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Con il nome di '''Guerra degli ottant'anni''', o '''Rivolta olandese''' o '''Rivolta dei Paesi Bassi''', si intende la ribellione delle [[Province Unite]] contro il dominio [[Spagna|spagnolo]], che si tramutò in un conflitto durato dal [[1568]] al [[1648]], quando l'indipendenza delle Province Unite fu sancita dalla [[Pace di Westfalia]]. Il conflitto fu uno delle cause del progressivo declino della potenza della Spagna, e vide sorgere un nuovo stato, la Repubblica delle Sette Province Unite, che sarebbe presto divenuta una delle potenze mondiali del [[XVII secolo|XVII]] e [[XVIII secolo]], distinguendosi per il suo dinamismo in campo commerciale, scientifico e culturale.
 
==La situazioneSituazione dei Paesi Bassi prima del conflitto==
Lo scontro tra la popolazione dei Paesi Bassi e il dominio spagnolo trova le sue radici nella particolare situazione politica, economica e confessionale che caratterizzavano questa zona dell'Europa nel [[XVI secolo]].
 
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Intorno al [[1570]] la Spagna era impegnata militarmente su più fronti: oltre a dovere affrontare il sempre presente problema della [[Corsaro|guerra di corsa]] nell'[[Oceano Atlantico|Atlantico]], il [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]] era sede di un conflitto con l'[[Impero ottomano]] che limitava fortemente la disponibilità di truppe e fondi da impiegare in altri teatri come quello dei Paesi Bassi; nonostante ciò, la situazione in quest'ultima regione pareva essere stata stabilizzata in maniera soddisfacente.
 
===La ripresaRipresa del conflitto===
Tale relativa calma fu tuttavia provvisoria: nel mese di marzo del [[1569]], proprio per finanziare i crescenti sforzi militari, il Duca d'Alba propose l'introduzione di una tassa del 10% su tutte le compravendite tranne quelle di beni fondiari; tale proposta fu respinta dagli Stati, e si trovò invece un compromesso meno gravoso, ma, nel [[1571]], Alba decise di procedere comunque con l'introduzione della tassa, ignorando il parere contrario degli Stati. Questa azione ebbe l'effetto di far crescere la protesta e il supporto ai ribelli, non solo tra la popolazione protestante, ma anche tra quella cattolica, anche grazie all'incitamento di gruppi di rifugiati.
 
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Dopo la scissione dei Paesi Bassi, la parte settentrionale si rivolse alla regina [[Elisabetta I d'Inghilterra]] per chiederle di assumere il ruolo di sovrana; Elisabetta, nonostante favorisse la causa dei ribelli e fosse ostile alla Spagna (sarebbe infatti scoppiata a breve la [[Guerra Anglo-Spagnola (1585-1604)|Guerra Anglo-Spagnola]] del [[1585]]), era restia a intervenire nelle questioni interne di un paese straniero, anche a causa del recente scotto seguito al [[Trattato di Hampton Court]] con gli ugnotti francesi, che aveva visto il tradimento degli ugonotti e l'umiliazione inglese. Per questo, pur continuando a supportare la causa olandese, rifiutò l'offerta.
 
Gli [[Stati Generali]] si rivolsero allora al fratello minore del re di [[Francia]], [[Francesco Ercole di Valois|Francesco, duca d'Alençon]], che accettò, ponendo la condizione che gli Stati Generali sciogliessero ogni legame con Filippo II. Per questo, nel [[1581]], fu siglato l'[[Atto di abiura]], con cui gli Stati Generali dichiaravano che, poiché Filippo non aveva svolto i propri doveri di sovrano nei confronti dei sudditi olandesi, essi erano sciolti dal giuramento di fedeltà nei suoi confronti. Alençon trovò tuttavia seri problemi in [[Olanda]]: non era affatto benvoluto dalla popolazione, ed egli stesso era contariato dagli scarsi poteri che gli venivano accordati dagli Stati Generali. Dopo alcuni tentativi di guadagnare potere con azioni militari contro le città più recalcitranti, egli prese la decisione di rinunciare al trono, abbandonando l'Olanda nel [[1583]].
Gli [[Stati Generali]] si rivolsero allora al fratello minore
 
Poiché Elisabetta d'Inghilterra continuava a non essere disposta ad assumere il ruolo di sovrana, gli Stati Generali decisero di strutturare le province ribelli come una repubblica; nasceva così la [[Repubblica delle Sette Province Unite]].
 
