Lalla Fadhma n'Soumer: differenze tra le versioni

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Finalmente ho ritrovato un appunto con molte interessanti integrazioni!
consultato Massignon
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Per il grande impatto emotivo legato alla sua figura e alle sue gesta, c'è chi l'ha chiamata la ''[[Giovanna d'Arco]] del [[Djurdjura]]''<ref> Questo epiteto è oggi molto diffuso (Si veda ad esempio l'articolo di Mohand Ferratus "[http://www.tasafut.org/tasafut48/10.pdf La Jeanne d’Arc du Djurdjura !]", ''Tasafut'' 48 (agosto 2006): 10) anche se non è chiaro chi sia stato il primo ad usarlo. Vi è chi parla dell'orientalista francese [[Louis Massignon]] ([http://www.algerie-femme.com/forum/viewtopic.php?t=16 Molti]). Sil'attribuiscono vedaall'orientalista afrancese questo[[Louis propositoMassignon]] lache, pur non usando letteralmente quest'espressione, in una sua celebre preghiera a Santa Giovanna d'Arco, risalente al 17 agosto 1956, intitolatain ''Giovannapiena [[guerra d'ArcoAlgeria]], ecosì l'Algeria''si esprimeva: "La tua sorella cabila, inLalla Faţma di Soumeur, aveva presentito questa prova cento anni or sono, quando, rivestita del suo rosso mantello, aveva indotto le [sic] centocinquantasette ''Parola datamusabbilūn'' di Tichkirt a incatenarsi, Milanovolontarie della morte, all'ingresso dei loro villaggi che erano stati invasi" (Massignon 1995, ppp. 153-156). Sembra improbabile la versione, peraltro alquanto diffusa, secondo la quale sarebbe stato il maresciallo Randon stesso ad esclamare, dopo averla catturata: «voilà donc la Jeanne d'Arc du Djurdjura» (Ferratus 2006, ''cit.''), dal momento che le narrazioni dell'incontro in fonti contemporanee tacciono su questo episodio (ad esempio Carrey 1858: 282-283). All'epoca era molto diffusa, presso i Francesi, la denominazione "[[druido|druidesse]]" o "[[Profeta|prophetesse]]" (Carrey 1858: 268 e ''passim''). Bertherand (1862): 287 la chiama "la [[Velleda (sacerdotessa)|Velléda]] kabyle" (Velleda fu una druidessa che guidò la rivolta dei [[Batavi]] contro [[Tito Flavio Vespasiano|Vespasiano]]).</ref>.
 
==Biografia==
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* Mahmoud Seghir Feredj, "Fadhma N'Summer et la résistance à la conquête française de l'Algérie", ''Revue d'Histoire Maghrébine'' 15-16 (1979): 131-139.
* Alain Mahé, ''Histoire de la Grande Kabylie, XIXe-XXe siècles. Anthropologie du lien social dans les communautés villageoises''. Saint-Denis, Bouchène, 2001. - ISBN 2-912946-12-3 .
* Louis Massignon, "Giovanna d'Arco e l'Algeria (a mo' di preghiera di un soldato di marina recitata a Notre-Dame di Bermont", in: L. M., ''Parola data'' (introduzione di Vincent-Mansour Monteil; a cura di Claudia Maria Tresso). Milano, Adelphi, 1995, pp. 153-156. - ISBN 8845911837
* Tahar Oussedik, ''Lalla Fadhma n'Summer''. Alger, Laphomic, 1983.
* E. Perret, ''Les Français en Algérie. Récits algériens''. Paris, Bloud et Barral, 1886-1887 (2 voll.: I. 1830-1848 ; II. 1848-1886).