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===Operazioni oltremare===
Mentre nei Paesi Bassi si svolgevano aspri combattimenti, altrettanto duri scontri avevano luogo nei teatri coloniali, dove le Province Unite, sfruttando la loro potente flotta militare e mercantile, sferrarono un offensiva senza quartiere contro i traffici e le colonie [[Spagna|spagnole]] e [[Portogallo|portoghesi]] (allora unite sotto un solo sovrano). Varie battaglie si svolsero sia nel teatro dell'[[Oceano Atlantico]] (in [[Brasile]] e nelle [[Indie Occidentali]]), sia nel teatro delle [[Indie Orientali]] ([[Macao]], [[Ceylon]], [[Filippine]], [[Formosa]]).
Nel teatro orientale gli olandesi perseguirono una politica di espansione territoriale e intrapresero una serie di attacchi alle colonie nemiche, specialmente le colonie portoghesi, piuttosto sparse e più facilmente conquistabili; il risultato di tale politica fu che i domini portoghesi in Asia venne in gran parte conquistati dalle Province Unite, che si assicurarono importanti e ricchi territori specialmente nell'[[Insulindia]].
Nel teatro occidentale, nonostante la formazione della [[Compagnia Olandese delle Indie Occidentali]], le Province Unite preferirono promuovere la guerra di corsa (anche se controllarono dal [[1630]] al [[1654]] la colonia portoghese in Brasile del [[Pernambuco]]). Uno dei maggiori successi ottenuti dagli olandesi fu sicuramente la cattura da parte dell'ammiraglio [[Piet Hein]] di gran parte della Flotta spagnola delle Indie e del metallo prezioso che trasportava, consentendo a Federico Enrico d'Orange di finanziare la campagna di 's-Hertogenbosch.
==Firma della pace (1648)==
{{Vedi anche|Pace di Westfalia}}
Il [[30 gennaio]] [[1648]], con il Trattato di Münster, venne firmata la pace tra la [[Spagna]] e le [[Province Unite]]; il trattato era parte della [[Pace di Westfalia]], che metteva fine alla [[Guerra dei trent'anni]].
Le clausole del trattato riguardanti i Paesi Bassi stabilivano che le Province Unite erano riconosciute formalmente indipendenti dal dominio spagnolo e mantenevano il possesso di tutti i territori conquistati fino al termine del conflitto. La Repubblica delle Province Unite veniva così ad essere composta da sette province, ovvero [[Olanda]], [[Zelanda]], [[Utrecht]], [[Gheldria]], [[Overijssel]], [[frisia]] e [[Groninga]], governate da propri stati provinciali e da uno [[statolder]]. Nonostante gli statolder fossero in teoria subordinati agli Stati Generali, in realtà i membri della [[Casa d'Orange-Nassau]] assunsero di fatto il ruolo di statolder ereditari di Olanda e Zelanda; questa situazione avrebbe in futuro portato a uno scontro per il potere tra gli Orange e gli Stati Generali. Alle sette province si aggiungevano i cosiddetti "''territori delle generalità''", corrispondenti ai territori di confine conquistati nelle fasi finali del conflitto, e consistenti nel Brabante settentrionale, nelle Fiandre zeelandesi e nella regione attorno a Maastricht.
La pace così ottenuta non sarebbe stata duratura per la Repubblica delle Province Unite: terminato il quasi secolare conflitto con la Spagna, un nuovo nemico venne infatti ad affacciarsi, ovvero l'[[Inghilterra]]; la [[Prima guerra anglo-olandese]] sarebbe scoppiata soltanto quattro anni dopo la Pace di Westfalia, nel [[1652]].
==Conseguenze de conflitto==
La Guerra degli ottant'anni fu un avvenimento cruciale delle storia moderna sotto molti aspetti; oltre a segnare l'ascesa di una nuova potenza, quella olandese, che avrebbe lasciato il proprio segno sul [[XVII secolo]] e il declino della Spagna, il conflitto vide sorgere anche la prima importante repubblica in Europa e dal punto di vista militare fu caratterizzato da una serie di innovazioni che diedero il via a quella che molti storici chiamano [[Rivoluzione Militare]].
