Lothar Matthäus: differenze tra le versioni

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Matthäus giocava con la maglia numero 10, interpretando contemporaneamente ruoli di copertura e di regista a centrocampo, dimostrandosi più completo di molti altri grandi numeri 10 della storia; dotato di grandi doti fisiche e soprattutto di un tiro eccezionale per potenza e precisione che lo rendeva uno specialista dei calci piazzati, per contro era molto metodico e peccava talvolta di fantasia.
 
Nel [[1991]]-[[1992|92]] arrivò ad allenare l'Inter [[Corrado Orrico|Orrico]] con il quale Matthäus ebbe delle diatribe; in seguito si infortunò gravemente ad un ginocchio e per questo motivo l'Inter lo cedette al [[Bayern Monaco]], convinta che la carriera del tedesco fosse finita. Matthäus giocò invece ancora molte stagioni ad alto livello, smentendo così l'Inter. Successivamente venne impiegato come difensore libero in nazionale, con la quale disputò ancora 2 mondiali da titolare fisso, stabilendo così il record di partite disputate nel Campionato del Mondo, nonché il primato di partecipazioni alle fasi finali dei campionati mondiali (partecipò a cinque mondiali differenti, dal 1982 al 1998, nonostante nell'82 in Spagna non avesse disputato mai una gara). Nel [[2000]] passò ai [[New York Metrostars]] ed a fine stagione diede l'addio al calcio professionistico, iniziando nel contempo l'attività di allenatore. L'unico rammarico di Matthäus giocatore fu quello di non aver mai vinto la Coppa dei Campioni, che perse due volte in finale.
 
Matthäus ha militato nella squadra nazionale per vent'anni, dal [[giugno]] [[1980]] al giugno [[2000]], collezionando ben 150 presenze, record per la nazionale tedesca (solo 6 giocatori al mondo, con altre nazionali, hanno fatto meglio), segnando 23 reti.