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I Fineschi da Radda, furono Squittinati per la [[Arti di Firenze#Le Arti Maggiori|Maggiore]], dalla seconda metà del XIV secolo ed ebbero diversi Notai della Signoria, in tempo di [[Repubblica di Firenze|Repubblica]]. Furono Podestà nel contado, ufficiali di vario grado nella amministrazione pubblica repubblicana e del Principato (i ''Bottegari'' e i ''Dei'', discesi da altri rami Da Radda, sedettero fra i [[Priorato delle Arti|Priori di Libertà]], della Repubblica di Firenze).
[[File:Nota di possesso di Matteo Fineschi da Radda sec. XVI.jpg|thumb|Nota di possesso di Matteo di Ser Bartolomeo e Domenico suo fratello di Ser Domenico di Ser Bartolomeo di Maestro Matteo Fineschi da Radda, libro sec. XVI|180px]]
L'ultimo esponente del ramo terzogenito, il ''Magnificus Dominus Matteus''(1516-1601)<ref>Veduto di Collegio dei XII Buonomini 1537</ref>, ''filius Ser Bartolommei''<ref>Notaio della Signoria nel 1508,'13 e' 28</ref> ''Ser Dominici''<ref>Notaio della Signoria nel 1466 e 1493</ref>''de' Fineschis de Radda'' e di Lucretia di Niccolò di Falconiere [[Falconieri (famiglia) |de' Falconieri]], sposato con Lisabetta di Lionardo [[Corsini]] e Camilla [[Strozzi]], con il proprio testamento del 1601, creò un [[Fedecommesso|Fidecommesso]] con il proprio ingente patrimonio, destinandolo al [[Trattamento d'onore#Per i titoli nobiliari#Magnifico|Magnifico]] messer Antonio<ref>nato nel 1528 e morto nel 1604, fu Podestà di Castelfranco di Sopra nel 1582 e sedette nel Collegio dei XII Buonomini nel 1583; si sposò con Lucrezia di Cristoforo di Bartolomeo de' Buontalenti</ref>di Girolamo Fineschi da Radda (1528-1604), del ramo primogenito (Gonfalone Bue)<ref name=":02">{{cita libro|Vari |autori|Firidolfi da Radda Fineschi da Radda|2026|Casa Editrice di Firenze |Firenze}} </ref>.
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