Monte Colombo: differenze tra le versioni
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Dall'anno [[2007]], il capoluogo si caratterizza rispetto ai centri limitrofi, per l'avere ben due piazze, Piazza Malatesta e Piazza [[San Martino di Tours]].<br/>
Monte Colombo vanta la presenza nel suo territorio di aziende di eccellenza nel campo della ristorazione, ed una consolidata tradizione eno-gastronomica, con prodotti locali tipici e di qualità.
==Evoluzione demografica==
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==Storia==
===Romani===
Il territorio di Monte Colombo presenta tracce di insediamenti romani sin dall'età [[Repubblica romana|repubblicana]].
Dal II secolo avanti Cristo, vennero infatti costruite ville rurali, non lontane dal corso del fiume [[Conca (fiume)|Conca]], allora chiamato ''Crustumium'', dotate di pertinenze funzionali all'attività agricola.
Gli insediamenti sul territorio risultarono urbanisticamente sparsi anche nel periodo [[Impero bizantino|bizantino]].
===Medioevo===
Solo durante le invasioni degli [[Storia dell'Ungheria|ungheri]], dal IX secolo dopo Cristo, inizio il fenomeno dell'incastellamento a scopo difensivo.
Gli insediamenti urbani iniziarono a concentrarsi sulle alture, difese da castelli dapprima costruiti in legno, poi in laterizio.
===Casata Malatesta===
Durante il dominio dei [[Malatesta]], Monte Colombo contava diverse fortificazioni: la rocca di Monte Colombo, che era la principale, la torre difensiva di Croce, la fortificazione di Ca'Castellano, posta a valle del castello di Monte Colombo, una torre di avvistamento a monte di tale castello, per monitorare la situazione nella vicina Montescudo.
Solo alla fine del 1400 venne invece costruito il castello di San Savino, in effetti un borgo rurale fortificato, perché dotate di basse mura e piccole torri, a differenza del castello di Monte Colombo.
Questo era caratterizzato dalla presenza di molte torri, probabilmente sei, di cui tre a difesa del doppio sistema di entrata.
Una è la torre circolare ancora visibile, che era più alta e meno tozza di adesso.
Altra si trovava nel punto in cui è stata elevata la torre civica del Municipio.
Altra era a lato di questa verso valle.
Due torri difendevano il lato nord del castello.
Una, infine, era posta a difesa del lato rivolto verso monte, che si doveva caratterizzare per la presenza di un muro piò corto degli altri.
Dunque il castello non aveva forma regolare, era più grande nella parte verso valle, era più possente di quanto ora non possa sembrare.
===Dopo il 1500===
Monte Colombo, nel 1500, passò sotto il dominio di [[Cesare Borgia]].
Nel 1503 passò alla giurisdizione della [[Repubblica di Venezia]], per poi tornare sotto l'amministrazione pontificia tra il 1509 ed il 1510.
Durante il periodo [[Napoleone Bonaparte|napoleonico]], Monte Colombo conobbe l'introduzione del laicismo rivoluzionario francese, con lo scioglimento di confraternite, o l'obbligo di porle sotto la presidenza di laici.
Tornato sotto lo stato pontificio, il Comune fu oggetto di modifiche alla sua estensione territoriale, prima amministrando enclave non contigue, come Albereto e Montetauro, poi vedendosi annettere Croce e San Savino, quindi ampliando la propria giurisdizione nella zona lungo il fiume Conca.
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Monte Colombo offre ai turisti le seguenti, notevoli bellezze storiche ed architettoniche:
Castello malatestiano del capoluogo ed annesso borgo Fu edificato dalla famiglia [[Malatesta]]. Nel corso delle tante battaglie tra Malatesta e [[Montefeltro]], [[Guelfi]] e [[Ghibellini]], Malatesta e [[Stato pontificio]], vi fu imprigionato [[Malatestino Dallocchio]]. La data di tale prigionia è ragionevolmente quella del [[1209]].<br/>
Il castello, come è dimostrato storicamente, fu oggetto di 5 assedi, di cui uno soltanto sventato. Non sempre la fortificazione è stata sede di una guarnigione militare permanente. Ciò si verificava quando la vicina [[Montescudo]] sfuggiva al controllo dei Malatesta (è stata a lungo feudo dei Conti Guidi di [[Bagno di Romagna]]).
