Caneva: differenze tra le versioni

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*Fratta: nuova area industriale a ridosso della bretella autostradale dell'[[Autostrada_A28_(Italia)|A-28]] al confine con Sacile.<ref>[https://www.regione.fvg.it/rafvg/comunicati/comunicato.act?nm=20220831173712006 Imprese: incontro Regione e Comune di Caneva su nuova area industriale] regione.fvg.it</ref>
*Sarone: distante da Càneva circa 3&nbsp;km. È il secondo paese per abitanti del comune. Protetto su tre lati dai vari eventi atmosferici da due colli a sud-ovest e a nord-est, rispettivamente il "col de Fer" e il "col di San Martìn", e a nord- ovest dal "Col de Rust" è la frazione con le più grandi bellezze paesaggistiche del comune fra cui le meravigliose viste dalla famosa pizzeria ristorante "Italo Rover" al paesaggio boschivo della valle. Famoso in tutta Italia per la preziosa pietra che se ne ricava dalle sue montagne di un colore bianco puro dalle sue cave.<ref>{{Cita web|url =http://www.cavasarone.it/|titolo =Cava di Sarone}}</ref> Particolarità del posto è il suo dialetto totalmente diverso dai vari paesi del comune, molto più simile al [[Provincia di Belluno|Bellunese]]. Questa differenziazione linguistica è dovuta al fatto che in passato è stato luogo di passaggio per i migranti che attraversavano il [[Cansiglio|Pian Cansiglio]] per dirigersi alla stazione dei treni di [[Stazione_di_Sacile|Sacile]] e non solo poiché Sarone fin dai tempi più antichi era un luogo dove i contrabbandieri potevano nascondersi e far passare le loro merci (principalmente legno di Faggio da portare a Venezia per la costruzione dei remi delle Gondole), infatti non è un caso che nella piazza si trovi una fontana il cui nome è "L'Emigrante".
*Stevenà,: dista dal centro circa 1 km, verso il confine con Cordignano (TV). Composto da diverso borghi storici, nella frazione si trovano anche diversi luoghi di culto come la parrocchiale di San Marco, la chiesetta della Madonna delle Pelithe e, più conosciuta come metà di pellegrinaggio, la chiesa della Madonna del Carmine (anche Madonna del Persego). Al centro del paese si trova anche una Villa Frova, ora di proprietà comunale. Da Stevenà si snoda il Sentiero del Patriarca, antica traccia medievale, e lungo una variante è allestita la Big Bench #190.
Il paese è anche conosciuto per la sua birra, Valscura<ref>[http://www.valscura.com/it/index Valscura] valscura.com</ref>, prodotta con i vari frutti di stagione raccolti direttamente nel territorio (figo moro<ref>[https://figomoro.it/ Figo moro] figomoro.it</ref>, [[Castagna|castagne]] ecc.).