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{{Conflitto
|nome del conflitto= Guerra degli Ottant'anni
|immagine=[[Immagine:Slag bij Nieuwpoort.jpg|350px]]
|didascalia=La battaglia di Nieuwpoor (2 luglio 1600)
|data=[[1568]] - [[1648]]
|luogo=[[Paesi Bassi]] e scontri coloniali e marittimo
|esito=[[Pace di Westfalia]], indipendenza della [[Repubblica delle Sette Province Unite]]
|schieramento1=[[Immagine:Flag of Bohemia.svg|22px]] [[Boemia]] (fino al 1621)<br>[[Immagine:Flag of Denmark.svg|22px]] [[Danimarca]] (1624 - 1629)<br>[[Immagine:Prinsenvlag.svg|22px]] [[Province Unite]]
|schieramento2=[[Immagine:Flag of New Spain.svg|22px]] [[Spagna]]
|comandante1=[[Immagine:Prinsenvlag.svg|22px]] [[Guglielmo I d'Orange]]<br>[[Immagine:Prinsenvlag.svg|22px]] [[Maurizio di Nassau]]<br>[[Immagine:Prinsenvlag.svg|22px]] [[Federico Enrico d'Orange]]
|comandante2=[[Immagine:Flag of New Spain.svg|22px]] [[Fernando Álvarez de Toledo|Duca d'Alba]]<br>[[Immagine:Flag of New Spain.svg|22px]] [[Alessandro Farnese]]<br>[[Immagine:Flag of New Spain.svg|22px]] [[Ambrogio Spinola]]
}}
Con il nome di '''Guerra degli ottant'anni''', o '''Rivolta olandese''' o '''Rivolta dei Paesi Bassi''', si intende la ribellione delle [[Province Unite]] contro il dominio [[Spagna|spagnolo]], che si tramutò in un conflitto durato dal [[1568]]<ref>Viene qui utilizzata come data d'inizio del conflitto il 1568, anno dei primi scontri tra truppe spagnole e truppe mercenarie al soldo di Guglielmo d'Orange; in realtà, visto che il conflitto vero e proprio fu preceduto da una lunga fase di rivolta, esistono varie interpretazioni riguardo la data d'inizio della guerra; date alternative sono il 1567, data delle prime repressioni spagnole, o il 1572, data della presa di Brienne da parte dei pezzenti d'acqua</ref> al [[1648]], quando l'indipendenza delle Province Unite fu sancita dalla [[Pace di Westfalia]]. Il conflitto fu uno delle cause del progressivo declino della potenza della Spagna, e vide sorgere un nuovo stato, la Repubblica delle Sette Province Unite, che sarebbe presto divenuta una delle potenze mondiali del [[XVII secolo|XVII]] e [[XVIII secolo]], distinguendosi per il suo dinamismo in campo commerciale, scientifico e culturale.
 
==Situazione dei Paesi Bassi prima del conflitto==
[[Immagine:Spanish Empire around 1580.png|thumb|right|250px|L'Impero spagnolo attorno al 1580. In verde chiaro sono evidenziati i Paesi Bassi]]
Lo scontro tra la popolazione dei Paesi Bassi e il dominio spagnolo trova le sue radici nella particolare situazione politica, economica e confessionale che caratterizzavano questa zona dell'Europa nel [[XVI secolo]].
 
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===Situazione religiosa===
[[Immagine:Johannes calvin.jpg|thumb|250px|right|Giovanni Calvino; la diffusione del calvinismo in Olanda fu un fattore chiave per lo scoppio del conflitto]]
Durante il XVII secolo le dottrine protestanti trovarono largo seguito nell'Europa settentrionale; in particolare, nella regione settentrionale dei [[Paesi Bassi]], si diffuse la dottrina [[Calvinismo|calvinista]]. Dopo alcuni iniziali tentativi di repressione, le autorità locali decisero di attenersi ad una politica di tolleranza, che in ogni caso avrebbe anche favorito i già fiorenti commerci che coinvolgevano la regione. Nonostante questo, sia Carlo V, sia in special modo suo figlio [[Filippo II di Spagna]] ritenevano loro preciso dovere morale combattere, per quanto possibile, quella che veniva considerata dai [[Cattolicesimo|cattolici]] nient'altro che un'[[eresia]]. Le misure adottate per estirpare il protestantesimo dalla regione si sarebbero rivelate una delle cause principali del conflitto.
 
==La rivolta dei Paesi Bassi (1555-1572)==
[[Immagine:Philip II.jpg|thumb|250px|right|Filippo II di Spagna ritratto da Tiziano]]
Nel [[1556]] Carlo V abdicò, suddividendo i suoi domini tra il fratello [[Ferdinando I del Sacro Romano Impero|Ferdinando]], che divenne Imperatore, e il figlio Filippo, re di Spagna; i Paesi Bassi vennero a trovarsi nei possedimenti di quest'ultimo. Mentre Carlo, nato ed allevato nella regione, tentò, per quanto possibile, di conciliare le richieste della popolazione e della nobiltà con la politica di tassazione e centralizzazione, Filippo, nato e cresciuto in Spagna, accentuò il controllo statale e il peso fiscale, senza curarsi troppo di violare apertamente le tradizioni secolari di autogoverno dei Paesi Bassi.
 
