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Laver è stato Numero 1 al mondo per 7 anni consecutivi, ma soprattutto è stato l'unico giocatore nella storia del tennis ad aver completato due [[Grande Slam]] in singolare, prima come amatore[[dilettante]], nel [[1962]], e ancorapoi come [[professionista]] nel [[1969]]. Per questo motivo molti sportivi lo reputano il più grande di sempre in questo sport.
 
==Caratteristiche tecniche e atletiche==
Sebbene dotato di un fisico non imponente, e fosse alto un metro e 72 centimetri, Laver sviluppò una tecnica di gioco eccellente, con un ottimo [[serve & volley]], oltre che aggressivi colpi dal fondo. Il suo repertorio tennistico era assolutamente completo sia nei fondamentali sia nei [[passanti]], nelle [[smorzate]], nei colpi al volo... Come commentò [[Dan Maskell]] Laver era "tecnicamente perfetto, dal suo servizio riccamente vario al suo leggero tocco sui pallonetti, per non parlare del [[rovescio]], distruttivo e a giro a volte, preciso e controllato le altre, sempre a seconda della situazione". La sua battuta mancina era ingannevole e oscillante, cosa che spesso coglieva in fallo gli avversari. I colpi da fondo, da entrambi i lati, erano dati con sapienza di polso, e prendevano un effetto a giro, innovativo per il tennis degli [[anni Sessanta]], come ad effetto era il [[lob]] di attacco, che Laver sviluppò come un'arma letale. La sua tecnica nel dare i colpi era basata su rapide rotazioni delle spalle, colpi dati con oscillazione e tempestività assoluta nel colpire la pallina. Il rovescio era nella maggior parte dei casi quello che metteva fine al punto, tanto era forte. Laver era estremamente mobile e veloce, ed aveva sviluppato molto i muscoli dell'avambraccio, cosa che gli permetteva di coniugare la potenza alla rapidità di esecuzione dei colpi. Scrive [[Rex Bellamy]]: "La forza del polso e dell'avambraccio gli davano grande potenza senza però perdere il controllo dei colpi, anche quando era in piena corsa e completamente disteso verso la pallina". Sotto rete Laver era dotato di un notevole gioco al volo, e, specialmente sul rovescio poteva ottenere colpi con angoli assia precisi, che risultavano la maggior parte delle volte imprendibili. [[Julius Heldman]] affermò: "Sulle palle basse è fortissimo, controllandole appieno e dandoli traiettorie ad effetto, ma prende facilmente anche colpi a livello della vita o più alti". Per gli avversari era assai difficili fare un pallonetto, a causa della sua agilità, inoltre, quando lo costringevano ad arretrare, Laver poteva venire su con grande destrezza e pericolosità.
Da amatoredilettante Laver aveva un gioco brillante, che però necessitava di un po' di tempo per avviarsi. In seguito, con il passaggio al professionismo, dovette imparare a controllare i suoi colpi avventurosi e rischiosi, integrando il suo tennis con maggiori doti di calcolo e furbizia. Come dimostra anche il doppi Grande Slam, Laver era in grado di adattarsi a tutte le superfici, a tutte le condizioni e a qualsiasi avversario. Laver inoltre dava il meglio di sé nei match a cinque [[set]], che faceva girare a proprio piacimento con repentini cambiamenti di tattica o semplicemente tirandosi fuori da situazioni di pericolo con grande maestria e facilità. Quando era in momenti difficili, come spiega Heldman, "saltava letteralmente e lanciava la racchetta verso la pallina con tutta la forza che poteva radunare, mentre i muscoli del suo braccio scoppiavano per lo sforzo ".
 
