Marco Mastrofini: differenze tra le versioni

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Si occupò di filosofia, teologia, filologia, matematica finanziaria: è noto soprattutto per il volume [[Le discussioni sull'Usura]] (1831) in cui sostenne che non è reato far fruttare il danaro e che né la Sacra Scrittura, né i [[Vangeli]], né la tradizione ecclesiastica vietavano di ottenere un giusto interesse per danaro dato a prestito. Questo diede luogo a molte discussioni ma anche apprezzamenti lusinghieri da economisti dell'epoca e dall’opinione pubblica.
 
In precedenza, nel 1803, aveva scritto un 'opera di economia finanziaria, il [[Piano per riparare la moneta erosa]] relativa all'inflazione nello [[Stato Pontificio]], opera largamente utilizzata per la riforma finanziaria dello Stato, intrapresa da [[Pio VII]].
 
A 23 anni venne nominato professore di filosofia e matematica presso il Seminario Tuscolano di [[Frascati]], dopo essere stato ordinato sacerdote dal [[Enrico Benedetto Stuart|Cardinale Stuart Duca di York]]. Nel 1798/1799, nel pieno della crisi della [[Repubblica Romana (1798-1799)|Repubblica Romana]], si trasferì a Roma dove venne nominato professore di Eloquenza presso il [[Collegio Romano]]. Nel 1800 tornò ad insegnare filosofia e matematica a Frascati. Nel 1814 si trasferì definitivamente a Roma dove assume la carica di Consultore della "Nuova Congregazione cardinalizia per gli affari totius orbis".