Discussione:Meccanica quantistica: differenze tra le versioni

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Io vorrei far notare che non è proprio corretto dire che gli effetti della meccanica quantistica sono evidenti solo su scale atomiche o subatomiche, poichè a basse temperature sono possibili fenomeni quantistici macroscopici come la superconduttività e la superfluidità. Per correggere si potrebbe o inserire questa precisazione oppure nella stessa frase inserire una cosa del tipo "... alle temperautre ordinarie ...".--[[Utente:Filsunset|Filsunset]] ([[User talk:Filsunset|msg]]) 01:18, 12 apr 2008 (CEST)
 
::Propongo anch'io il mio incipit
:: La '''meccanica quantistica''' è un insieme di teorie fisiche sviluppate a partire dalla prima metà del ventesimo secolo inizialmente sviluppate per spiegare il comportamento della [[materia]] e dell'energia su scale [[atomo|atomiche]]. Tali teorie nacquero a causa dell'inadeguatezza della [[meccanica classica]] nel fornire delle spiegazioni di fenomeni riguardanti la [[radiazione di corpo nero]], l'[[effetto fotoelettrico]], il [[calore specifico]] dei [[solidi]], l'[[effetto Compton]], gli spettri atomici e la stabilità dell'atomo evidenziati da diversi [[metodo sperimentale|esperimenti]] compiuti tra il 1900 e il 1930.
 
::Dagli esperimenti effettuati nei primi 30 anni del ventesimo secolo divenne evidente che alcuni dei postulati fondamentali della meccanica classica erano completamenti inadeguati[1] alla rappresentazione dei nuovi fenomeni fisici. Emersero infatti fenomeni inspiegabili classicamente come per esempio: il comportamento [[particella|particellare]] dei luce o l'esistenza di livelli [[discreto|discreti]] di energia.
 
::Inizialmente, nel periodo 1900-1925, furono sviluppate delle teorie [[euristico|euristiche]] per spiegare i fenomeni osservati, spesso era richiesta l'adozione di [[postulato|postulati]] arbitrari, non deducibili a partire dai postulati della meccanica classica[1]. Questo insieme di teorie viene indicato con il termine [[vecchia meccanica quantistica]][1] o meccanica quantistica in prima quantizzazione. Tra i fisici che hanno contribuito allo sviluppo della vecchia meccanica quantistica possiamo citare: [[Max Planck]], [[Niels Bohr]], [[Albert Einstein]], [[Peter Debye]], [[Arthur Compton]], [[Louis De Broglie]] e [[Arnold Sommerfeld]].
 
::Nel 1926-1927 i fisici tedeschi [[Werner Heisenberg]] e [[Erwin Schrodinger]] svilupparono rispettivamente la teorie note come "Meccanica delle matrici" e "Meccanica ondulatoria". Questa due rapprensentazioni differenti (ma equivalenti) costituiscono la formulazione moderna[3] della meccanica quantistica. Nel periodo 1925-1930, la teoria fu formalizzata con l'adozione di postulati fondamentali attraverso i lavori dei fisici e matematici [[P.A.M Dirac]], [John Von Neumann]] e [[Hermann Weyl]]
 
::Una rappresentazione ancora differente, nota con il nome di "Integrale sui cammini", che riprende ed estende alcuni concetti classici fu sviluppata nel 1948 dal fisico [[Richard Feynman]].
 
::La meccanica quantistica si distingue essenzialmente dalla meccanica classica per il suo carattere non deterministico: questa teoria fornisce delle previsioni dei risultati degli esperimente attraverso la [[probabilità]] che si verifichino delle alternative.[2] Infatti la teoria prevede che i risultati di un esperimento non siano completamente arbitrari ma siano contenuti in un insieme di possibili valori, che hanno probabilità differente di presentarsi.
::Collegato a questo nuovo concetto si ha l'impossibilità di conoscere esattamente lo sviluppo di un sistema[3] espressa dalla [[relazione di indeterminazione]].
 
::[1] A proposito della [[Legge di Ritz]] che caratterizzava gli spettri atomici, [[P.A.M. Dirac]] commenta: "Questa legge è abbastanza intellegibile a partire dal punto di vista classico". - The principles of quantum mechanics - 4a ed. Oxford Clarendon Press 1958 - Cap. 1 pag. 2
 
::[2] "La nuova teoria afferma che ci sono esperimenti per i quali il risultato esatto è fondamentalmente imprecidibile e che in questi casi bisogna accontentarsi di calcolare la probabilità dei vari risultati" - [[R. Feynman]] - Quantum Mechanics and path integrals - R. Feynmann, A. Hibbs - McGraw Hill Company 1965
 
::[3] "Abbiamo qui un impressionante e generale esempio della caduta della meccanica classica - non solamente delle sue leggi del moto, ma un'inadeguatezza dei suoi concetti nel fornirci una descrizione degli eventi atomici" - P.A.M. Dirac - op. cit.
 
 
 
 
===Titoli dei paragrafi===
Può sembrare questione di lana caprina, ma mettere un paragrafo "'''Introduzione'''" non mi sembra il massimo, l'introduzione dovrebbe essere fatta all'inizio senza titolo come presentazione della voce. --[[Utente:Nase|NaseThebest]] ([[User talk:Nase|msg]]) 15:07, 5 apr 2008 (CEST)
 
 
===Definizioni===
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