Lavatrice: differenze tra le versioni

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==Storia==
Il primo esemplare di macchina per lavare fu sviluppato nel [[1767]] da un [[Teologia|teologo]] di [[Ratisbona]], [[Jacob Christian Schäffern]].
I primi modelli di macchine meccaniche risalgono alla fine del [[XIX secolo]]; come è accaduto per moltissime invenzioni, ci si è inizialmente ispirati a meccanizzare il processo manuale: le prime lavatrici, infatti, furono concepite come macchine atte a "sfregare" i panni, simulando così l'effetto manuale del modo più diffuso di lavare la biancheria. Le macchine così realizzate, il cui movimento fu inizialmente manuale, poi elettrico, presentavano però l'evidente svantaggio di provocare un' usura eccessiva dei panni, nonché risultati di lavaggio decisamente deludenti. La prima soluzione efficace fu l'adozione dell'agitatore: il principio era quello di '''forzare''' la soluzione detergente attraverso le fibre dei tessuti e non di agire '''meccanicamente''' su questi. Sviluppata in America, questa tecnologia è sostanzialmente ancora oggi praticamente la più diffusa nel mondo. Negli anni '20 ci fu qualche tentativo di adottare nuove tecnologie di lavaggio, con la comparsa delle lavatrici a cestello (ad asse orizzontale) specialmente per le applicazioni industriali, ma i modelli ad agitatore si imposer più rapidamente sul mercato, e furono via via dotati di ulteriori funzionalità: resistenze per il riscaldamento dell'acqua, mangani a rulli per la strizzatura della biancheria. Lo sviluppo di questo modello vide la realizzazione delle cosiddette "twin tub", cioè delle lavatrici a due vasche: una, con agitatore, nella quale si effettuava il lavaggio dei panni, l'altra, con [[cestello]] ad asse verticale, dove i panni venivano risciacquati e strizzati per centrifugazione; questo modello è tuttora piuttosto diffuso, soprattutto nei paesi asiatici e africani. Il modello con vasca unica e cestello ad asse orizzontale, tipicamente europeo, non ha invece riscontrato grande successo negli USA, anche se ci sono aziende (Bendix, Westinghouse, Whirlpool) che hanno realizzato numerosi modelli di questo tipo.
 
Dopo la [[seconda Guerra Mondiale]], lo slancio industriale che caratterizzò soprattutto l'Europa occidentale vide nascere nuove esigenze e desiderio di benessere: a livello domestico (anche per il ruolo della donna che stava considerevolmente cambiando, soprattutto in Italia) le industrie elettromeccaniche iniziarono una fervida attività di ricerca e produzione di lavatrici. La Germania, che già prima della guerra aveva iniziato la produzione di lavatrici, riprese continuando sulla scia della tecnologia inizialmente adottata, che vedeva una decisa scelta per i modelli a cestello ad asse orizzontale. le lavatrici tedesche, anche prodotte dopo la guerra, erano però caratterizzate da notevoli problemi statici, poiché prive di sospensioni (la vasca era solidale con la scocca della macchina) che ne rendevano piuttosto complicata l'installazione: dovevano infatti essere fissate al pavimento. Erano però le macchine più evolute esistenti, dotate già di automatismi (timer, pressostato) che ne consentivano il funzionamento in maniera pressoché autonoma. In Italia, invece, si adottò inizialmente il modello americano, con agitatore ad una vasca e mangano per la strizzatura (Candy modello 50, prodotta nel 1947), poi il modello classico a due vasche, semi-automatico (Candy bi-matic, prodotta nel 1957, Rex-Zanussi mod. 250, prodotta alla fine degli anni '50) e, con l'adozione anche in Italia dei timer, finalmente i modelli automatici (Candy Automatic, 1959, Rex-Zanussi modello 260 etc.) ulteriormente evoluti nelle superautomatiche a seguito dell'adozione delle vaschette per il detersivo separate (per pre-lavaggio, lavaggio, additivi di risciacquo). Le lavatrici hanno raggiunto la maturità di prodotto e la ricerca, negli anni successivi, si è concentrata sull'[[efficienza energetica]] (riduzione consumo di acqua ed energia elettrica) e sul rispetto dell'ambiente (riduzione dell'utilizzo di detersivo). Si deve osservare come l'evoluzione della lavatrice sia segnata, negli ultimi anni, da due fattori importanti:
1. l'orientamento prevalente verso l'utilizzo di tessuti misti o interamente sintetici, colorati, che "si sporcano meno" e "si lavano più facilmente" ha comportato la necessità di sviluppare programmi di lavaggio sempre più a medie-basse temperature e la pressoché totale abolizione del "prelavaggio";
 
