Grosseto: differenze tra le versioni

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==== Comunità veneta ====
Nel 1923, dopo il decreto di esproprio del [[prefetto]] di Grosseto, la [[villa granducale di Alberese|tenuta granducale di Alberese]] (6500 ettari) fu assegnata all’[[Opera Nazionale Combattenti]] (ONC). Nel 1928 iniziarono i lavori di bonifica, in quanto l'area meridionale del comune era ancora soggetta alla [[malaria]] e nel 1930 furono costruiti i poderi da assegnare alle famiglie provenienti dal [[Veneto]], che hanno contribuito significativamente allo sviluppo della località. Nel 1930 arrivarono le prime famiglie e il processo di colonizzazione di [[Alberese]] continuò anche negli anni successivi: in tutto arrivarono oltre cento nuclei familiari.<ref>{{cita web|url=https://www.grossetonotizie.com/2023/07/15/cera-una-volta-una-maremma-amara-ecco-il-documentario-sulla-migrazione-veneta-ad-alberese/}}</ref><ref name="serenissima.news">{{cita web|url=https://www.serenissima.news/veneti-di-maremma-la-migrazione-di-alberese/}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.iltirreno.it/grosseto/cronaca/2018/11/08/news/mario-maggiotto-novant-anni-che-raccontano-i-veneti-in-maremma-1.17442127}}</ref><ref name="books.google.it">{{Cita libro|autore=Paolo Nardini|autore2=Massimo De Benetti|titolo=I veneti di Maremma: storia di una migrazione|url=https://books.google.it/books/about/I_veneti_di_Maremma.html?id=WUhfMwEACAAJ|anno=2004|editore=Comune di Grosseto, Archivio delle tradizioni popolari della Maremma Grossetana}}</ref><ref name="quatrociacoe.it">{{cita web|url=http://www.quatrociacoe.it/202012/202012-09.php|titolo=I veneti a Alberese|autore=Luigi A. Zorzi|anno=2020}}</ref>
 
=== Distribuzione degli abitanti ===
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=== Lingue e dialetti ===
A Grosseto è parlata una variante dei [[dialetti toscani]], comunemente definita ''maremmano'' e diffusa in buona parte della provincia, escludendo alcune [[isole linguistiche]].<ref>{{cita libro|Barberini M. 1994 Vocabolario maremmano, Pisa, Nistri-Lischi}}</ref>
 
La città è inserita all'interno di un contesto linguistico complesso; la difficoltà nel reperire informazioni specifiche sul dialetto cittadino è dovuta al recente e rapido incremento demografico, dovuto a diversi [[flussi migratori]] provenienti non solo dall'entroterra, ma anche da altre province della [[Toscana]] e da varie [[regioni italiane]], cosa che ha favorito un clima [[multiculturale]] in termini di [[linguistica]]: questa condizione non rende possibile l'esistenza di uno specifico [[vernacolo]] urbano grossetano che si differenzi spiccatamente dal resto dei dialetti toscani, tutto ciò aggravato dal recente processo di koineizzazione.<ref>{{cita web|url=https://www.euralex.org/elx_proceedings/Euralex2006/088_2006_V2_Monica%20MARZINI_Lessicografia%20in%20aree%20complesse_il%20caso%20di%20Grosseto.pdf|titolo=Lessicografia in aree complesse: il caso di Grosseto}}</ref>
 
Nella frazione di [[Alberese]], si parla un vernacolo con alcune inflessioni derivanti dalla [[lingua veneta]], trasmessa dai coloni arrivati nella località all'inizio del [[XX secolo]].<ref name="booksserenissima.google.itnews"/><ref name="quatrociacoebooks.google.it"/><ref>{{cita web|urlname=https://www"quatrociacoe.serenissima.newsit"/veneti-di-maremma-la-migrazione-di-alberese/}}</ref>
 
=== Tradizioni e folclore ===
In occasione delle feste [[San Lorenzo Martire|laurenziane]]<ref>{{cita web|url=https://www.lanazione.it/grosseto/cronaca/feste-laurenziane-eventi-che-toccano-5df4dadb}}</ref><ref>{{cita web|url=https://corrieredimaremma.it/news/attualita/376110/tornano-le-feste-laurenziane-la-citta-si-prepara-a-festeggiare-il-suo-patrono.html}}</ref><ref name="corriereetrusco.it">{{cita web|url=https://www.corriereetrusco.it/cultura/san-lorenzo-grosseto-2025/}}</ref>, annualmente la sera del 9 agosto, si svolge la tradizionale processione patronale<ref name="corriereetrusco.it"/><ref>{{cita web|url=https://www.comune.grosseto.it/notizia/san-lorenzo-si-entra-nel-vivo-delle-feste-per-il-patrono/}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.corriereetrusco.it/cultura/san-lorenzo-grosseto-2025/}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.ilgiunco.net/2025/08/01/san-lorenzo-grosseto-si-prepara-a-festeggiare-il-suo-patrono-il-programma-delle-celebrazioni/}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.grossetonotizie.com/2024/08/08/processione-e-pontificale-in-cattedrale-grosseto-festeggia-il-patrono-san-lorenzo/}}</ref>.
 
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
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* [[Principina a Mare]], località balneare immersa nella [[pineta del Tombolo]], è stata urbanizzata a partire dagli anni sessanta del XX secolo
* [[Principina Terra]], moderno abitato sviluppatosi durante il XX secolo presso la storica [[fattoria di Principina]], che ha conferito la denominazione anche al complesso alberghiero
* [[Rispescia]], situata a sud della città, si è sviluppata a partire dagli anni cinquanta del XX secolo come ''villaggio del bracciante'', per volere dell{{'}}''Ente per la colonizzazione della Maremma tosco-laziale''. A est della frazione si trova il centro di educazione ambientale di [[Legambiente]] che, nel mese di agosto, ospita la rassegna di [[Festambiente]]
* [[Roselle (Grosseto)|Roselle]], popolosa frazione in via di conurbazione con la città, si è sviluppata a partire dalla metà del XIX secolo alle pendici della collina dove si trovano i resti dell'antica città etrusco-romana. Nel 1824 Leopoldo II vi inaugurò le [[Terme di Roselle|terme]], per l'appunto definite leopoldine, mentre nel 1938 fu realizzata la chiesa parrocchiale e la località venne eretta a frazione
*[[Nomadelfia]], sorta nel dopoguerra tra le frazioni di Roselle e Batignano, per ospitare l'omonima comunità religiosa fondata da [[Zeno Saltini]] nel 1948. L'intera frazione ospita i terreni e i fabbricati abitativi, educativi e religiosi, utilizzati dalle famiglie della comunità, che vi risiedono in pianta stabile.