Il complesso è stato oggetto di numerosi interventi di restauro nel corso degli ultimi 300 anni, a causa della scarsa solidità della selce fluviale, utilizzata per la realizzazione delle mura. Gli ultimi restauri sono stati effettuati tra il 2002 ed il 2007, su iniziativa dei Sindaci Fiorini e Tordi.
In realtà è un borgo rurale fortificato risalente alla fine del 1400, quando il declino dei Malatesta era ormai definitivo. Vide subito il turbolento pediodo dell'ascesa e repentino declino di [[Cesare Borgia]], l'occupazione della [[Repubblica di Venezia]], il ritorno dello Stato pontificio.
Era posto vicino alla Pieve di [[San Savino]], l'antica e ormai scomparsa chiesa del Paese, che prima dell'epoca dei vicariati era la principale di tutto il territorio circostante, [[Coriano]] e Monte Scudo compresi. Ciò a partire dal 700 dopo Cristo, e sino al 1700.
Il castello ha subito un intervento di radicale restauro delle mura perimetrali, su inziativa dell'allora Sindaco Eugenio Fiorini.
Antico Lavatoio di Monte Colombo Il lavatoio è costruito secondo il metodo architettonico dei trabocchi, in uso sin dal [[medioevo]]. Esso prevede la realizzazione di vasche di altezza decrescente in cui scorre l'acqua, che poi si disperde nell'ambiente. È situato tra la Villa del castello, il Borgo e Ca'Mini.
La sua origine non è precisamente individuabile, sebbene già dal [[1750]] gli Atti comunali lo citino, come esistente "da tempo immemorabile".
Ha subito numerosi restauri, data l'importanza che rivestiva per l'approvvigionamento idrico. Gli ultimi tra il [[1904]] ed il [[1949]], quando venne introdotto in maniera diffusa l'acquedotto pubblico, che lo rese anacronistico. Gli ultimi interventi sono stati compiuti tra il 2002 ed il 2006, ad opera dell'Assessore poi Sindaco Simone Tordi.
Strada lastricata di accesso al Lavatoio di Monte Colombo (XVI secolo), denominata È forse il reperto storico meglio conservato di tutto Monte Colombo. Di origine antichissima e probabilmente medioevale, venne ricoperta da uno spesso manto di terra, e dimenticato.
Analizzando il Catasto di Serafino Calindri e quello pontificio, è stato possibile stimare la sua posizione e riportarla alla luce. È stata recuperata su iniziativa dell'allora Assessore ai lavori pubblici Simone Tordi, poi Sindaco.
Anno 1874. Recuperato su iniziativa dell'allora Sindaco Eugenio Fiorini.
===Antico Ponte sul Rio Calamino===
In località Taverna, XVIII secolo.
Riportato alla luce in via incidentale nel corso del restauro dell'Antico lavatoio di Taverna, e parzialmente recuperato a cura degli allora Assessori Mauro Massari e Simone Tordi.
===Chiesa di San Martino di Tours===
È stata costruita dalla comunità montecolombese nel 1783 a seguito del Decreto emesso dall'allora [[Vescovo di Rimini]] Monsignor Ferretti. Venne ultimata nel 1784.
È stata oggetto di gravi danneggiamenti nel corso della [[seconda guerra mondiale]]. Tra il 2005 ed il 2007 è stata oggetto di una intensa attività di restauro, a cura dei parrocchiani di Monte Colombo e della Associazione Turistica Pro Loco.
Originario del XVI secolo, ristrutturato a fine 1800 In origine era l'antico cassero del castello, sede del capitano della guarnigione militare e signore del luogo. Già dal 1700 divenne proprietà della famiglia Contucci, originaria di Monte Colombo. Tale famiglia non ebbe più eredi maschi dalla fine del 1800, ma il suo nome venne conservato dai successori, a partire dall'ultimo genero, Veniero Orlandi, originario di [[Porto Recanati]] ed imparentato con [[Giacomo Leopardi]].
Il figlio di questi, Antonio, sposò la contessa emiliana Ginevra Dal Pero Bertini. Il nipote, Goffredo, noto avvocato di [[Roma]], aggiunse al cognome quello degli antenati montecolombesi.
Il palazzo di Monte Colombo presenta le attuali fattezze architettoniche dalla fine del 1800, essendo la sommatoria di più unità immobiliari. È l'edificio più grande del centro storico dopo quello che ospita la sede del Municipio.
