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==Fasi finali del conflitto (1621-1648)==
Quando cominciò ad avvicinarsi il [[1621]], data di scadenza della tregua, Spagna e Province Unite tentarono di giungere ad una pace permanente, ma due furono i fattori che lo impedirono: da un lato la richiesta di ognuna delle parti che l'altra garantisse libertà di religione nel suoi territori, dall'altro varie controversie sulle rotte commerciali. Il risultato fu che le ostilità ripresero, con gli spagnoli che tentavano ancora di riconquistare le Province Unite, e gli olandesi che utilizzando la loro potente flotta tentavano di impedire i traffici spagnoli sugli oceani
===Operazioni nei Paesi Bassi===
L'inizio delle ostilità vide gli spagnoli all'offensiva nei Paesi Bassi, anche se un loro tentativo di catturare la fortezza di [[Bergen op Zoom]], nel [[1622]], fu respinto. Nel [[1624]] le forze di [[Ambrogio Spinola]] strinsero d'assedio [[Breda]], costringendola capitolare l'anno seguente; nel corso dell'assedio morì Maurizio di Nassau, e il comando delle operazioni olandesi passò a suo fratello [[Federico Enrico d'Orange]].
La cattura di Breda costituì il culmine dell'offensiva spagnola; da allora, le sorti del conflitto volsero definitivamente a favore delle Province Unite. Un primo clamoroso successo olandese si verificò nel [[1629]], quando Federico Enrico catturò la fortezza chiave di [[Boscoducale|'s-Hertogenbosch]] (in italiano ''Boscoducale''), la più grande e fortificata città del [[Brabante]] settentrionale, considerata inespugnabile; la perdita di questa piazzaforte rappresentò un colpo durissimo per le forze spagnole.
Nel [[1632]] Federico Enrico intraprese la cosiddetta "''Marcia sulla Mosa''", conquistando [[Venlo]], [[Roermond]] e [[Maastricht]], e si preparò quindi a sferrare l'offensiva finale verso le Fiandre; le operazioni di riconquista di Anversa e Bruxelles si rivelarono però fallimentari. In realtà si era venuta a creare una definitiva spaccatura tra le due parti dei Paesi Bassi, settentrionale e meridionale, e le forze olandesi trovarono scarso supporto o addirittura ostilità tra la popolazione ormai completamente cattolica della parte sotto dominio spagnolo.
Gli spagnoli fecero un estremo tentativo di riconquistare le posizioni perdute inviando verso le Fiandre una consistente flotta, con a bordo 24.000 uomini circa tra soldati ed equipaggi; le forze spagnole vennero però sconfitte nella decisiva [[Battaglia delle Dune]] del [[31 ottobre]] [[1639]], che segnò una svolta sia per la guerra tra Province Unite e Spagna, sia per il dominio spagnolo dei mari, che tramontò definitivamente.
Il fattore di svolta definitivo della situazione fu rappresentato da un'alleanza stipulata con la [[Francia]], che avrebbe permesso alle Province Unite di riconquistare le regioni meridionali. Tuttavia, una accurata analisi della situazione da parte dei dirigenti olandesi consigliò di non portare a fondo l'offensiva: riconquistare le Fiandre avrebbe significato dover confinare con una Francia particolarmente potente, nonché rinunciare ai vantaggi derivanti dal blocco di [[Anversa]], che tanto aveva contribuito al fiorire dei porti olandesi; mentre la situazione della [[Guerra dei trent'anni]] appariva risolversi sempre più a sfavore degli [[Asburgo]], le Province Unite decisero che combattere ancora non avrebbe portato ulteriori vantaggi, e cominciarono ad intavolare trattative di pace.
===Operazioni oltremare===
Mentre nei Paesi Bassi si svolgevano aspri combattimenti, altrettanto duri scontri avevano luogo nei teatri coloniali, dove le Province Unite, sfruttando la loro potente flotta militare e mercantile, sferrarono un offensiva senza quartiere contro i traffici e le colonie [[Spagna|spagnole]] e [[Portogallo|portoghesi]] (allora unite sotto un solo sovrano)
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