2. i detersivi, sempre più efficaci, contribuiscono decisamente alla riduzione dei tempi e dell'azione di lavaggio.
* '''1.''' - l'orientamento prevalente verso l'utilizzo di tessuti misti o interamente sintetici, colorati, che "si sporcano meno" e "si lavano più facilmente" ha comportato la necessità di sviluppare programmi di lavaggio sempre più a medie-basse temperature e la pressoché totale abolizione del "prelavaggio";
 
* '''2.''' - i detersivi, sempre più efficaci, contribuiscono decisamente alla riduzione dei tempi e dell'azione di lavaggio.
 
==Le lavatrici moderne==
[[Immagine:Waschvollautomat Constructa 1950er.jpg|200px|right|thumb|Una lavatrice Constructa degli anni cinquanta]]
Tra tutti gli [[elettrodomestico|elettrodomestici]] moderni, la lavatrice è quello che ha maggiormente cambiato il modo di vita di tutti i giorni, dal momento che prima della sua diffusione il lavaggio degli indumenti assorbiva una grande quantità di tempo e di energia, soprattutto da parte delle donne. Per questo la lavatrice viene considerata un elemento importante nella storia dell'emancipazione femminile. (Sul ruolo sociale della lavatrice, v. Asquer 2007)
[[Immagine:Genova-quartiere_delle_Lavatrici-3.jpg|thumb|centerleft|500px400px|<center>'''Abitare in una lavatrice''' - La caratteristica struttura ''ad [[oblò]]'', tipica del diffuso elettrodomestico, che contraddistingue in maniera inconfondibile i balconi di un complesso edilizio situato sulla collina sovrastante l'[[autostrada dei Fiori]] in corrispondenza del quartiere di [[Pegli (quartiere di Genova)|Pegli]], alla periferia occidentale di [[Genova]], ha fatto guadagnare ad esso il nome di ''[[Prà|complesso delle Lavatrici]]''; un nucleo residenziale popolare molto discusso fino dalla sua edificazione a causa di alcuni difetti strutturali che ne hanno reso da subito precaria l'abitabilità.</center>]]
 
La prima lavatrice elettrica fu lanciata negli Stati Uniti nel 1907. Attualmente esistono due tipologie di lavatrici:
*A carica dall'alto, nelle quali lo sportello di carico è posto sulla parte superiore della macchina. Solitamente sono di dimensioni minori rispetto alle lavatrici a carica anteriore e vengono semplificate le operazioni di carico e scarico della macchina.
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A partire dal maggio [[1999]], su tutte le lavatrici deve essere apposta l'etichetta di [[Classe di consumo energetico|"efficienza energetica"]] che suddivide le macchine in classi di efficienza energetica a seconda di una serie di parametri verificati in un ciclo di lavaggio di cotone a 60°. Le classi sono contraddistinte da lettere, alla classe A corrisponde la valutazione migliore.
I progressi nel campo della tecnologia hanno permesso recentemente di raggiungere macchine che sono state classificate nella classe A+ e A++.
 
== Curiosità ==
{{curiosità}}
[[Immagine:Genova-quartiere_delle_Lavatrici-3.jpg|thumb|center|500px|<center>'''Abitare in una lavatrice''' - La caratteristica struttura ''ad [[oblò]]'', tipica del diffuso elettrodomestico, che contraddistingue in maniera inconfondibile i balconi di un complesso edilizio situato sulla collina sovrastante l'[[autostrada dei Fiori]] in corrispondenza del quartiere di [[Pegli (quartiere di Genova)|Pegli]], alla periferia occidentale di [[Genova]], ha fatto guadagnare ad esso il nome di ''[[Prà|complesso delle Lavatrici]]''; un nucleo residenziale popolare molto discusso fino dalla sua edificazione a causa di alcuni difetti strutturali che ne hanno reso da subito precaria l'abitabilità.</center>]]
 
==Bibliografia==