Distributismo: differenze tra le versioni

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In sostanza, il distributismo si distingue per la sua distribuzione dei beni. Il distributismo sostiene che, mentre il [[socialismo]] non permette alle persone di possedere proprietà (che sono sotto il controllo dello stato, della comunità o del lavoratori), e il capitalismo permette a pochi di possedere, il distributismo cerca di garantire che la maggior parte delle persone diventeranno i proprietari dei mezzi di produzione. Come [[Hilaire Belloc]] stabilì, la "stato distributivo" (lo stato che ha attuato il distributismo) contiene "''un agglomerato di famiglie di diversa ricchezza, ma di gran lunga il maggior numero di proprietari dei mezzi di produzione''".<ref> Hilaire Belloc,''The Servile State'', 1913</ref>Questa più ampia distribuzione non si estende a tutti i beni, ma solo a mezzi di produzione e di lavoro, la proprietà che produce ricchezza, cioè, le cose necessarie per l'uomo per sopravvivere. Esso include terra, strumenti, ecc.<ref>Hilaire Belloc,''The Servile State'', 1913</ref>
 
Il distributismo è stato spesso descritto come una terza via tra socialismo e capitalismo. Tuttavia, alcuni l'hanno visto più come una aspirazione, visto che è stato realizzato con successo solo a breve termine e localmente a favore dei principi di [[sussidiarietà]] e [[solidarietà]] (questi raggiunti in cooperative locali finanziariamente indipendenti). Essi sostengono che in futuro il [[Lavoro subordinato|lavoro salariato]] sarà visto così come oggi viene visto lo [[schiavismo]].
 
== Storia ==