===Conseguenze sui Paesi Bassi===
I Paesi Bassi erano, prima del conflitto, una delle regioni più ricche d'Europa; nonostante mantenessero questa caratteristica anche dopo il conflitto, si verificò nella regione una sostanziale spaccatura, politica, culturale ed economica: la Repubblica delle Province Unite, di religione calvinista, conobbe uno straordinario periodo di fioritura economica; la regione meridionale cattolica (corrispondente all'incirca all'odierno [[Belgio]]), pur rimanendo un'area economicamente florida, conobbe un sostanziale declino, il cui maggior sintomo fu lo spostamento dell'asse dei commerci da [[Anversa]] ad [[Amsterdam]].
La divisione dei Paesi Bassi si rivelò definitiva: all'inizio del [[XIX secolo]] il tentativo di riunificare la regione sotto il dominio olandese provocò nel [[1830]] la rivolta della parte meridionale e la nascita del moderno Belgio.
===Conseguenze sulla Spagna===
La Guerra degli ottant'anni fu uno dei fattori principali che portarono al declino della potenza spagnola a partire dalla fine del [[XVI secolo]]: il conflitto si rivelò estremamente dispendioso, sia per la durata che per le caratteristiche stesse della lotta, aggravate dai problemi di rifornimento verso i Paesi Bassi e dal continuo logoramento della marina spagnola lungo tutte le rotte oceaniche. Impegnata, oltre che nel conflitto con le Province Unite, in guerre con l'[[Impero Ottomano]], l'Inghilterra e la Francia, la Spagna non possedeva risorse finanziarie sufficienti per sostenere gli sforzi bellici, neppure con il flusso di metalli preziosi provenienti dalle Americhe; la conseguenza di questo fatto fu che la corona spagnola più volte dichiarò bancarotta, minando in modo ancora maggiore gli sforzi militari.
La necessità di riconquistare le province perdute fu alla fine uno dei motivi che indussero la Spagna ad intervenire attivamente nella [[Guerra dei trent'anni]] e nella conseguente lotta contro la [[Francia]]; con la perdita delle Province Unite, del [[Portogallo]] e con la sconfitta sancita dalla [[Pace dei Pirenei]], tramontava definitivamente il potere spagnolo in Europa.
===Conseguenze politiche ed ideologiche===
La rivolta degli olandesi contro il loro sovrano fu sancita in modo netto dall'Atto di abiura, che conteneva l'importantissimo concetto secondo cui un sovrano di diritto divino poteva essere deposto se non rispettava i doveri del suo mandato; il concetto di [[Diritto divino dei re|diritto divino del sovrano]] subiva così un primo importante colpo, che sarebbe stato seguito pochi anni dopo dall'altrettanto significativa deposizione (ed esecuzione capitale) di [[Carlo I d'Inghilterra]].
L'instaurazione della Repubblica delle Province Unite segnò un altra importantissima svolta nella storia europea: per la prima volta veniva accettata l'esistenza di uno stato retto non da un sovrano, ma da una forma di governo popolare (anche se non va dimenticato che in realtà ad esercitare il potere erano le classi nobiliare e mercantile); nonostante l'Olanda ritornasse in futuro ad essere una monarchia, l'esistenza stessa della Repubblica delle Province Unite rimane un fatto di estrema importanza per la storia europea e mondiale.
===Conseguenze militari===
La Guerra degli ottant'anni vide da parte degli olandesi l'introduzione di alcune importanti novità in campo tattico e strategico.
[[Maurizio di Nassau]] decise di introdurre nella fanteria olandese la tecnica, che sarebbe divenuta comune nei secoli successivi, del fuoco di fila; con tale tattica le truppe erano schierate su più ranghi (Maurizio raccomandava l'utilizzo di 8-10 file) in cui la prima faceva fuoco e si ritirava per ricaricare, per essere sostituita dalla seconda, che procedeva in modo analogo. Tale tecnica si rivelò spesso vincente, e sarebbe poi stata affinata dal re di [[Svezia]] [[Gustavo II Adolfo]] negli anni '20 e '30 del [[XVII secolo]].
Dal punto di vista strategico, il conflitto vide confermata la tendenza a combattere un numero limitato di battaglie campali (considerate pericolose e spesso inconcludenti) per dedicarsi invece alla pratica sistematica di assediare le fortezze avversarie; i effetti la maggior parte degli scontri del conflitto consistettero in assedi e in tentativi di liberare città assediate.
Venne inoltre alla luce, nel campo della guerra navale, l'efficacia di gruppi di corsari che agivano molestando le comunicazioni e le rotte nemiche, come evidenziato dai grandi successi riportati dai "''pezzenti d'acqua''".
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