Gherardo da Cremona e Scuola di Toledo (2016). Ha partecipato a diverse giurie di Premi letterari tra cui il [[Premio Mondello|Mondello]] e il [[Premio Flaiano|Flaiano]]; ha presieduto la Giuria del Premio Gran Paradis Film Festival e ha pubblicato un libro di sue poesie ''Questo Sogno che resta'' (Mimesis).
 
== Fondazione Orestiadi ==
Con la rinascita della città di [[Gibellina]], distrutta dal [[Terremoto del Belice del 1968|terremoto del 1968]], si avvia l'attività poetico-teatrale, e Francesca Corrao organizza il primo incontro di poesia del Mediterraneo presentando “Poeti arabi di Sicilia” assieme ad alcuni poeti italiani e degli arabi [[Adonis]], Malika al-Asimi, [[Mohammed Bennis|Muhammad Bennis]], Buland al-Haidari, [[Muhammad al-Arabi al-Darqawi|Muhammad al-Harbi]], Saadi Yusuf. A questo evento hanno fatto seguito altri incontri di poesia e di critica organizzati in collaborazione con Adonis, e ''Versi a parte versi di parte'' con [[Achille Bonito Oliva]]. Ai recital hanno partecipato tra gli altri [[Etel Adnan]], Abdelwahhab Meddeb, Nouri al-Jarrah, Clara Janes, Titos Patrikios e Ozdemir Ince e [[Amal al-Juburi|Amal al-Jubouri]]; gli atti sono pubblicati ne ''L'Approdo di Ulisse. Antologia di saggi e poesia (2023)''. Ha anche contribuito, sin dall’inizio, con acquisti e donazioni alla collezione del Museo delle Trame Mediterranee; ha organizzato in collaborazione con l'Arch. Vincenzo Fiammetta, direttore del Museo delle Trame Mediterranee, diverse mostre tra cui ''L'Islam in Sicilia'' e ''Trame Mediterranee''. Ha presieduto la Fondazione Orestiadi dal 2011 al 2013 e nuovamente a partire dal gennaio 2025<ref>{{Cite web|last=Orestiadi|first=Fondazione|date=2025-01-10|title=Francesca Corrao Presidente della Fondazione Orestiadi - Fondazione Orestiadi|url=https://www.fondazioneorestiadi.it/francesca-corrao-presidente-della-fondazione-orestiadi/|access-date=2025-10-08|language=it-IT}}</ref>
 
== Pubblicazioni ==
''La rinascita islamica'', primo degli oltre trenta volumi da lei curati, verte sull'azione politica di [[Muhammad Farid]], leader del partito nazionalista egiziano e dei suoi rapporti con i [[Giovani Turchi]] (1908-1919). Segue ''Poeti arabi di Sicilia'', edito da [[Arnoldo Mondadori Editore|Mondadori]] grazie alla collaborazione con [[Toti Scialoja]] e [[Giorgio Manganelli]], che per primi la incoraggiarono a tradurre e mettere in versi le poesie arabe di Sicilia; per realizzare l'opera ha collaborato anche con [[Ignazio Buttitta]], [[Maurizio Cucchi]], [[Biancamaria Frabotta]], [[Alfredo Giuliani]], [[Jolanda Insana]], [[Emilio Isgrò]], [[Mario Luzi]], [[Valerio Magrelli]], [[Elio Pagliarani]], [[Antonio Porta]], [[Giovanni Raboni]], [[Edoardo Sanguineti]], [[Patrizia Valduga]], [[Cesare Viviani]] e [[Andrea Zanzotto]].
 
Ha successivamente curato ''l’Antologia della poesia Araba'' per la Biblioteca della [[La Repubblica (quotidiano)|Repubblica]]; una storia della poesia araba ''I cavalieri le dame e i deserti;'' le antologie di Adonis: ''Nella Pietra nel vento'' (Mesogea), ''Ecco il mio nome'' (Donzelli), ''In onore del chiaro e dello scuro'' (Archivi del ‘900); Nuri al-Jarrāh, ''Esodo dagli abissi del Mediterraneo''; con E. Chiti, O. Capezio e S. Sibilio, ''In guerra non mi'' ''cercate'' (Mondadori'');'' Sul teatro delle ombre ha scritto, ''Il riso il comico e la festa al Cairo nel XIII secolo (IPO)''; con M. Ruocco ha curato ''La Storia della letteratura araba''. ''Dall’epoca preislamica all’età post-classica'', vol. I, e ''Dalla Nahda alle Rivoluzioni arabe e oltre'', vol. II (Mondadori). Tra i testi di storia si ricordano, ''Islam, religione e politica'' (LUP); ''Le rivoluzioni arabe.'' ''La transizione mediterranea'' (Mondadori); con [[Luciano Violante|L. Violante]], ''L’islam non è terrorismo'' (Il Mulino); con R. Redaelli ''States'', ''Actors and Geopolitical Drivers in the Mediterranean'' (Palgrave).
 
La Corrao ha pubblicato 32 libri e 200 articoli accademici oltre a numerosi scritti divulgativi. I suoi tesi si concentrano nel campo degli studi mediterranei, della poesia e della storia del mondo arabo, del dialogo interculturale, della cultura e dell'identità, dei diritti umani e degli studi di genere. La sua ricerca si occupa della storia e della cultura classica e contemporanea nel Mediterraneo e si concentra sul dramma dell'esilio e dell'identità e sul complesso rapporto con l' "altro". Il suo lavoro esplora la storia culturale mediterranea, la poesia araba quale massima espressione identitaria, in una prospettiva interculturale.