Control Data Corporation: differenze tra le versioni
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Intanto nel laboratorio di Chippewa, Seymour Cray, Jim Thornton e Dean Roush con un team di 34 ingegneri (loro compresi) avevano continuato lo sviluppo della nuova architettura. Nel 1964 venne presentato il [[CDC 6600]], un sistema talmente potente da essere dieci volte più rapido della concorrenza. Il 6600 aveva una CPU con molteplici unità funzionali asincrone e aveva 10 processori per l'I/O che gestivano le comunicazione esterna, il controllo dei lettori magnetici e delle schede perforate, permettendo al processore di preoccuparsi solamente dell'elaborazione dei dati. Utilizzando un compilatore scritto appositamente si potevano ottenere 0.5 [[megaflops]] mentre con del codice assembly opportunamente ottimizzato si arrivava a 1 megaflop. Una versione più lenta chiamata [[CDC 6400]] venne presentata e in seguito venne rilasciato il [[CDC 6500]] una versione biprocessore del CDC 6400. Cray inizio lo sviluppo di una linea più rapida di sistemi che venne chiamata 6800.
Poco dopo la presentazione del 6600 l'IBM si rese conto della presenza della CDC sul mercato. In quel periodo [[Thomas J. Watson, Jr.]] CEO IBM chiese "Come può questa compagnia di solo 34 persone - compresi i fondatori - batterci dato che abbiamo migliaia si dipendenti?" Cray rispose "Tu hai risposto alla tua domanda". Nel [[1965]] IBM avviò un progetto per sviluppare un sistema più rapido del 6600 e lo chiamò [[ACS-1|ACS]]. Duecento persone furono riunite sulla costa ovest degli Stati Uniti per sviluppare il progetto. Venne replicata l'idea di un laboratorio separato come quello di Cray per permettere agli ingegneri di lavorare con tranquillità. Il progetto produsse un'interessante architettura che purtroppo non era compatibile con la serie [[IBM System/360|
Dopo poco l'IBM annunciò che a breve sarebbe stato disponibile una versione della linea System/360 veloce quanto il 6600, questa macchina venne chiamata Modello 92. Il modello 92 in realtà non esisteva, IBM mise in giro la voce per bloccare le vendite del 6600. Norris fiutò l'inganno e l'anno successivo si rivolse all'[[antitrust]] per concorrenza sleale. IBM fu condannata a pagare 600 milioni di dollari e dovette dismettere la Service Bureau Corporation, una sussidiaria IBM che svolgeva elaborazioni elettroniche per altre società.
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