Luciano Virgili: differenze tra le versioni

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Negli [[anni 1950|anni Cinquanta]], attraverso i [[microfono|microfoni]] della [[radio (mass media)|radio]], assieme a [[Luciano Tajoli]], [[Giorgio Consolini]], [[Achille Togliani]], [[Claudio Villa]] e [[Narciso Parigi]] diviene uno dei cantanti più popolari e richiesti.
 
Nel [[1951]] lancia la [[canzone]] ''Addio sogni di gloria'' del Maestromaestro [[Carlo Innocenzi]] che diventerà un successo mondiale, tanto che nel [[1955]] il [[regista]] [[Giuseppe Vari]] ne girerà l'[[Addio sogni di gloria|omonimo film]] e nel [[1959]] verrà cantata in [[lingua spagnola|spagnolo]] dal tenore lirico [[Alfredo Kraus]] nel [[film]] ''[[El Vagabundo y la Estrella]]''.
 
La particolarità di Luciano Virgili in quel periodo sarà quella di riprendere i classici della canzone italiana e reinterpretarli con grande espressione, sobrietà d'intenti ed accompagnato da grandi [[orchestra|orchestre]] sinfoniche dirette dai maestri Dino Olivieri e [[Gian Mario Guarino]]. Canterà le canzoni ''Signorinella'', ''Fili d'oro'', ''Come pioveva'', ''Vipera'', ''Tornerai'', ''Signora fortuna'', ''Ladra capinera'' e ''Non dimenticar le mie parole''.
 
Nel [[1957]] partecipa al [[Festival della canzone italiana|Festival di Sanremo]] con le canzoni ''Finalmente'', ''A poco a poco'', ''Il mio cielo'' e ''Venezia mia'', che nella serata dedicata agli autori indipendenti si classifica al secondo posto; nello stesso anno vince la [[Piedigrotta]] con la canzone ''Tu ce l'hai la mamma''.
 
Nel [[1958]] partecipa al [[Festival di Napoli]] con le canzoni ''Maistrale'' e ''Sincerità'' e l'anno successivo ritorna al [[Festival musicale|Festival]] presentando il brano ''Si' tu''.
 
In questo periodo Virgili incide alcuni 33 giri fondamentali nella sua carriera discografica: ''Celebri Melodie'' con l'Orchestraorchestra diretta da [[Pino Calvi]] cantando melodie classiche di [[Francesco Paolo Tosti|Tosti]], [[Luigi Denza|Denza]], [[Stanislao Gastaldon|Gastaldon]] e [[Franz Schubert|Schubert]], un album di arie di [[operetta]] e vari duetti col [[soprano]] [[Gianna Galli]] accompagnati dall'Orchestraorchestra del Maestromaestro Guarino eed un disco con musiche di [[Pietro Mascagni|Mascagni]], [[Ruggero Leoncavallo|Leoncavallo]], [[Gioachino Rossini|Rossini]], [[Christoph Willibald Gluck|Gluck]] e [[Frédéric Chopin|Chopin]] curato dal Maestromaestro [[Angelo Giacomazzi]].
 
Nel [[1960]] vince la grolla d'oro al [[Festival di Saint-Vincent]] e si piazza al terzo posto con la canzone ''Segretamente'' al Festival di Napoli, accompagnato dal Complessocomplesso di [[Marino Marini (cantante)|Marino Marini]].
 
Nel [[1961]] partecipa a ''[[Canzonissima]]'' e si classifica al secondo posto con la canzone ''Tempesta'',; nello stesso anno viene invitato all'unica edizione del [[Giugno Napoletano]] ed arriva terzo con ''T'è pigliato 'o sole'' ripetuta da [[Sergio Bruni]] e qualche mese dopo ritorna al Festival di Napoli presentando ''Sole, sole d'oro'' ed '''E ddoie Lucie'' che entreranno entrambe in finale. Sempre in quello stesso anno partecipa alla gara canora [[Canzoni per l'Europa]] cantando ''Un colpo di pennello sei'' e ''Finestra accesa'' e, con questala canzonequale vince il primo premio.
 
Nel [[1962]] ritorna a [[Saint-Vincent (AO)|Saint-Vincent]] per Canzoni per l'Europa presentando ''Alla luce del sole'' di [[Cesare Andrea Bixio|Bixio]] e compie una fortunatissima [[tournée]] americana che si concluderà alla [[Carnegie Hall]] di [[New York]], dove interpreta tutti i suoi maggiori successi personali assieme ai classici della canzone melodica ed ai recenti successi festivalieri napoletani e sanremesi, tra cuii quali la famosa ''Io sono il vento'', che nella versione di Virgili amplifica il successo italiano.
 
Nel [[1964]] e nel [[1965]] partecipa ancora al Festival di Napoli con le canzoni ''Aspettame'' ed ''E te lassaie'', dopodiché prende parte a varie [[tournée]] tra cui l'[[Olympia (teatro)|Olympia]] di [[Parigi]], ritorna in [[Stati Uniti d'America|America]] con la sua famiglia e vi resta fino al [[1971]], divenendo, subito dopo [[Carlo Buti]], l'idolo più amato degli emigrati italiani d'America.
 
In seguito, colpito da un grave [[esaurimento nervoso]] con [[depressione (malattia)|depressione]], si ritira dalle scene.