Danny l'eletto: differenze tra le versioni

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Reuven viene ricoverato in ospedale in quanto una scheggia dei suoi occhiali si è conficcata nell'occhio e si sveglia qualche giorno dopo ad operazione già riuscita. Durante la sua convalescenza in ospedale fa conoscenza con un giovane pugile e un bambino ceco e vive con trepidazione i giorni del [[D-day]] (lo [[sbarco in Normandia]]) e dell'invasione degli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]] nella [[Germania nazista]] della fine della [[seconda guerra mondiale]].
<br/>Viene a trovarlo in ospedale anche Danny per chiedere scusa dell'accaduto; inizialmente Reuven lo caccia ancora arrabbiato per quanto successo ma poi, spinto anche dal padre, Danny e Reuven diventano grandi amici.
Tra le difficoltà comuni agli adolescenti si aiutano a vicenda. Danny, la cui mente fotografica gli permette di imparare a memoria qualsiasi cosa legga, è costretto a prendere il posto di suo padre come tzaddik, ma non vuole, perché è attratto dalla psicologia, e cerca di liberarsi dalla sua gabbia leggendo di nascosto Freud e altre cose proibitegli da suo padre.
Reuven invece vuole diventare rabbino, e guarda impotente Danny soffrire per il silenzio che c’è tra quest’ultimo e suo padre, che non gli rivolge la parola se non per studiare il Talmud. Seguiamo i protagonisti crescere ed affrontare i primi bivi della vita. Anche dal punto di vista storico il libro si può dire molto rilevante:in un primo momento verso gli anni della seconda guerra mondiale, e dell'immediato dopoguerra, condividendo le ripercussioni della tragedia della Shoah sulla comunità ebraica di New York che ha vissuto quell'evento non direttamente, ma come un'onda d'urto di una bomba scoppiata troppo lontano per essere letale, ma abbastanza vicino per abbattere e stordire
Un viaggio che a ritroso porta nella culla del chassidismo, nella Polonia, vivaio di una cultura ricchissima e matrice di profondi valori, e di lì ancora più lontano nella storia millenaria del popolo ebraico fino alla distruzione del Tempio di Gerusalemme per cui, vien specificato, vale ancora la pena di svegliarsi di notte per piangere.
 
== Voci correlate ==