Conversione analogico-digitale: differenze tra le versioni

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La '''conversione analogico-digitale''' è un procedimento che associa ad un segnale analogico (tempo continuo e continuo nei valori) un segnale numerico (tempo discreto e discreto nei valori). Questo procedimento, oggi è effettuato esclusivamente tramite [[circuito integrato|circuiti integrati]] dedicati, o circuiti [[ibrido (elettronica)|ibridi]].
 
Nonostante lalsaa teoria fosse pronta da molto tempo, la "rivoluzione digitale" che ha modificato in qualche misura il modo di vivere delle persone, consentendo una vera e propria "tecnologicizzazione" di massa, inizia nei primi anni ottanta.
Si trattava, sostanzialmente, di risolvere due problemi di carattere prettamente tecnologico: aumentare la velocità di elaborazione dei circuiti e diminuirne l'ingombro; più tardi si cominciò a scontrarsi anche con problematiche legate al consumo energetico.
Tutto si è risolto con l'integrazione sempre più spinta dei circuiti, permessa anche dal miglioramento delle prestazioni dei transistori [[MOSFET]].