Trachite: differenze tra le versioni
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Se considerata come roccia lavorabile per prodotti dell'[[edilizia]] e dell'[[arredo urbano]], essa è presente in molti luoghi in Italia: da citare la [[Sardegna]] e, soprattutto, la zona dei [[Colli Euganei]] in provincia di [[Padova]].
== La Trachite
La
Sono presenti fondamentalmente due colorazioni: grigia e "gialla" (in realtà si tratta di un marrone con venature). Attualmente dalla ''Cava Buso'' del paese di [[Cervarese Santa Croce|Montemerlo]] è estratta la Trachite Grigia, mentre dalle cave del paese di [[Zovon]] è estratta la Trachite Zovonite
=== La Trachite Grigia di Montemerlo ===▼
Per le sue notevoli doti di resistenza meccanica, di lavorabilità e, soprattutto, per la sua caratteristica antiscivolo, la trachite di Montemerlo fu estratta ed usata come pietra da pavimentazione stradale fin dall'epoca romana, come dimostrano tutti gli scavi ed i reperti in città romane da [[Adria]] fino ad [[Altinum|Altino]] e fino alle campagne veronesi (e pure le antiche discariche presso la cava). Conosciuta allora con il nome di "silix", nel [[Medioevo]] fu utilizzata per cinte murarie, castelli, monasteri... (e, ad esempio, per le [[cinta muraria di Padova|mura che circondano Padova]]), mentre durante la [[Repubblica Veneta]] fu detta prevalentemente "Masegna" ed usata soprattutto per i tipici lastricati veneziani (il banco di prova più severo per le sue qualità tecniche); infine dopo il 1800 assunse commercialmente (e geologicamente) il nome di "Trachite".▼
▲La "Trachite Euganea" è una roccia di natura effusiva, caratteristico ed originale fenomeno geologico, che costituisce il complesso dei "Colli Euganei" nella provincia di Padova a poca distanza da [[Venezia]].
La "trachite" ha sempre attratto l'uomo per la sua versatilità d'impiego e per la sicurezza delle costruzioni con essa relalizzate, fu estratta e lavorata sin da tempi antichissimi. I reperti archeologici nelle zone termali di [[Abano Terme]] e [[Montegrotto Terme]] (PD), e delle città romaniche del Veneto, evidenziano l'impiego della "trachite" sin dai primi insediamentidei Paleoveneti nel primo millennio a. C., periodo Atestino.▼
La trachite fu usata in passato, e lo è ancora tutt'oggi, prevalentemente per lastricati stradali, marciapiedi e bordature degli stessi. In tempi più recenti, grazie alle sue caratteristiche cromatiche ed alla possibilità di essere tagliata in lastre sottili e lucidata, si è resa adatta anche a scopi di rivestimento e di abbellimento di edifici, sia per esterni che per interni (scale e pavimenti).▼
====Estrazione della Trachite a Montemerlo====▼
L'odierna coltivazione procede "a fossa" e l'attuale piazzale di cava si trova ad una decina di metri al di sotto del piano di campagna. I fenomeni di fessurazione caratterizzano il fronte di cava e si vengono così ad identificare grossi prismi a sezione quadrilatera, la cui naturale e debole pendenza viene sfruttata nella prima fase di coltivazione con l'ausilio di piccole cariche esplosive. La successiva fase di lavorazione, attuata sempre in posto, consiste nel ridurre i grossi massi più o meno informi in blocchi squadrati. Tale operazione, facilitata dalla proprietà della trachite di tagliarsi lungo piani rettilinei ed uniformi, viene effettuata mediante semplice battitura di puntelli metallici lungo le direzioni desiderate. I blocchi squadrati passano poi in laboratorio dove vengono ridotti alle forme e dimensioni volute tramite seghe a disco e frese diamantate.▼
=== La Trachite Zovonite ===
▲'''CENNI STORICI.''' La "trachite" ha sempre attratto l'uomo per la sua versatilità d'impiego e per la sicurezza delle costruzioni con essa relalizzate, fu estratta e lavorata sin da tempi antichissimi. I reperti archeologici nelle zone termali di [[Abano Terme]] e [[Montegrotto Terme]] (PD), e delle città romaniche del Veneto, evidenziano l'impiego della "trachite" sin dai primi insediamentidei Paleoveneti nel primo millennio a. C., periodo Atestino.
Tralasciando le cave coltivate in epoca antica, è indubbio che l'attività estrattiva della "trachite" si concentrò a partire da V-VI secolo da parte dei Bizzantini, e nell'età medievale, in particolar modo sull'avamposto collinare di [[Monselice]] (PD), "mons elicis" (monte delle selici, tanto che Ezzelino da Romano nel XIII secolo eresse un Castello merlato e fortificato da mura, sul "Colle della Rocca", e successivamente ampliato dai Carraresi attorno al 1330. La "trachite" diventò ben presto materiale insostituibile per le costruzioni di edifici, strade, e mura di fortificazione alle città (v. [[mura di Padova]]).
Nota con il nome di "Silix" (silice), sotto la Repubblica Veneta, fu prevalentemente chiamata "Masegna" dai "Masegni o Selici", le caratteristiche pavimentazioni di Venezia (v. [[Piazza S. Marco]]), solo dopo il 1800 assunse commercialmente il nome di "TRACHITE".
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'''NOTIZIE GEOLOGICHE.'''
