Wunderkammer: differenze tra le versioni
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'''Wunderkammer''' ('''Camera delle meraviglie''') è un'espressione appartenente alla [[lingua tedesca]], usata per indicare particolari ambienti in cui, dal [[XVI secolo]] al [[XVIII secolo]], i [[collezionismo|collezionisti]] erano soliti conservare raccolte di oggetti straordinari per le loro caratteristiche intrinseche ed esteriori.
Le Wunderkammer (''Wunderkammern'' al plurale) furono un fenomeno tipico del [[XVI secolo|Cinquecento]] ma traggono le loro radici dal [[Medioevo]]. Si svilupparono poi per tutto il [[XVII secolo|Seicento]] alimentandosi delle grandiosità [[barocco|barocche]] e si protrassero sino al [[XVIII secolo|Settecento]] favorite dal tipico amore per le [[scienza|curiosità scientifiche]] proprio dell'[[Illuminismo]].
Per un certo verso, esse si possono considerare come il primo stadio dello sviluppo del concetto di [[museo]], sebbene non abbiano di quest'ultimo le caratteristiche della sistemazione e del metodo, ma per realizzare il quale non di rado si partì dal contenuto di
Tutti gli oggetti che destavano meraviglia, infatti, nei secoli sopra citati, erano strettamente legati all'idea di possesso da parte dei privati: la qual cosa stimolò la crescita e la diffusione del collezionismo, fenomeno già conosciuto nell'antichità.
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Nelle [[Abbazia|abbazie]] frequentemente vi erano biblioteche che ospitavano libri rari e wunderkammern dove si potevano trovare di preferenza oggetti che erano argomenti di studio per gli scienziati, o manoscritti di opere ormai introvabili altrove e persino qualche [[papiro]] [[egitto|egiziano]].
I monasteri, poi, ricevevano donazioni, eredità, ''[[ex
{{Musei}}
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