Muʿammar Gheddafi: differenze tra le versioni

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Insoddisfatto del governo guidato dal re [[Idris I]] perché giudicato da Gheddafi troppo servile dei confronti di [[U.S.A.]] e [[Francia]], il [[26 agosto]] guidò una rivolta contro il sovrano, che portò il [[1 settembre]] [[1969]] alla proclamazione della [[Repubblica]] capitanata da un Consiglio Rivoluzionario composto da 12 militari di tendenze progressiste. Gheddafi, che nel frattempo era stato nominato colonnello, si mise a capo del Consiglio instaurando una sorta di "regime personale" in [[Libia]].
 
Fece approvare dal Consiglio una nuova Costituzione da lui definita ''araba, libera e democratica''. In nome del suo [[nazionalismo arabo]], egli nazionalizzò la maggior parte delle proprietà petrolifere straniere, espulse la comunità italiana residente nel paese e chiuse le basi militari statunitensi e britanniche. La politica della prima parte del governo Gheddafi può essere definita come una "terza via" tra [[comunismo]] e [[capitalismo]] nella quale egli cercò di coniugare i principi del [[panarabismo]] a quelli della [[socialdemocrazia]]. Espose, in maniera più organica, i suoi principi politici e filosofici nel ''[[Libro verde]]'', pubblicato nel [[1976]]. Il titolo prendeva spunto dalladal cromaturacolore della bandiera libica, che infatti è completamente verde.
 
Tra le riforme effettuate da Gheddafi in questo periodo, ricordiamo l'innalzamente del salario minimo, la possibilità data agli operai di partecipare alla gestione della loro azienda, la soppressione dell'[[alcool]], la chiusura dei locali notturni, la restaurazione della [[Sharia]], la legge sacra che deriva direttamente dal [[Corano]]. Inoltre, per cercare di ridurre al minimo le spese, egli rifiutò inizialmente il lusso, dormendo sempre in una base militare di [[Tripoli]].