Arco dei Peruzzi: differenze tra le versioni
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La piazza era anticamente detta "corte dei Peruzzi", perché tutti gli edifici che vi si affacciavano appartenevano alla ricca famiglia di banchieri (la [[torre dei Peruzzi]], il [[palazzo Peruzzi|palazzo]] e un loggia distrutta nel [[1772]]).
L'arco in particolare era sia una sorta di accesso monumentale, che un ponte areo che collegava due palazzi. Secondo [[Giorgio Vasari]], [[Paolo Uccello]] aveva affrescato il lato interno di questo arco con triangoli posti in prospettiva e quattro animali agli angoli, ciascuno simboleggiante un elemento naturale: una [[talpa]] per la terra, un [[pesce]] per l'acqua, una [[salamandra]] per il fuoco e un [[camaleonte]] per l'aria, data la su capacità di assumere qualsiasi colore. Però Paolo Uccello non aveva mai visto tale animale e nel dipingerlo si risolse a fare un [[cammello]] a bocca aperta che si riempie i polmoni d'"aria".
Delle pitture oggi non esiste più traccia. L'arco è leggermente ribassato, con blocchi in soldio bugnato rustico, con uno stemma sulla [[chiave di volta]]. I [[piedritti]] sono assorbiti nella muratura dei due palazzi ai lati.
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