Jabir ibn Hayyan: differenze tra le versioni

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'''Giabir ibn Hayyan''', latinizzato in '''Geber''' (ma da non confondersi con [[Giabir ibn Aflah al-Ishbili]]), è conosciuto come il più grande alchimista [[islam|musulmano]]: è da taluni considerato come il punto di passaggio tra l'[[alchimia]] e la [[chimica]].
 
Nacque intorno all'anno [[813]], inventò molti strumenti di [[laboratorio]] e introdusse la [[distillazione]] per la purificazione dell'acqua, identificando numerosi alcali, acidi e sali. Produsse l'[[acido solforico]] e la [[soda caustica]]. Inoltre scoprì il [[Mercurio (elemento)|mercurio]].<br/>
Nei suoi libri troviamo la descrizione del cloruro d’ammonio, della distillazione dell’aceto per ottenere l’acido acetico concentrato, la preparazione dell’acido nitrico diluito. Geber considerava il mercurio il metallo per eccellenza, ed il mercurio e lo zolfo, con il suo colore giallo e la combustibilità, diventavano gli elementi fondamentali per produrre l’oro; occorreva solo trovare la sostanza in grado di legarli assieme,. questaQuesta sostanza, che per tradizione doveva essere una polvere secca, era chiamata ''xerion'' dai greci[[Greci]], ''al-iksir'' dagli arabi[[Arabi]] ed [[elisir]] dagliin ambiente cristiano europeilatino. L’elisir divenne poi, sempre in virtù della sua secchezza, la [[pietra filosofale]], in grado inoltre di donare vita eterna.<br/>
Fondamentale per lo sviluppo successivo della [[chimica]] fu la sua scoperta dell'[[acqua regia]] per la soluzione dei metalli.
 
[[categoria:alchimisti|Giabir b. Hayyan]]
 
[[ar:جابر بن حيان]]