Impero spagnolo: differenze tra le versioni

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[[Oro]] e [[argento]] provenienti dalle colonie finanziarono le ambizioni militari degli [[Asburgo di Spagna]] in una lunga serie di guerre [[Africa|africane]] ed europee. Tra l'annessione dell'[[Impero portoghese]] nel [[1580]] (durata fino al [[1640]]) e la perdita delle sue colonie americane nel [[XIX secolo]], la Spagna mantenne il più vasto impero dopo quello [[Impero britannico|britannico]], anche se subì alterne fortune economiche e militari a partire dagli [[anni 1640|anni '40]] del [[XVII secolo]].
 
[[Immagine:Spanish-empire-01Imperio español.png|295px|thumb|left|Una mappa anacronistica, che mostra i vari possedimenti spagnoli d'oltremare nel corso dell'era coloniale]]
 
Le continue contese con le potenze rivali provocò conflitti territoriali, commerciali e religiosi che contribuirono al lento declino della potenza spagnola a partire dalla metà del XVII secolo. Nel [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]] la Spagna guerreggiò costantemente con l'[[Impero ottomano]]; sul continente europeo, la [[Francia]] divenne forte quanto la Spagna. Nell'Atlantico, la Spagna rivaleggiò inizialmente con il [[Portogallo]], e successivamente con inglesi e olandesi. La pirateria finanziata da inglesi, francesi e olandesi; l'eccessiva estensione dei suoi territori; la crescente corruzione del governo; la stagnazione dell'economia causata dalle spese militari e dall'afflusso di metalli preziosi; tutto ciò in definitiva contribuì a questo declino. L'impero europeo spagnolo venne infine disfatto dalla [[Pace di Utrecht]] ([[1713]]), che tolse alla Spagna i suoi territori restanti in [[Italia]] e nei [[Paesi Bassi]]. Le fortune spagnole migliorarono in seguito e la Spagna continuò ad essere, fino ad epoca napoleonica, una potenza non di secondo piano nella politica continentale europea.