Immediatamente dopo la proclamazione dell'Atto di abiura, Filippo inviò nuove truppe per riconquistare le Province Unite, ormai sfuggite completamente al suo controllo. Guidati da Farnese, i soldati spagnoli riconquistarono quasi totalmente le [[Fiandre]] e il [[Brabante]], nonché vaste aree delle province nord-orientali, ripristinando la supremazia del credo [[Cattolicesimo|cattolico]] in queste aree. Si verificarono a questo punto due avvenimenti cruciali per il proseguimento del conflitto: il [[10 luglio]] [[1584]] [[Guglielmo I d'Orange|Guglielmo d'Orange]] fu assassinato da un sostenitore di Filippo; l'anno successivo, [[1585]], la più grande città dei Paesi Bassi, [[Anversa]], cadde in mano agli spagnoli, provocando una massiccia fuga degli abitanti verso nord (si calcola che dal [[1560]] al [[1590]] la popolazione di Anversa sia passata da 100.000 abitanti a circa 42.000).
 
A questo punto la divisione dei Paesi Bassi divenne estremamente netta: nella parte settentrionale, governata dalle Province Unite, la popolazione si convertì nella quasi totalità alla religione calvinista; nella parte meridionale occupata dagli spagnoli, al contrario, il cattolicesimo riprese il sopravvento, e i protestanti locali fuggirono verso il nord. La Spagna mantenne nelle aree sotto il suo controllo forze cospicue (tali forze costituirono l'''Esercito delle Fiandre''), con lo scopo di esercitare pressione sia verso le Province Unite che verso la Francia.
 
==L'indipendenza di fatto delle Province Unite (1585-1621)==
Le Province Unite erano, nel 1585, in gravi difficoltà, e cercarono aiuti esterni, in modo particolare dalla [[Francia]] e dall'[[Inghilterra]]; [[Elisabetta I d'Inghilterra|Elisabetta]], considerando anche la crescente ingerenza spagnola nelle questioni religiose francesi, decise che era giunto il momento di intervenire direttamente nel conflitto, o la causa degli olandesi sarebbe stata perduta. Il [[20 agosto]] venne quindi firmato il [[Trattato di Nonsuch]], con il quale l'Inghilterra forniva alle Province Unite uomini circa e denaro (circa 6.000 uomini e 600.000 fiorini all'anno), e in cambio esse accettavano quale governatore-generale [[Robert Dudley, I conte di Leicester]].
 
L'accordo si rivelò però fallimentare: Leicester si rivelò scarsi doti militari, e provocò seri problemi fomentando il radicalismo calvinista contro i cattolici e i moderati e tentando di assumere più vasto potere scontrandosi contro gli Stati Generali e il patriziato locale. Il risultato di tale situazione fu che Leicester, perduto il supporto sia della popolazione che della classe dirigente olandese, ritornò in Inghilterra rinunciando al governatorato; al suo posto gli Stati Generali posero il figlio di Guglielmo d'Orange, [[Maurizio di Nassau]], con l'incarico di Capitano Generale delle forze olandesi.
 
===Operazioni militari di Maurizio di Nassau===
L'assunzione del comando da parte di Maurizio di Nassau si rivelò un fattore chiave per le sorti del conflitto: egli rivelò infatti notevoli capacità strategiche. Inoltre gli ultimi quindici anni del [[XVI secolo]] videro una serie di gravi difficoltà per le finanze e le armi spagnole: nel [[1588]] la fallimentare spedizione dell'[[Invincibile Armata]], costata a Filippo circa 60 navi e migliaia di uomini, costrinse la Spagna a dare fondo alle proprie casse per ricostituire le proprie forze navali; nel [[1595]] [[Enrico IV di Francia]] dichiarò guerra a Filippo, e la Spagna dichiarò nuovamente bancarotta. Le speranze olandesi di un crollo economico spagnolo furono tuttavia disattese, perché, una volta che la marina spagnola fu nuovamente in grado di assicurare i collegamenti con in Nuovo Mondo, un abbondante flusso di metalli preziosi dalle Americhe risollevò le sorti di Madrid, consentendo a Filippo di rinnovare gli sforzi bellici contro i propri nemici inglesi e francesi.
 