==Carriera==
===Da amatoredilettante===
Laver era molto giovane quando lasciò la scuola per dedicarsi appieno al tennis, iniziando così un percorso sportivo che lo avrebbe coinvolto per circa 23 anni. Nel [[Queensland]] Laver fu allenato da [[Charlie Hollis]], e in seguito passò sotto le cure di [[Harry Hopman]], capitano della squadra nazionale australiana di tennis: fu quest'utlimo che gli dette il soprannome di 'Razzo'('Rocket'). Laver si laureò campione juniores degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] nel [[1956]], e vinse i campionati australiani della medesima categoria l'anno dopo.
Laver si fece conoscere a livello mondiale nel [[1959]], quando disputò tutte e tre le finali del torneo di [[Torneo di Wimbledon|Wimbledon]], perdendo il singolare e il doppio, ma vincendo, assieme a [[Darlene Hard]], il doppio misto. Pur non essendo testa di serie Laver raggiunse la finale del singolare, dove dovette arrendersi al peruviano [[Alex Olmedo]]; l'incontro delle semifinali, che lo vedeva opposto all'americano [[Barry MacKay]], fu quello più sfiancante del torneo, dato che face registrare ben 87 [[game]]. Il primo titolo importante nel singolare fu l'[[Australian Open]] del [[1960]], quando Laver sconfisse, in cinque set, il connazionale [[Neale Fraser]]; nel [[1961]] arrivò anche il primo titolo, sempre nel singolare, a Wimbledon.
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===Coppa Davis===
Laver, da amatoredilettante, contribuì alle vittorie in Coppa Davis dell'Australia per 4 anni consecutivi, dal [[1959]] al [[1962]], in cui i "canguri" sconfissero 3-2 gli Stati Uniti (a [[Forest Hills]]), 4-1 e 5-0 l'[[Italia]] (a [[Sydney]] e [[Melbourne]]) e infine 5-0 il [[Messico]] (a [[Brisbane]]). Nel [[1973]] i tennisti professionisti poterono partecipare al torneo, e così laver ottenne la sua quinta vittoria contro gli americani, giocando e vincendo due incontri al singolare ed il [[doppio]].
 
== Tra i migliori di sempre==
[[Immagine:Rod Laver.jpg|right|thumb|250px|Statua raffigurante Rod Laver fuori della [[Rod Laver Arena]], Melbourne.]]
 
Fino all'avvento della classifiche stilate dall'ATP ([[Association of Tennis Professionals]]), nel 1973, non c'era un sistema di valutazione mondiale, anche se Laver si classificò primo al mondo nel 1961 e 1962 (da amatoredilettante), e nel 1968 e 1969 (nell'Era Open), dai giornalisti, tra cui il celebre Lance Tingay, del '[[Daily Telegraph]]'. Se consideriamo l'ammontare totale dei premi annuali, Laver fu il giocatore professionista che ne vinse maggiormente fino al 1971, come scrive [[Bud Collins]] nel libro '[[Total Tennis]]' ([[2003]]). Laver fu insignito del titolo di Numero 1 al mondo per 7 anni di fila, mischiando amatori e professionisti,dal [[1964]] al 1970, nonostante queste siano classifiche non ufficiali. In questa classifica si notano anche le 7 volte da primo al mondo di [[Bill Tilden]] e le 8 di [[Pancho Gonzales]] .
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There are also different accounts of his tournament singles titles. This problem is discussed in an article of 2006 by Raymond Lee [http://www.sportsmediainc.net/tennisweek/index.cfm?func=showarticle&newsid=14812]. The ATP credits him with 39 open era titles in ATP sanctioned events. Other sources, like 'Total Tennis' give him 47 or 54 titles in open era alone. His overall tally, however, is much higher. 'Total Tennis' credits him with 184 titles in amateur, pro, and open competition, without listing them in detail. Laver semi-retired from the main professional tennis tour in [[1975]], still ranked in the Top 10 at the time. By the time the [[Association of Tennis Professionals]] computer rankings were initiated, he earned a World No. 3, his highest rank.
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Nel Luglio [[1998]], Laver fu colto da un malore mentre veniva intervistato dalla [[ESPN]] per una serie sui grandi atleti del XX secolo. Durante il periodo del suo recupero il tennis lo aiutò molto, come attività salubre e adatta al recupero da problemi circolatori o simili.
 
Nel [[2000]], il campo centrale del [[Melbourne Park]], che oggi ospita gli Australian Open, fu ridenominato [[Rod Laver Arena]] in suo onore.
 
Nel [[2003]], Laver, insieme alla più grande tennista femminile australiana, [[Margaret Smith Court]], ebbe il suo ritratto inserito in un francobollo, entrando così nella [[Lista di australiani su francobolli]] dall'"Australia Post Australian Legends Award".
 
== FInali del Grande Slam (singolare) ==
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Michel Sutter, Vainqueurs-Winners 1946-1991, Paris 1992; Rod Laver (with Bud Collins), The Education of a Tennis Player, New York 1971; John Barrett, World of Tennis Yearbook 1970-1976, London 1970-1976; Betty Laver, The Red-headed Rocket from Rockhampton, Rockhampton 2001.
 
Titoli da amatoredilettante 1960-1962
 
1960: Brisbane Australian Champ., Lausanne, Newport, Philadelphia, Pennsylvania, South Orange, Southampton. N.Y. (7).