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===L'intervento del Duca d'Alba===
[[Immagine:Coronadoportrait.jpeg|thumb|250px|right|Il Duca d'Alba; egli fu sostenitore di una linea di condotta molto dura verso i ribelli olandesi]]
La situazione nei Paesi Bassi si fece sempre più difficile, a causa di vari fattori: oltre alla sempre presente ostilità dei leader calvinisti al dominio cattolico, si aggiunsero nel [[1565]] le difficoltà dovute ad un raccolto particolarmente scarso, difficoltà aggravate l'anno successivo dallo scoppio della [[Guerra nordica dei sette anni]], in seguito alla quale l'importante mercato [[Scandinavia|scandinavo]] vide di molto ridotti i profitti.
 
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===L'intervento di Guglielmo d'Orange===
[[Immagine:WilliamOfOrange1580.jpg|thumb|250px|right|Guglielmo I d'Orange, primo capo riconosciuto della rivolta]]
L'anno [[1568]] vide il deciso intervento di [[Guglielmo I d'Orange|Guglielmo d'Orange]], che assunse di fatto la guida del movimento di rivolta. Guglielmo era [[statolder]] delle province di [[Olanda]], [[Zelanda]] e [[Utrecht]], nonchè [[margravio]] di [[Anversa]], ed era il più influente tra i firmatari del Compromesso di Breda; all'arrivo del Duca d'Alba egli si era rifugiato presso il padre della moglie, [[Augusto I di Sassonia]], e tutti i suoi possedimenti nei Paesi Bassi erano stati incamerati nei domini del Re di [[Spagna]].
 
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===L'Unione di Gand e le Unioni di Utrecht e Arras===
[[Immagine:1579 Union of Utrecht.svg|thumb|250px|right|Le Unioni di Utrecht (azzurro) e di Arras (giallo)]]
Nel [[1573]] Alba, a causa della sua evidente incapacità nel gestire la rivolta, venne sostituito da [[Luis de Requesnes]], che tentò di attuare una politica di moderazione e riconciliazione, ma moriva nel [[1575]] senza essere riuscito a raggiungere il suo scopo; al suo posto venne nominato [[Don Giovanni d'Austria]]. Nel frattempo la Spagna attraversava gravi difficoltà finanziarie, e nel 1575 dichiarò bancarotta; la mancanza di fondi provocò tra le truppe spagnole senza paga numerosi ammutinamenti e nel novembre del [[1576]] i soldati senza controllo assaltarono e saccheggiarono la città di [[Anversa]], provocando circa 8.000 vittime. Questa cosiddetta "''furia spagnola''" contribuì a cementare le province dei Paesi Bassi e a portarle sempre più verso la rivolta.
 
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===L'Atto di abiura e la caduta di Anversa===
[[Immagine:Moordwillemzwijger2.jpg|thumb|250px|right|L'assassinio di Guglielmo d'Orange, in un'incisione di Balthazar Gerard]]
Dopo la scissione dei Paesi Bassi, la parte settentrionale si rivolse alla regina [[Elisabetta I d'Inghilterra]] per chiederle di assumere il ruolo di sovrana; Elisabetta, nonostante favorisse la causa dei ribelli e fosse ostile alla Spagna (sarebbe infatti scoppiata a breve la [[Guerra Anglo-Spagnola (1585-1604)|Guerra Anglo-Spagnola]] del [[1585]]), era restia a intervenire nelle questioni interne di un paese straniero, anche a causa del recente scotto seguito al [[Trattato di Hampton Court]] con gli ugnotti francesi, che aveva visto il tradimento degli ugonotti e l'umiliazione inglese. Per questo, pur continuando a supportare la causa olandese, rifiutò l'offerta.
 
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===Operazioni militari di Maurizio di Nassau===
[[Immagine:Michiel Jansz van Mierevelt - Maurits van Nassau, prins van Oranje en Stadhouder.jpg|thumb|250px|right|Maurizio di Nassau; egli assunse la guida delle forze olandesi dopo l'assassinio di suo padre Guglielmo]]
L'assunzione del comando da parte di Maurizio di Nassau si rivelò un fattore chiave per le sorti del conflitto: egli rivelò infatti notevoli capacità strategiche. Inoltre gli ultimi quindici anni del [[XVI secolo]] videro una serie di gravi difficoltà per le finanze e le armi spagnole: nel [[1588]] la fallimentare spedizione dell'[[Invincibile Armata]], costata a Filippo circa 60 navi e migliaia di uomini, costrinse la Spagna a dare fondo alle proprie casse per ricostituire le proprie forze navali; nel [[1595]] [[Enrico IV di Francia]] dichiarò guerra a Filippo, e la Spagna dichiarò nuovamente bancarotta. Le speranze olandesi di un crollo economico spagnolo furono tuttavia disattese, perché, una volta che la marina spagnola fu nuovamente in grado di assicurare i collegamenti con in Nuovo Mondo, un abbondante flusso di metalli preziosi dalle Americhe risollevò le sorti di Madrid, consentendo a Filippo di rinnovare gli sforzi bellici contro i propri nemici inglesi e francesi.