SETI: differenze tra le versioni

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Anche la presenza di [[acqua]] liquida è un'ipotesi plausibile, perché è una molecola molto comune nell'Universo e fornisce un ambiente eccellente per la formazione di complicate molecole basate sul carbonio, dalle quali poi può avere origine la vita.
 
Una terza ipotesi è quella di concentrarsi su [[stella|stelle]] simili al [[Sole]]: le stelle molto grandi hanno vita molto breve, e, secondo l'esempio che abbiamo a disposizione (la vita sulla Terra), non ci sarebbe il tempo materiale perché possa svilupparsi una vita intelligente sui loro [[pianeta|pianeti]]. Le stelle molto piccole sono invece longeve, ma producono così poca luce e calore che i loro pianeti dovrebbero essere molto vicini per non congelare. Il risultato probabile è che il pianeta, per effetto delle [[forze di marea]] in gioco, finirebbe bloccato in [[rotazione sincrona]] (come la [[Luna]] con la Terra), presentando sempre la stessa faccia alla sua stella o intrappolato in qualche [[risonanza orbitale]]. Nel primo caso si avrebbe un emisfero infuocato e l'altro perennemente congelato. Nel secondo la durata la durata del giorno e della notte sarebbero così grandi da creare un effetto simile con escursioni termiche eccezionali.
 
Circa il 10% della nostra galassia è fatta di stelle simili al Sole e ci sono circa mille di queste stelle entro una distanza di 100 anni luce da noi che costituiscono i candidati principali per la ricerca. Attualmente conosciamo però un solo pianeta su cui la vita si è sviluppata, il nostro.