Un'ala risale al XVIII secolo, il successivo ampliamento è di epoca fascista L'ala nuova, rivolta ad ovest, era un tempo una chiesa, dedicata a Santa Maria della Neve. Tale porzione di fabbricato ospitò poi una scuola, quindi una casa privata, indi divenne l'ampliamento del Municipio, tra il [[1920]] ed il [[1935]]. La facciata ovest del palazzo (quella principale) è costruita in stile architettonico razionalista.
A metà degli anni '30, vi tenne un pubblico discorso il [[Duce]] [[Benito Mussolini]].
È stata costruita nel 1864 dal Comune quasi in concomitanza con la riedificazione del campanile della Chiesa di San Martino di Tours ad opera della Parrocchia. Venne innalzata sul basamento di una torre diruta della rocca.
===Ca'Balducci===
Strada lastricata denominata Ca'Balducci.
Si tratta di una strada lastricata, in selce fluviale, forse contemporanea a quella vicina all'Antico Lavatoio di Monte Colombo.
Collega il Borgo del castello alla borgata di Ca'Balducci, più a vallle.
Probabilmente era il primo tratto di una strada storicamente più importante, che collegava il castello al torrente Conca.
È stata oggetto di restauro negli ultimi 5 anni, perché danneggiata.
Si tratta del nuovo oratorio (anno 1880). L'antico era posto sul versante della borgata rivolto verso Monte Colombo. Di esso non si hanno più informazioni storiche.
===Parco della rimembranza===
È il parco dedicato dal Comune ai caduti di tutte le guerre. Venne realizzato a partire dal 1923, per interessamento dell'allora podestà Domenico Forlani, e del segretario del Fascio di combattimento di Monte Colombo in carica, Teotimo Giulianelli. Ha una superfie di quasi 1.000 metri quadrati.
Oltre al significato simbolico che riveste, è anche un museo all'aperto di cimeli e reperti bellici, a partire da un cannone Skodaverte dell'esercito dell'[[Impero Austro-Ungarico]], immatricolato nel 1916. Questa caratteristica del Parco venne probabilmente ispirata dal sacrario di Re di Puglia, in [[Friuli]].
Il terreno su cui sorge era un tempo di proprietà della Parrocchia di Monte Colombo. Vi erano siti l'antica Chiesa di San Martino di Tours con relativa canonica, ed il cimitero cittadino prima dello spostamente presso la località "Le Canarecce" (vedi Matteo Del Monte - La Parrocchia di Monte Colombo-Descrizione e Cronistoria).
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È l'ultima delle grandi opere realizzate nel Comune. Ideata e progettata a livello preliminare tra il 1995 ed il 2000, è stata iniziata a seguito dell'esproprio di parte del terreno necessario alla sua realizzazione, nel 2001. Ha una superficie di quasi 4.000 metri quadrati, ed è dedicata a [[San Martino di Tours]], patrono del Comune, legionaro romano convertitosi al cristianesimo.
È stata oggetto di più stralci funzionali di lavori, ed ultimata nel 2007. Il tempo necessario a realizzarla completamente, dalla ideazione alla ultimazione (1995-2007), ne rivela l'imponenza ed il costo. La sua inaugurazione è avvenuta l'8 Luglio 2007, nel corso dello svolgimento della 41-esima edizione della
Al termine della cerimonia è stata mostrata per la prima volta la lapide in marmo di carrara posizionata all'interno della piazza, su un muro perimentrale dell'ex Asilo Infantile "Don Matteo Del Monte", che indica il nome della Piazza stessa ed il periodo intercorso tra progettazione e sua ultimazione
La Piazza rappresenta a pieno diritto uno dei nuovi simboli di Monte Colombo, un Paese dal contesto comunque ricchissimo di storia e tradizioni. La scelta di intitolarla al Santo patrono del Comune deriva dal suggerimento del progettista dell'opera, l'Architetto Mauro Landi di San Giovanni in Marignano. Essa, meglio di altre opzioni, ha consentito di ottenere un forte radicamento con il luogo, senza scontetare laici e religiosi. Inoltre, la denominazione rafforza il connotato di importanza che la Piazza riveste per Monte Colombo.