Nel [[1598]], a seguito del [[Trattato di Vervins]] con la Francia, i Paesi Bassi spagnoli furono ceduti da Filippo a sua figlia [[Isabella Clara Eugenia d'Asburgo|Isabella]] e a suo marito [[Alberto d'Austria]]. Essi trovarono una situazione militare particolarmente sfavorevole, in quanto già da vari anni Maurizio aveva intrapreso una metodica campagna di riconquista delle piazzeforti in mano spagnola: la prima a cadere fu [[Bergen op Zoom]], nel [[1588]], seguita da [[Breda]] nel [[1590]], [[Zutphen]], [[Deventer]], [[Delfzijl]] e [[Nimega]] ([[1591]]), [[Steenwijk]], [[Coevorden]] ([[1592]]), [[Geertruidenberg]] ([[1593]]), [[Groninga]] (1594), [[Groenlo]], [[Enschede]], [[Ootmarsum]], [[Oldenzaal]] ([[1597]]) e [[Grave (Paesi Bassi)|Grave]] ([[1602]]).
Questa campagna di conquista, svolta totalmente alla periferia delle Province Unite, consentì a queste ultime di godere di un periodo di pace che diede inizio al [[Secolo d'oro olandese]].
 
Uno dei fattori che contribuirono molto al fiorire nelle Province Unite dei commerci e degli scambi, e conseguentemente all'aumento della ricchezza, fu la posizione strategica occupata dagli olandesi sull'estuario del fiume [[Schelda]], che, bloccando di fatto il traffico del porto di Anversa, favorì enormemente il centro commerciale di [[Amsterdam]], tanto che la classe mercantile olandese cominciò a temere che una eventuale riconquista del sud avrebbe fatto venir meno questa favorevole situazione, permettendo la ripresa di Anversa. Una campagna verso sud decisa dagli Stati Generali fu lanciata nel [[1600]] contro il parere di Maurizio; lo scopo principale di questa spedizione era eliminare il pericolo i traffici mercantili olandesi dovuto all'incessante attività dei corsari di [[Dunkerque]].
 
La spedizione provocò uno scontro con le truppe spagnole di stanza lungo la costa, che si risolse nella [[Battaglia di Nieuwpoort]] del [[2 luglio]], conclusasi con il trionfo delle Province Unite. Maurizio non poté però proseguire la propria marcia a causa di problemi di rifornimento, e fu costretto a ritirarsi verso nord, rinunciando a conquistare Dunkerque. Gli olandesi, considerando l'importanza di proteggere i loro commerci marittimi, incrementati nel [[1602]] dalla fondazione della [[Compagnia Olandese delle Indie Orientali]], decisero di puntare sulla creazione di una potente marina militare, che si sarebbe rivelata fondamentale nei futuri scontri con la Spagna.
 
===La Tregua dei dodici anni===
{{Vedi anche|Tregua dei dodici anni}}
La difficile situazione convinse gli spagnoli a firmare, nel [[1609]], una tregua, della durata di dodici anni; durante questo periodo le Province Unite conobbero un vero e proprio periodo di splendore, con un incremento nei commerci e nelle forze militari e una grande fioritura nelle arti. Questo periodo molto favorevole fu però turbato dalla lotta intestina tra due fazioni politiche e religiose: da una parte gli [[Arminiani]], moderati, guidati da [[Johan van Oldenbarnevelt]] e sostenuti dagli [[Stati Generali]], dall'altra gli intransigenti [[Gomar|Gomaristi]], supportati da Maurizo di Nassau. La lotta, in cui si inserivano anche le tensioni tra Maurizio e gli Stati Generali per l'esercizio del potere, si conclusero con la vittoria dei Gomaristi, culminata nel [[1619]] con l'esecuzione di Oldenbarnevelt.
 
==Fasi finali del conflitto (1621-1648)==
Quando cominciò ad avvicinarsi il [[1621]], data di scadenza della tregua, Spagna e Province Unite tentarono di giungere ad una pace permanente, ma due furono i fattori che lo impedirono: da un lato la richiesta di ognuna delle parti che l'altra garantisse libertà di religione nel suoi territori, dall'altro varie controversie sulle rotte commerciali. Il risultato fu che le ostilità ripresero, con gli spagnoli che tentavano ancora di riconquistare le Province Unite, e gli olandesi che utilizzando la loro potente flotta tentavano di impedire i traffici spagnoli sugli oceani.