| Nel 1915, tornato in Portogallo dopo il suo primo esilio, Paiva Couceiro fu invitato dal governo repubblicano, rappresentato da Araújo de Sá, Oliveira Jericote e un altro emissario, ad assumere di nuovo il ruolo di governatore dell’Angola. I rappresentanti si recarono presso la sua residenza a [[Oeiras (Portogallo)|Oeiras]]. Couceiro rifiutò di servire la Repubblica e si stabilì di nuovo in Spagna, dove iniziò a preparare un nuovo tentativo di restaurazione monarchica: il movimento che sarebbe passato alla storia come ''[[Monarchia del Nord|Monarquia do Norte]]''.   DalDalladicembremetà1918del decennio la situazione politica portoghese era diventata confusa e instabile.IlNel dicembre 1918, primo ministro [[João Tamagnini Barbosa]] aveva assunto il controllo del governo e nominato [[João do Canto e Castro]] come [[presidente della Repubblica]], colmando il vuoto istituzionale lasciato dall’assassinio di [[Sidónio Pais]]. I sidonisti, sostenitori del presidente assassinato,  formarono una giunta militare provvisoria fuori Lisbona, in opposizione al presidente Canto e Castro. Allo stesso modo, nel Nord del paese, i sidonisti formarono una giunta militare opposta, che proclamò di controllare la regione. Approfittando del caos istituzionale, Paiva Couceiro si recò nel Nord, dove valutò che il contesto fosse favorevole alla restaurazione e incontrò il comando monarchico. La Giunta centrale dell’[[Integralismo Lusitano]] si riunì il 17 gennaio 1919, e António Maria de Sousa Sardinha e Luís Carlos de Lima e Almeida Braga decisero di procedere con il piano di Couceiro di occupare [[Porto (Portogallo)|Porto]], la seconda più grande città del paese, con l’intento di strapparla al governo centrale e favorire un consenso unanime alla restaurazione monarchica. Paiva Couceiro entrò  a Porto senza alcuna resistenza da parte dei militari locali o dei cittadini nella mattina del 18 gennaio 1919. Fu solo il giorno seguente — dopo una parata militare — che si tenne la cerimonia ufficiale con l’innalzamento della bandiera reale blu e bianca, proclamando la [[Monarchia del Nord]]. Dopo il ripristino del [[Regno del Portogallo]], la bandiera monarchica fu issata negli edifici governativi di tutto il Nord, da [[Viana do Castelo]] fino alla storica città contesa di Chaves. Paiva Couceiro diventò presidente della "Giunta del Regno". Durante la sua breve attività, fu ristabilita la [[Costituzione del Portogallo del 1826|Carta costituzionale del 1826]] come compromesso con i [[Liberal-conservatorismo|liberali conservatori]], poiché la priorità era abolire tutta la legislazione repubblicana emanata dal 5 ottobre 1910, ripristinare la bandiera e l’inno monarchici e legiferare contro i repubblicani. Tuttavia, l’obiettivo principale era il ritorno a una Monarchia "integrale e tradizionale", fondata su una filosofia politica [[Feudalesimo|feudale]], sulla [[Dottrina sociale della Chiesa cattolica|dottrina sociale cattolica]] e sulla [[Corporativismo|rappresentanza corporativa]]<ref>FERREIRA COIMBRA, ARTUR (2000). "''PAIVA COUCEIRO E A CONTRA-REVOLUÇÃO MONÁRQUICA (1910-1919)"'' (PDF). repositorium.sdum.uminho.pt.</ref>.
 [[File:Avô Couceiro+zinho 8x16.jpg|miniatura|Paiva Couceiro negli anni '30 nella sua casa a [[Oeiras (Portogallo)|Oeiras]]]] il 21 gennaio 1919 il governo di Tamagnini Barbosa chiamò la popolazione alle armi contro la Monarchia del Nord. Il giorno dopo un gruppo di militari e cittadini monarchici, guidati da Aires de Ornelas e Álvaro de Mendonça, si radunò sulla ''serra'' del [[Parco forestale di Monsanto|Monsanto]], vicino alla capitale e lì fecero una proclamazione a favore della monarchia, issando la bandiera bicolore blu e bianca. Una milizia cittadina repubblicana si radunò nel [[Parco Edoardo VII]] di Lisbona e, insieme a membri della [[Guardia nazionale repubblicana (Portogallo)|Guardia nazionale repubblicana]], la [[Guarda Fiscal]], militari e marinai, marciò verso Monsanto. La mattina del 23 gennaio 1919, le due forze si incontrarono e le truppe repubblicane assediarono i ribelli monarchici. Un attacco repubblicano nel pomeriggio successivo portò alla sconfitta delle forze monarchiche. Il 13 febbraio 1919, una rivolta a Porto da parte di civili e membri della Guardia nazionale repubblicana segnò la fine formale della Monarchia del Nord e della breve guerra civile<ref>Rosas, Fernando (2007). ''Lisboa revolucionária: 1908-1975''. Lisboa: Tinta da China Edições.</ref>. La ''Monarquia do Norte'' rappresentò l’ultimo grande tentativo armato di restaurazione in Portogallo. |