Saronno: differenze tra le versioni
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La chiesa e la cultura cattolica hanno un peso rilevante nel definire le vicende socio-politiche del saronnese, tanto che l'asse principale dell'urbanistica saronnese è caratterizzato come il "percorso delle 3 chiese". Di queste, il Santuario della B.V. dei Miracoli e la Chiesa di S. Francesco possiedono un certo interesse artistico.
I deputati del Santuario di S. Maria dei Miracoli il 10 marzo ([[1505]]) incaricano il grande architetto [[Giovanni Antonio Amadeo]] di progettarne ''il tiburio'': il contratto prevede che il lapicida Beltramo fu Giovanni Bregno da Osteno, abitante a Saltrio fornisca le pietre della locale cava, da consegnare a Castelseprio; il campanile, prototipo per le realizzazioni successive non solo nell'ambito milanese, è eretto fra il 1511 e il 1516 da Paolo della Porta da Osteno. All'interno si possono ammirare i pregevoli affreschi di [[Gaudenzio Ferrari]].Degne di nota, inoltre, le opere pittoriche, dall’abside fino alla cancellata, di Bernardino Luini che lavorò nella chiesa in due periodi nel 1525 e nel 1531.
Tra le attrattive, si possono citare un centro storico parzialmente pedonalizzato, una piscina coperta con vasca all'aperto, stadio e palazzetto dello sport, mercato all'aperto il mercoledì mattina, tre cinema più arena estiva, una buona sala teatrale con programmazione adatta al pubblico locale. La biblioteca è luogo di ritrovo di giovani più o meno dediti allo studio.
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