===Altri monumenti===
* Fontana di Taverna (anno 1869)
* Oratorio di Taverna (anno 1841)
* Edicola di Ca'Castellano (presumibilmente del XIX secolo)
* Parco botanico del castello di Monte Colombo (proprietà della famiglia Orlandi Contucci)
===Opere d'arte===
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* Tabernacolo in marmo del XV secolo, presso la Pieve di San Savino
* Lapide marmorea del 1935, in memoria dell'embargo contro l'Italia per la guerra d'Etiopia, presso l'ex Asilo Infantile "Don Matteo Del Monte"
*
* strada lastricata in selce fluviale denominata
* lapide in marmo recante la denominazione della nuova Piazza San Martino di Tours di Monte Colombo, inserita in una nicchia ricavata nel muro perimetrale dell'ex Asilo Infantile "Don Matteo Del Monte". L'opera mostra una rivisitazione artistica dello stemma comunale di Monte Colombo, oltre che della classica immagine di San Martino di Tours, che divide il proprio mantello con il povero. Il suo Autore è l'artista Umberto Corsucci.
* acquasantiera in marmo, presso la chiesa di San Martino di Tours di Monte Colombo, opera dello scultore Umberto Corsucci.
* immagine sacra in marmo, raffigurante i santi Carlo e Rocco, patroni del paese di Taverna cui è dedicato l'oratorio di via Matteotti, opera dello scultore Umberto Corsucci.
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Il Comune e l'Associazione Turistica Pro Loco hanno edito diverse pubblicazioni nel corso degli ultimi 10 anni. Ecco un elenco delle principali:
* "Monte Colombo 1944-I giorni della distruzione". Presentata nel 1994, descrive il passaggio del fronte militare nel Comune, durante l'assalto alla
* Nel 1997 è stata pubblicata "Vitæ Martini", biografia di San Martino di Tours, patrono della città. L'Autore è [[Sulpicio Severo]], storico vissuto durante il IV secolo d.C., primo discepolo del Vescovo di Tours. Il curatore e traduttore è stato Goffredo Orlandi Contucci, cittadino illustre di Monte Colombo, scomparso nel 1996.
* Nel 2001 è avvenuta la pubblicazione, in collaborazione con il Comune di Coriano, dell'opera "I Soranòm". L'Autore è Vincenzo Santolini, che si è avvalso della collaborazione di Maurizio Casadei per la parte legata a Monte Colombo. L'opera censisce i soprannomi dialettali che venivano dati alle famiglie: un'usanza diffusa sino alla metà del 1900.
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===In memoriam===
Nel settembre del 2007 la città ha ricordato lo scomparso cittadino di Monte Colombo
Costui, abitante in località Taverna, come pochi sapevano era l'unico monte colombese reduce della prima battaglia di Macallé ([[Campagna d'Africa Orientale]]), svoltasi nel [[Tigrè]], in [[Etiopia]], tra il 7 ed il 19 Gennaio [[1896]] (la seconda battaglia di Macallé avvenne nel [[1936]], tra le truppe etiopiche e quelle italiane comandate dal Maresciallo [[Rodolfo Graziani]]).
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===Vice Sindaci dal dopoguerra===
*1946 Eugenio Baffoni, indipendente
*1948 Commissario prefettizio
*1949 Ettore Semprini, indipendente
*1953 Commissario prefettizio
*1954 Giorgio Tonti, indipendente
*1956 Achille Cortellini, indipendente
*1956 A partire da tale anno la gestione viene supervisionata da un Commissario prefettizio, sebbene il Sindaco e la Giunta rimangano formalmente in carica e non decadano.
*1958 Antonio Semprini, PRI
*1962 Balilla Stefanini, PCI
*1966 Umberto Balzi, indipendente
*1973 Corrado Giovagnoli, PSI
*1975 Ferdinando Carlini, PRI
*1977 Primo Giovanetti, PSI
*1978 Sergio Catani, DC
*1980 Ernesto Bacchiocchi, DC
*1983 Anna Libera Balzi, DC
*1988 Stefano D'Angeli, PSI
*1993 Maurizio Casadei, indipendente
*1997 Gian Matteo Baldacci, indipendente
*2001 Simone Tordi, indipendente
*2006 Eugenio Fiorini, indipendente
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* Lino Magnani, Sindaco di Monte Colombo
* Giuseppe Renzi, consigliere comunale di Monte Colombo
* Antonio Baffoni, noto pneumologo con studio a Rimini
* Silvano Baffoni, imprenditore
* Francesco Chiadini, fattore di campagna della maggiore azienda agricola di Monte Colombo
* Antonio Orlandi, avvocato in Roma
* Guerrino Casadei, ufficiale d'anagrafe del comune di Monte Colombo
* Andrea Giannini, direttore dell'ufficio postale di Monte Colombo
* Vincenzo Marfori, parroco di Monte Colombo
* Emilio Rossi, dipendente del Comune di Monte Colombo
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