Bruno Boni: differenze tra le versioni
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|Epoca = 1900
|Nazionalità = italiano
}} Tra i fondatori della [[Democrazia Cristiana]], è stato vicesindaco di Brescia dal [[1946]] al [[1948]] e Sindaco di Brescia per circa trent'anni, dal [[1948]] al [[1975]] e poi Presidente della Provincia della stessa città dal [[1975]] al [[1985]]. Concluse la propria carriera politica come Presidente della Camera di Commercio di Brescia. Nel 1993 è nominato vicepresidente della [[Società Autostrade Brescia-Padova]].
Tra il [[1943]] e il [[1945]] partecipa alle riunioni del [[Comitato di Liberazione Nazionale]] clandestino con [[Pietro Bulloni]] e [[Leonzio Foresti]]. Sorvegliato dalla Polizia della [[RSI]] è arrestato nel settembre del [[1944]] e detenuto per alcuni mesi nel carcere di [[Canton Mombello]] a Brescia. Segretario provinciale della Dc di Brescia dal [[1947]] al [[1951]] e dal [[1954]] al [[1963]].
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== Piazza Bruno Boni ==
Nel 1998 l'amministrazione comunale ha dedicato al sindaco che dal 1948 al 1975 ha governato la città, una piazza, che oggi ospita la sede del [[Rettorato]] dell'[[Università degli Studi di Brescia]].
La piazza è' circondata da un grande antico isolato, recentemente ristrutturato, che si estende dall’edificio porticato un tempo appartenente al secolare albergo Gambero (con ingresso sull'odierno corso [[Zanardelli]] dal XV secolo fino alla fine degli [[anni '60]]) a quello del Teatro Sociale (verso via [[Felice Cavallotti]]). Ad ovest si affaccia il settecentesco palazzo [[Bettoni Cazzago]] che si apriva verso il giardino interno oggi sostituito dalla piazza limitata a sud dai resti medioevali della chiesa conventuale della Maddalena.
== Bibliografia ==
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