Trachite è una parola che trae origine dal greco "Trachys" che significa "dalla superficie scabra, ruvida", è infatti la denominazione di una roccia effusiva neovulcanica a struttura porfirica, vitrofirica o olocristallina, di colore chiaro nelle varietà cristalline, scuro nelle vetrose, spesso vacuolare o finemente porosa e perciò ruvida. Costituita da feldspati, silicati presenti nelle rocce, ai quali si associano subordinatamente ciche, filosilicati del tipo a tre strati, pirosseni, minerale ferro-magnesiaco e anfiboli. La lava risale dal camino vulcanico, si insinua tra due strati di rocce sedimentarie "scollandosi" ed iniettandosi tra di essi, durante questa fase lo strato superiore, sollevato, a volte si è lacerato con fuoriuscita della lava stessa. In ogni caso il rigonfiamento così formatosi, costituisce alcune delle attuali Colline Euganee dalla struttura geomorfologica che va sotto il nome di "Laccolite". Il raffreddamento di questa grande massa lavica, originatasi in condizioni pseudo intrusive, fu relativamente lento se consideriamo che la "trachite" è una roccia effusiva. Questa condizione di raffreddamento ha avuto due princilali conseguenze: una cristallizzazione marcata della "pasta lavica" ed il formarsi di giunti di raffreddamento che hanno dato luogo alle famose "colonne trachitiche". Capita assai spesso di osservare, nello stesso blocco, un netto passaggio dal grigio al marrone-rossiccio che corrisponde alla linea di avanzamento dell'ossidazione dei minerali di ferro. Questo contrasto tra diverse morfologie, fa si che i Colli Euganei siano una regione unica nel suo genere, con rilevanza geologica e mercantile dell'area di affioramento delle "Trachiti".
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'''Pavimentazioni di "Salizzoni o Macigni"'''. È la caratteristica pavimentazione di Venezia, eseguita con sistemi tradizionali, utilizzando masselli di pietra di forma rettangolare, dello spessore medio di circa 8-15 cm e delle dimensioni di cm 70x35, o con larghezze fisse di cm. 30-35-40 con lunghezze a correre, il piano inferiore a spacco di cava con la cosiddetta "culatta". La rifilatura perimetrale avviene ancora oggi a mano con uno speciale scalpello detto "giandino", e il piano di calpestio è lavorato alla bocciarda.
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Da un anno è stato scoperto e coltivato
▲I Colli Euganei, complesso collinare in provincia di Padova, sono costituiti per la maggior parte di Trachite: il magma, in epoche geologiche antiche, premette verso l'alto ma non poté bucare la [[Pianura Padana]], bensì solamente spingere verso l'alto lo strato superficiale di sedimenti (da qui la classica forma tondeggiante dei colli).<br />
▲Sono presenti fondamentalmente due colorazioni: grigia e "gialla" (in realtà si tratta di un marrone con venature). Attualmente dalla ''Cava Buso'' del paese di [[Cervarese Santa Croce|Montemerlo]] è estratta la Trachite Grigia, mentre dalle cave del paese di [[Zovon]] è estratta la Trachite Zovonite Gialla e Grigia.
▲=== La Trachite Grigia di Montemerlo ===
▲Per le sue notevoli doti di resistenza meccanica, di lavorabilità e, soprattutto, per la sua caratteristica antiscivolo, la trachite di Montemerlo fu estratta ed usata come pietra da pavimentazione stradale fin dall'epoca romana, come dimostrano tutti gli scavi ed i reperti in città romane da [[Adria]] fino ad [[Altinum|Altino]] e fino alle campagne veronesi (e pure le antiche discariche presso la cava). Conosciuta allora con il nome di "silix", nel [[Medioevo]] fu utilizzata per cinte murarie, castelli, monasteri... (e, ad esempio, per le [[cinta muraria di Padova|mura che circondano Padova]]), mentre durante la [[Repubblica Veneta]] fu detta prevalentemente "Masegna" ed usata soprattutto per i tipici lastricati veneziani (il banco di prova più severo per le sue qualità tecniche); infine dopo il 1800 assunse commercialmente (e geologicamente) il nome di "Trachite".
▲La trachite fu usata in passato, e lo è ancora tutt'oggi, prevalentemente per lastricati stradali, marciapiedi e bordature degli stessi. In tempi più recenti, grazie alle sue caratteristiche cromatiche ed alla possibilità di essere tagliata in lastre sottili e lucidata, si è resa adatta anche a scopi di rivestimento e di abbellimento di edifici, sia per esterni che per interni (scale e pavimenti).
▲====Estrazione della Trachite a Montemerlo====
▲L'odierna coltivazione procede "a fossa" e l'attuale piazzale di cava si trova ad una decina di metri al di sotto del piano di campagna. I fenomeni di fessurazione caratterizzano il fronte di cava e si vengono così ad identificare grossi prismi a sezione quadrilatera, la cui naturale e debole pendenza viene sfruttata nella prima fase di coltivazione con l'ausilio di piccole cariche esplosive. La successiva fase di lavorazione, attuata sempre in posto, consiste nel ridurre i grossi massi più o meno informi in blocchi squadrati. Tale operazione, facilitata dalla proprietà della trachite di tagliarsi lungo piani rettilinei ed uniformi, viene effettuata mediante semplice battitura di puntelli metallici lungo le direzioni desiderate. I blocchi squadrati passano poi in laboratorio dove vengono ridotti alle forme e dimensioni volute tramite seghe a disco e frese diamantate.
▲Da un anno è stato scoperto e coltivato un giacimento in Romania nella regione Caras Severin nel Comune di Prigor una trachite grigia {{citazione necessaria|certificata con rapporto di prova n.000057/7/04 norma uni en 12670;2003}} in Italia come "trachite" di buona qualità e stato di conservazione.
==Voci collegate==
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